Le erbe dei miracoli

Le erbe dei miracoli Convegno di erboristeria a Città di Castello Le erbe dei miracoli Con le piante medicinali si possono curare molte malattie Il loro consumo è in continuo aumento in tutti i Paesi industrializzati - L'Italia ne importa per 400 miliardi Tanno NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE CITTA' DI CASTELLO — Quando si parla di piante, di erbe medicinali e aromatiche il pensiero corre in prevalenza a decotti, infusi, tisane e tinture preparate in casa e usate secondo i dettami dell'erboristeria tradizionale. Ma il significato non è restrittivo come si crede. Circa l'80 per cento di questi vegetali è oggi impiegato nelle industrie farmaceutiche, liquoristiche, cosmetiche, essenziere e per un gran numero di lavorazioni d'altro genere. Il loro peso sulla nostra bilancia commerciale è notevole e purtroppo la fa pendere a nostro sfavore: mentre vent'anni fa importavamo solo il 30 per cento del nostro consumo, oggi siamo saliti al 90 per cento, per un valore di circa 400 miliardi l'anno. La nostra esportazione è invece quasi irrilevante. Dall'estero ci arrivano anche erbe tradizionalmente nostrane, come la camomilla e la liquirizia. Perché continuia a i o e i mo a perdere un'occasione d'oro, trascurando coltivazioni molto adatte alle caratteristiche di moltissimi terreni agricoli attualmente incolti? L'argomento e la problematica connessa sono stati il tema del Convegno internazionale •Piante medicinali e aromatiche» organizzato a Città di Castello dalla Comunità montana dell'Alta VaUe del Tevere con il patrocinio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. «/ consumi delle piante medicinali e aromatiche sono in aumento in tutti i Paesi industrializzati — ha detto il prof. G. B. Marini Bettolo, presidente dell'Accademia delle Scienze e direttore scientifico del Convegno —; Molti Paesi lavorano da tempo per riportare le piante medicinali nell'industria chimica e farmaceutica, da dove erano uscite per far posto ai medicinali di sintesi prodotti in laboratorio. In Italia questa evoluzione continua però ad essere ignorata: le ricerche in materia sono scarse e molti terreni agricoli rimangono incolti anziché essere convertiti a queste coltivazioni». Da anni gli scienziati più illuminati, sostengono che in natura c'è tutto: il principio del bene e del male, i virus che provocano le malattie e i farmaci naturali capaci di neutralizzarli e di riportare in buona salute l'organismo. Per trovarli basta cercarli. Nessuno pretende di rimpiazzare un antibiotico con un decotto, ma in molte malattie di matrice psicosomatica anche un infuso può diventare risolutore. Il mondo vegetale è indubbiamente una miniera di sostanze preziose di cui solo una parte è già stata individuata e sfruttata adeguatamente. Delle ventimila piante già censite, solo 150 sono riconosciute come sicuramente utili. I farmacologi possono avere qualche riserva quando sentono gli erboristi affermare con sicurezza che l'aglio è utile contro l'arteriosclerosi e i reumatismi, che l'arancio calma i nervi e le aritmie e concilia il sonno dei bambini, che la damiana stimola i deboli, e gli impotenti. Che il biancospino agisce da cardiotonico e da ipotensivo, che l'artemisia placa il dolore delle mestrua¬ zsrsmslnnpmpc zioni e stimola l'attività sessuale femminile, che il rosmarino cura l'asma e la depressione, che la malva guarisce il mal di gola, che lo spinacio serve come purgante e contro le emorroidi, e cosi via. Ma non si sognano certamente di negare l'importanza delle piante per la farmacologia moderna, a cui forniscono i principi attivi di molti farmaci. Non a caso tra le piante officinali, i cinesi hanno scoperto l'anticoncezionale per l'uomo, gli africani quello per le donne, In Iran il papavero senza morfina per disintossicare i drogati. Il prof. Xiao Peigen, della Chinese Academy of Medicai Science di Beijing, ha ricordato che la Cina è oggi il Paese che affronta questi problemi nella maniera più raffinata e completa. In Cina, per limitarci a qualche esempio, per l'anestesia si ricorre a derivati delle piante, il primo antibiotico di origine vegetale, molto tollerabile, viene estratto da un'acantacea; la camptotheca acuminata fornisce la camptotecina, una sostanza attiva contro i tumori dell'intestino Al Congresso si è parlato di coltivazioni concrete, di selezione e di miglioramento ge netico della specie, di produ zione di principi attivi, di nuove metodologie di coltivazione, di raccolta e di trasformazione, di legislazione e disciplina. Il territorio italiano vie ne considerato ideale per la coltivazione di molte piante Organizzare il settore in termini moderni significa offrire concrete garanzie ad un'in dustria di sicuro avvenire. b. g.

Persone citate: Xiao Peigen

Luoghi citati: Cina, Citta' Di Castello, Città Di Castello, Iran, Italia