Poeti d'amore in piazza a Ravenna di Dacia MarainiUber Dondini

Poeti d'amore in piazza a Ravenna Due giorni di happening davanti alla basilica di San Francesco Poeti d'amore in piazza a Ravenna Il mercatino è giunto alla terza edizione - Fra gli invitati Dacia Maraini e Stefano Benni RAVENNA — Senza timori reverenziali, poeti sconosciuti o aspiranti poeti — assieme a un buon gruppo di letterati già noti — si sono dati appuntamento ieri e oggi a Ravenna, a due passi dalla tomba di Dante. Il Divino Poeta a Ravenna concluse l'opera che gli diede l'immortalità. Qui scrisse gli ultimi Canti del Paradiso poco prima che i ravennati del '300 lo accompagnassero per i funerali nella basilica di San Francesco. Ed è proprio nel sagrato di questa chiesa che si svolge un happening poetico promosso da due gruppi culturali locali, il «Tuttoprevisto» e la «Bancarella dell'editorìa a mano». Ogni poeta, non riuscendo a sfondare in libreria, si fermerà per due giorni nella piazza alla ricerca di lettori o di ascoltatori. I più fortunati un editore lo hanno già trovato e arrivano a Ravenna con volumi ben rilegati da distribuire con l'autografo. Molti sono però poeti «amanuensiche si accontenteranno di leg¬ gere i loro versi tra una «perfomance» musicale e l'altra. Qualcuno dei più organizzati tra gli aspiranti ha fatto ricorso al ciclostile, «tirando» — la speranza è dura a morire — centinaia di copie. Il mercatino ravennate è alla sua terza edizione. Quest'anno ha scelto come ospite d'onore la poesia d'amore. Già negli scorsi anni perù l'amore — assieme alla satira e all'invettiva politica — aveva avuto uno spazio nella manifestazione ravennate. L'ultima volta una poetessa sconosciuta riuscì a impadronirsi del microfono per mezz'ora, riferendo senza reticenze all'uditorio le proprie fantasie sentimentali. Incurante del dilemma crociano tra poesia e non poesia, aveva fatto una scelta letteraria che puntava sul realismo più disinibito. In manifestazioni come questa, del resto, è giusto dare spazio a tutti, e gli organizzatori sono disposti a correre qualche rischio. I promotori del mercatino puntano però soprattutto sui molti poeti «ufficiali* che hanno annunciato la loro presenza, da Vivian Lamarque a Maria Luisa Spaziani, da Dacia Maraini a Margherita Guidacci, a Vito Riviello, Andrea Zanzotto, Tonino Guerra. E' previsto il ritorno di Stefano Benni. che lo scorso anno ottenne un successo personale con esilaranti trasposizioni in versi dei temi abituali della sua satira politica. Il mercatino si svolge in una zona della città che ospita la più grande comunità di tossicodipendenti della regione. La coincidenza è casuale, ma non troppo. Sotto certi aspetti anche i poeti sono qualche volta emarginati, che non riescono a spezzare la cornice di indifferenza che li circonda. La manifestazione ravennate vuole spezzare l'isolamento e portare la poesia a contatto con il pubblico. In forme nuove il mercatino ravennate si propone lo stesso obiettivo raggiunto più di vent'anni fa, dai trebbi poetici di Walter Della Monica e Toni Cornelio, che portarono nelle piazze romagnole le opere di Ungaretti. Montale. Quasimodo e Cardarelli, ottenendo un successo di pubblico imprevedibile. Il mercatino ravennate, più che puntare sui nomi già famosi, cerca di trovare uno spazio di contatto pubblico per le voci che non riescono a uscire dal privato. Gli organizzatori non sembrano tuttavia preoccupati del rischio che la formula da loro ideata possa aprire la strada a qualche caduta di qualità. In ogni caso sarà il pubblico, con le proprie scelte, a dividere in questo bric-à-brac della poesia le espressioni valide dai velleitarismi e dai dilettantismi. Tutte le bancarelle del mercatino dovranno essere rimosse entro stasera. La giornata di domani è infatti tutta dedicata a Dante, di cui si celebrerà il 560" anniversario della morte. Uber Dondini

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