Dietro le giunte difficili la sorte di questo governo di Luigi La Spina

Dietro le giunte difficili la sorte di questo governo Dietro le giunte difficili la sorte di questo governo TORINO — Sotto il grande tendone dei festival dell'Unità, l'altra sera, il protagonista vero del dibattito sulle «giunte difficili* era assente. Ma i quattro uomini politici invitati alla discussione l'hanno cosi tanto evocato, più o meno direttamente, che si è capito presto perché la questione delle amministrazioni locali ancora in crisi dopo il 21 giugno sia cosi strettamente intrecciata alle sorti del primo ministero a guida laica della Repubblica. Il problema è in sostanza semplice: possono pri e psdi, quando sono determinanti per la formazione di una giunta di sinistra, dare il loro appoggio per questa soluzione anche se, in sede nazionale, i due partiti sono alleati della de? Non si corre cosi il rischio di sgretolare la solidità del governo ? Intorno a questi interro-' gativi è girato il lungo dibattito durante il quale è bastato l'atteggiamento dei quattro responsabili degli enti locali intervenuti, per capire come sia delicata la partita a scacchi che si sta giocando tra Roma e la cosiddetta «periferia». Il comunista Cossutta, padrone di casa, doveva fugare l'impressione di arroganza o di volontà egemonica del pei nelle giunte di sinistra e, infatti, si dimostrava suadente e prodigo di appelli accorati più che di perentorie richieste. Il socialista La Ganga cercava di smentire. con una ostentata e aggressiva franchezza, le accuse di ambiguità che gli avversari rivolgono al psi. Il socialdemocratico Colilo, imputato dal pei di «alto tradimento» cercava spiegazioni di varia natura alla probabile defezione del psdi dalle giunte rosse. Del Pennino, infine, scudiero di Spadolini, spiegava come il pri non potesse ignorare il problema della coerenza fra centro e periferia non per astratti equilibri di formule, ma per concretissime ragioni di programma. Toccava proprio al rappresentante repubblicano, in apertura di dibattito, annunciare che il pri non appoggerà giunte di sinistra. Ma Del Pennino lo faceva con tale garbo e con toni cosi pacati che la notizia scivolava sulla platea, invero un po' intirizzita dall'umido della serata settembrina, senza accendere proteste particolarmente vivaci. Questa, in sostanza, la sua tesi: c'è oggettivamente un collegamento fra scelte locali e scelte nazionali. Ad esempio, una manovra antinflazione non coordinata ma anzi combattuta in sede locale, all'insegna dello slogan «puniamo la de», sarebbe vanificata. Ecco perché si prospetta una astensione repubblicana nei casi di giunte di sinistra difficili, cioè senza maggioranza assoluta pci-psi. «JVon esistono giunte di ferro come non esistono go¬ verni di ferro.. Cosi ha esor dito, un po' minaccioso, Enzo Collie rappresentante del psdi. Poiché la politica comunista, negli ultimi tempi, ci allarma, ha sostenuto Collio, vogliamo rive dere gli accordi di sinistra, anche se non slamo disposti «ad agevolare il ritorno dell'egemonia de Ammonito dall'esperienza negativa di Signorile e favorito, come torinese, dal la conoscenza del pubblico, il socialista La Ganga ha rintuzzato, giocando d'anticipo, i tentativi di polemica e di contestazione da parte della platea. -Non esiste una filosofia di giunte bilanciate, ha subito detto. Ci può essere l'eventualità che, a situazioni politiche e numeriche diverse, corrispondano giunte diverse. Il rispetto della volontà elettorale e il tentativo di un raccordo laico sono i due cardini della politica socialista in questo settore. Cosi si può sintetizzare, infine, l'appello di Cossutta: sono inaccettabili e an ticostituzionali le pressioni, dal centro, per modificare scelte che sono conformi ai risultati del voto. «Le autonomie sono parte integrante dello Stato, ha osservato e, rivolto al psi, Cossutta ha ricordato che «non è la stessa cosa appoggiare giunte con il pei o giunte con la de perché programmi e indirizzi sociali sono profonda mente diversi.. Luigi La Spina

Persone citate: Cossutta, Del Pennino, Enzo Collie, La Ganga, Signorile, Spadolini

Luoghi citati: Collio, Roma, Torino