Alla Sir crescono 2300 posti? All'Eni dicono; «No parleremo»

Alla Sir crescono 2300 posti? All'Eni dicono; «No parleremo» Un piano sarà forse presentato il 22 alla Fulc Alla Sir crescono 2300 posti? All'Eni dicono; «No parleremo» TORINO — Alla Sir, secondo l'Eni, crescono almeno 2300 posti su 10 mila. La notizia di un 'piano segretissimo', circolata in questi giorni nelle fabbriche del gruppo, è parzialmente ridimensionata dall'Eni, che controlla l'ex gruppo Rovelli: «Non si tratta di un piano vero e proprio — dice un portavoce della società — ma di un progetto che sarà presentato quanto prima al sindacato». Probabilmente il 22, quando i vertici Eni torneranno a incontrarsi con i segretari nazionali della Fulc. il sindacato dei lavoratori chimici. Ma che cosa accadrà? Ci saranno licenziamenti? Alla Fulc romana cadono dalle nuvole. -Non ne sappiamo nulla — rispondono —, nell'ultimo incontro avuto due settimane fa con il vertice Eni la parola "licenziamenti" non è mai stata usata». 'Sappiamo però — aggiungono — che, nelle aziende Sir, esistono problemi di organici, di mobilità interna nel gruppo, di ricorsi alla cassa integrazione, di definizioni difficili di passaggi di società, come rivelano anche gli "scontri" tra l'Eni e il commissario del gruppo Liquigas, Carbone, che per quattro volte hanno dato l'annuncio del passaggio all'Eni del gruppo Liquichimica, ma poi non è mai accaduto nulla. Il 22 comunque torneremo ad incontrare l'Eni, sarà presente anche Grandi, e in quella sede chiederemo dati precisi». A rendere 'scottante» il problema Sir-Liquigas (da quest'ultimo gruppo l'Eni ha comprato pochi giorni fa, per 110 miliardi, tutte le attività brasiliane) c'è il fatto che il 31 ottobre scade la -legge 784». quella creata ad hoc per i salv taggi Sir (ex gruppo Rovella, e Liquichimica (Ursini) e che ha garantito finora gli stipendi e l'occupazione del gruppo. Il mpiano Eni», soffiato al consiglio di fabbrica della Sir di Milano, potrebbe anche servire a rilanciare l'intera questione? Alla Fulc non lo escludono, anche se — precisano — il problema «esiste, è serio», ma -va affrontato con chiarezza, al di fuori delle diatribe di palazzo e di scontri per il controllo delle aziende. Chiarito questo — precisano — siamo disposti a discutere qualsiasi piano serio di ristrutturazione». Allo stato attuale delle cose i -punti più caldi» sarebbero Porto Torres, dove -crescono» 1300 dei 4000 dipendenti. A Cagliari i posti -esuberanti» sarebbero invece 200 su 1500, mentre a Milano, nella sede del gruppo, i •tagli» riguarderebbero 500 dei 1100 occupati. Altri trecento posti -crescerebbero» poi negli altri stabilimenti lombardi del gruppo (di Sesto, Codogno, Solbiate. ecc.) che impiegano attualmente 1200 lavoratori. Un -salasso», insomma, che la Fulc vuole evitare a qualsiasi costo. c. roc.

Persone citate: Carbone, Ursini

Luoghi citati: Cagliari, Codogno, Milano, Porto Torres, Sesto, Solbiate, Torino