I piloti della «Scandinavian» voleranno selle giorni gratis

I piloti della «Scandinavian» voleranno selle giorni gratis Per aiutare la società a superare la fase di difficoltà I piloti della «Scandinavian» voleranno selle giorni gratis La compagnia di Svezia, Norvegia e Danimarca perderà quest'anno 20 miliardi di lire - Aerei in vendita, ridotte le rotte internazionali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STOCCOLMA — / 1260 piloti della «Scandinavian», la compagnia aerea di Svezia, Norvegia e Danimarca, hanno deciso di rinunciare a una settimana di stipendio l'anno e di accettare alcune settimane a «part-time' per alleviare la pesante situazione gestionale della società: il risparmio così ottenuto sarà di 22,3 milioni di corone (circa 4 miliardi e mezzo) nei prossimi tre anni. In un accordo speciale stipulato poi tra la «Scandinavian- e i piloti, questi ultimi hanno accettato a priori quei provvedimenti che la compagnia ritenesse necessari per salvare l'occupazione della categoria. Che la compagnia aerea internordica avesse seri problemi economici e finanziari era trapelato da tempo e la recente designazione a direttore generale di Jan Carlzon, il «giovane leone» dei managers svedesi, aveva fatto prevedere provvedimenti radicali a breve e a lunga scadenza. A questo punto i piloti hanno preferito accordarsi con la società piuttosto che rischiare licenziamenti. Negli ultimi cinque anni la -Scandinavian» ha visto scendere la sua quota di traffico e quest'anno avrà in bilancio una perdita di 103 milioni di corone, pari a circa 20 miliardi di lire. Carlzon spera di modificare il i trend» negativo già l'anno prossimo, tra l'altro con una rigidissima politica di risparmio, unica alternativa possibile — dice — ai licenziamenti massicci. Ma i piani del nuovo direttore generale non si fermano qui. La •Scandinavian', secondo lui, dovrà rinunciare alla massima parte delle sue ambizioni e ridurre i suoi orizzonti: da compagnia mondiale quale ha sempre cercato di essere, dovrà diventare più che altro una compagnia al servizio degli interessi locali dei Paesi dell'Europa del Nord. Appunto per questo venderà o affitterà al più presto due dei cinque Boeing 747, sei vecchi DC8 e i quattro Airbus nuovi di zecca. Base della flotta rimarranno pertanto i 60 DC9, aerei esattamente indicati per la zona scandinava e per il traffico europeo, oltre ai cinque DC10 per le rotte intercontinentali. Per queste ultime si abbandonerà il principio del prestigio a tutti i costi, eliminando tra l'altro le destinazioni meno convenienti come Montreal, Il Cairo, Leningrado, Tokyo e le Indie Occidentali. Verrà anche riveduta la situazione del personale, a parte i piloti: per il momento sen¬ za provvedimenti forzosi ma stimolando pensionamenti anticipati e non rimpiazzando i licenziamenti volontari, lo staff totale dovrà diminuire di 1400 persone, passando da 16 mila 400 a 15 mila. Ai passeggeri sarà data una nuova immagine della società, puntando soprattutto su puntualità a terra e in aria, gentilezza e massima cordialità. L'aeroporto Kastrup di Copenaghen, centro dell'attività, dovrà diventare un punto di transito ad altissimo livello per comodità e tecnologia. Ai passeggeri in attesa sarà offerta la possibilità di acquisti in un nuovo «free shop» in cui ni dovrà essere veramente di tutto. Il nuovo corso avrà inizio da ottobre: la «Scandinavian', società aerea che ancora pochi anni fa si batteva per un posto fra le compagnie più grandi del mondo, si ritirerà quindi in buon ordine in un rango decisamente minore, pur di conservare intatta la propria identità e salvare il più possibile dei posti di lavoro. Walter Rosboch

Persone citate: Kastrup, Walter Rosboch