Berlinguer vuol vedere Mitterrand Il ps francese teme d'irritare Craxi di Ezio Mauro

Berlinguer vuol vedere Mitterrand Il ps francese teme d'irritare Craxi La visita all'Eliseo potrebbe essere fissata alla metà di ottobre Berlinguer vuol vedere Mitterrand Il ps francese teme d'irritare Craxi Oggi il presidente dell'Assemblea nazionale, Mermaz, in visita a Roma, darà la risposta? ROMA — Enrico Berlinguer ha chiesto di incontrare il presidente francese Francois Mitterrand nel prossimo viaggio che lo porterà a Parigi, in ottobre o forse già alla fine di settembre, per sancire il disgelo eurocomunista tra il pei e il pcf dopo la svolta di Georges Marchais. E' la prima mossa di una strategia su più piani che Berlinguer sta mettendo a punto in questi giorni (anche ieri se ne è parlato in una riunione di segreteria alle Botteghe Oscure) per rilanciare l'iniziativa e l'immagine del pei sui piano internazionale. Dall'Eliseo non è ancora arrivata una risposta ufficiale alle avances delle Botteghe Oscure. E' certo che a Parigi Berlinguer vedrà il segretario del partito socialista francese, Jospin. per un colloquio preparato già da luglio con una missione di Gerardo Chiaromonte in Francia. Chiaromonte, dopo aver definito un programma di massima con Marchais e il vertice del pcf, aveva avuto uno scambio di idee anche con alcuni dirigenti socialisti e. in particolare, con Poperen: a loro aveva avanzato la richiesta di un incontro con il presidente Mitterrand. E' una richiesta che crea qualche imbarazzo ai socialisti francesi, soprattutto per il timore di irritare Bettino Craxi in questo momento di forte polemica tra i due partiti della sinistra italiana. Ma la risposta spetta a Mitterrand e «Le nouvel Observateur», nel suo ultimo numero, non esclude che il segretario generale del pei possa essere ricevuto all'Eliseo: le modalità del colloquio con il presidente francese dovrebbero essere definite da Louis Mermaz, il presidente dell'Assemblea nazionale, che proprio oggi sarà a Roma in visita ufficiale su invito del presidente della Camera, Nilde Jotti. Il presidente dell'assemblea francese in questa occasione parlerà con Berlinguer (che ha ritardato a venerdì sera la partenza per Torino, dove domenica terrà il discorso di chiusura del Festival dell'Unità) e gli porterà la risposta di Mitterrand. E' questo il segnale che le Botteghe Oscure attendono per annunciare la missione di Berlinguer in Francia, per cui tutto è già pronto. Fissato in un primo tempo per il 23-24 settembre, il viaggio dovrebbe slittare alla metà di ottobre, per gli impegnativi appuntamenti che attendono Berlinguer alla fine di questo mese, in relazione al confronto-scontro aperto all'interno del partito. La seconda mossa del segretario comunista, sul piano internazionale, lo porterà a Cuba, in Messico e con ogni probabilità anche in Nicaragua. Si conferma così, nei fatti, quella strategia del pei (annunciata pochi giorni fa in un'intervista di Berlinguer a «La Stampa») che vede «tra i protagonisti attuali e futuri delle relazioni internazionali sia il movimento dei non allineati sia le forze di sinistra dell'Europa occidentale*. Da un lato, dunque, ecco l'iniziativa berlingueriana verso la Jugoslavia e verso Cuba. Dall'altro lato, ecco il tentativo di stabilire un rapporto privilegiato con i socialisti francesi e con le grandi socialdemocra¬ zie europee. L'eurocomunismo — ricordava infatti Berlinguer nella stessa intervista — deve tendere a ricercare una convergenza ampia «con forze di orientamento socialista e socialdemocratico». Su questa linea, un altro fronte dell'iniziativa dei comunisti italiani è la socialdemocrazia tedesca: incaricato di sviluppare i rapporti, hi sede di Parlamento europeo, sarà Giancarlo Pajetta. Ma già oggi, nelle ambizioni delle Botteghe Oscure, c'è il progetto di una manifestazione sulla pace da tenere in Italia (che dovrebbe essere organizzata a gennaio non da forze politiche ma da istituti culturali di diversi Paesi) alla quale verrà invitato Willy Brandt. Non c'è dubbio che quest'offensiva di Berlinguer sulla frontiera del socialismo europeo nasconde anche la volontà di aggirare in qualche modo, con un'ampia manovra sul piano internazionale, i contrasti e le polemiche che in Italia oppongono il pei al psi di Bettino Craxi. Ezio Mauro