Il grande ritorno di Virgilio

Il grande ritorno di Virgilio Il 19 settembre a Mantova un convegno per il bimillenario della nascita Il grande ritorno di Virgilio Le celebrazioni per il poeta latino proseguiranno a Napoli e Roma - Parteciperanno ai lavori studiosi tedeschi, francesi, italiani e statunitensi - Dubbi sulla tomba del poeta MANTOVA — Il convegno mondiale di studi su Virgilio — in occasione del bimillenario della nascita — si aprirà a palazzo ducale sabato 19 settembre, alla presenza di Sandro Pertini e del presidente del Consiglio, Giovanni Spadolini. Poi le manifestazioni proseguiranno nella capitale e a Napoli; giovedì 24 settembre, un gruppo di studiosi tedeschi, statunitensi, francesi e italiani concluderà i lavori nelle sale della biblioteca nazionale di Roma. Moderatore, Ettore Paratore, già ordinario di letteratura latina all'università di Roma. A coordinare gli interventi, i professori Giuseppe Montalenti e Giuseppe Roglia (rispettivamente presidente e cancelliere dell'Accademia nazionale dei Lincei), Eros Benedini e Giuseppe Amadei (presidente e segretario dell'Accademia Virgiliana), Francesco Sisinni (direttore generale del Ministero dei beni culturali), Francesco Sbordone (presidente dell'Accademia Pontaniana di Napoli). Titolare della cattedra di let¬ teratura greca all'università partenopea, il professor Sbordone spiega che «il senso del convegno va ben oltre la celebrazione di un anniversario. Vorremmo richiamare il preciso messaggio di Virgilio: pace, amore fraterno, la cura dei campi, il ritorno dell'essere umano alla natura, alla campagna». Giornata napoletana del convegno, il 23 settembre. In programma, alcuni interventi a Castel dell'Ovo (di Sbordone, Paratore e De Franciscis), e visite ai Campi Flegrei, a Cuma. ai laghi Miseno e Averno. Sui luoghi virgiliani in Campania, e sul problema della tomba di Virgilio, sarà offerto ai partecipanti un libro di cui è autore lo stesso presidente dell'Accademia Pontaniana (che, tra quelle umanistiche, è la più antica, essendo stata fondata da Pontana del 1400). «A Posillipo», continua Sbordone, -il maggior poeta della latinità decise di avere la propria sede in vita e in morte, con il desiderio di essere sepolto assieme ai suoi schiavi (e anche questa è una prova del suo spirito umanitario). Ma, secondo le distanze indicate dagli storici, la tomba si troverebbe a due chilometri dalla città; invece, il monumento funerario che la tradizione ritiene di Virgilio è lontano da Napoli circa tre chilometri. Tuttavia, direi che potremmo tranquillamente continuare a considerarlo tale, per almeno tre ragioni: intanto il fatto che la delimitazione urbana sul lato occidentale, fosse, allora, molto incerta; poi i testi di Petrarca e Boccaccio, persuasi che quello fosse il tumulo del poeta; infine, la presenza, a fianco, di un viadotto — eia sepoltura in un punto stradale così importante doveva essere concessa solo a un personaggio di grande fama». A parlare dell'Eneide, delle Bucoliche e delle Georgiche, si alterneranno una cinquantina di specialisti non solo europei, provenienti dai Paesi dell'Est e dalle nazioni occidentali. Con Omero, Virgilio è infatti, fra i classici, l'autore più studiato in tutto il mondo. Fra i relatori, i professori Richmond di Dublino. Schmidt di Tubingen, Van Si ckle di New York, Coleiro de la Valletta, Della Corte di Genova. Grimal e Michel della Sorbona, Bilinsky di Varsavia. Jocelyn di Manchester. Parleranno, a Mantova, il 19, 20 e 21 al teatro dell'accademia (un esemplare di architettura rococò, sorto, al pianterreno dell'edificio omonimo, per ospitare concerti, riunioni, dibattiti) e a Palazzo Ducale (la celebre costruzione densa di locali, stili e testimonianze dal '300 al '700; ospita capolavori di Mantegna e Pisanello ed ha punte massime di anche 3000 visitatori in un giorno). A Roma, martedì 20, in Campidoglio, intervento di Ettore Paratore; successivamente, all'accademia dei Lincei, altri docenti fra cui Lyne di Oxford e Poschl di Heidelberg. Dopo la trasferta a Napoli, le ultime relazioni saranno, il 24 settembre, ospitate in Vaticano e, infine, alla Biblioteca nazionale centrale. In coincidenza con il convegno, una serie di mostre: in Vaticano di codici e manoscritti antichi, in Campidoglio di rinvenimenti archeologici, alla biblioteca nazionale partenopea di fotografie dei Campi Flegrei. a Mantova di edizioni virgiliane dal XVI al XX secolo. Nella terra d'origine del poeta, i congressisti rivedranno (o, quei pochi che finora non sono mai venuti, conosceranno), i monumenti a Virgilio: a Pietole (l'antica Andes, a 3 chilometri dalla città), luogo che la tradizione considera natio, una statua in ghisa su una colonna dorica, inaugurata da Carducci negli anni 1880; nel giardino dei marchesi Cavriati a Mantova, un'opera della fine '700; sulla medioevale facciata del palazzo del Podestà, una scultura in marmo datata 1220, e, infine, al centro della piazza principale un monumento scoperto nel 1927. Ornella Rota