Un tossicomane stroncato mentre è in cura: overdose?

Un tossicomane stroncato mentre è in cura: overdose? Genovese, è morto domenica pomeriggio in un albergo Un tossicomane stroncato mentre è in cura: overdose? Soccorso inutilmente dalla sua ragazza che dice: «Aveva trovato un lavoro, voleva uscire dal tunnel della droga» - Altra vittima, 18 anni Trentun anni, da qualche tempo in cura disintossicante: è morto domenica pomeriggio in cicostanze misteriose. Qualcuno parla di overdose, ma solo l'esame necroscopico potrà chiarirlo. Luciano Prosperi, nato ed abitante a Genova in via Carnea 8/14, è forse un'altra vittima della droga. Di lui si sa poco o nulla. La sua convivente, Emilia Calvo, 25 anni, anche lei ligure, ha detto alla polizia: «Siamo a Torino da pochi mesi. Luciano aveva trovato lavoro come guardiano notturno. Voleva uscire dal tunnel della droga, andava ogni due giorni al centro che si trova presso l'ospedale Mauriziano». Cosi venerdì pomeriggio. Gli sono stati dati 180 grammi di eptadone, quantità per tre giorni. Ancora Emilia Calvo: «Si è sentito male nel primo pome' riggio. Gli mancava il respiro, ha perso subito conoscenza». I due alloggiano all'albergo «Capei d'Oro», in via Porta Palatina 8. La Calvo ha cerca to soccorsi, ma prima che giungesse l'ambulanza Luciano Prosperi era già morto. Per cosa? Non può essere stato certamente l'eptadone: si era procurato dell'eroina? Si sa che beveva parecchio: può essere stato stroncato da un collasso? Solo l'esame necroscopico potrà chiarirlo. La convivente: «Si drogava da parecchi anni, ma adesso aveva smesso, era certo di potercela fare». La tragica morte di Luciano Prosperi segue di poche ore quella di Alfonso Sorce. 18 anni, stroncato da overdose nel bagno di casa, in via Luini 62. Un ragazzo normale, senza problemi, in apparenza. Un grave trauma, due anni fa per la morte del padre, per un cancro che l'aveva stroncato in meno di un mese, lasciando tutta la famiglia in grande dolore. Forse nessuno aveva intuito che quella morte cosi repentina aveva creato un vuoto incolmabile in Alfonso. Domenica pomerìggio era solo in casa. La sorella, Salvatrice, è tornata verso le 19,50. La luce del bagno era accesa. La sorella: «Non sentivo rumori, ho temuto si fosse sentito male e ho aperto la porta. Alfonso era riverso a terra, rantolante. menica sera, poco prima delle 19, a Settimo. Il cappellano, alla guida di una Golf, ha tamponato la 126 di Fabiano Ruffino, 30 anni, Torino, corso. Regina Margherita 230, che viaggiava con la famiglia. Don Mario Santa, sceso dalla sua auto, si è avvicinato all'utilitaria: prima di riuscire a pronunciare una sola parola, si è accasciato esanime sull'asfalto. Un'ambulanza lo ha subito portato all'Astanteria Martini; è giunto morto. * Sono gravi le condizioni di Albino Barbieri, 16 anni, Strambino, vittima di un inci- dente stradale avvenuto domenica sulla provinciale Settimo Rottaro-Caravino, ili» piena curva. La «Vespa» condotta da Aldo Garetto, 17 anni, anch'egli di Strambino, e sulla quale viaggiava Barbieri, ha slittato a causa del fondo reso viscido dalla pioggia. I due ragazzi sono stati sbalzati dalla moto e Barbieri ha riportato un trauma cranico. 1r Una 128, guidata da Raimondo Atzei, 43 anni, abitante a Cambiano, con a bordo la moglie, Antonietta, di 38 anni, la sorella Carmina e il cognato Gianfranco Concas, entrambi di 38 anni, residente a Santena, si è scontrata, sulla strada di Candido, con la Mini di Renato Murisengo, 39 anni, di Scalenghe. In quel momento è sopraggiunta anche la A112 di guido Beltramino, 26 anni, di Frossasco, che è andata a schiantarsi contro la 128. Illeso il Beltramino; tutti gli altri, feriti più o meno gravemente, sono stati portati in ospedale. Gianfranco Concas, che ha riportato gravi traumi al cranio e all'addome, è morto, poche ore dopo, alle Molinette. * Colto da malore mentre si trovava al Festival dell'Unità, Piero Marenco, di 70 anni, abitante a Loano, in via Peschiere, è morto mentre lo portavano al pronto soccorso delle Molinette. iiiiiiiillllllllllllliliiillllliiiiillllllllilllllillililllll