Anche la Michelin è colpita dalla crisi

Anche la Michelin è colpita dalla crisi Dopo la «cassa» per Ceat e Pirelli Anche la Michelin è colpita dalla crisi MILANO —L'annuncio della Pirelli circa la cassa integrazione negli stabilimenti di Settimo Torinese (1300 operai) si inquadra nella crisi del pneumatico, collegata a sua volta a quella dell'industria automobilistica. La crisi colpisce in particolare la domanda di pneumatici di primo equipaggiamento che rappresenta ancora una quota rilevante della produzione Pirelli anche se decrescente dopo gii sforzi del gruppo milanese di accentuare la propria presenza sul mercato del ricambio e all'esportazione allo scopo di diminuire la propria esposizione alle fluttuazioni della produzione automobilistica delle case italiane dove la Pirelli ha lo sbocco naturale dei propri prodotti IL ricorso alla cassa integrazione annunciato dalla Pirelli dovrebbe estendersi nelle prossime settimane anche agli altri produttori di pneumatici presenti in Italia e in particolare Ceat e Michelin. La Ceat ha già annunciato due settimane di cassa integrazione sempre a Settimo Torinese per 300 operai su 1500 occupati nello stabilimento (e circa 3500 dipendenti complessivi) a partire dalla prossima settimana in concomitanza con Pirelli, mentre la Michelin starebbe studiando, secondo fonti sindacali, un programma di cassa integrazione per circa 2500-3000 dipendenti articolato su 3-4 settimane da individuare nell'arco dei prossimi tre mesi. Gli stabilimenti Michelin in Italia, il più grosso insediamento produttivo del gruppo dopo la Francia, occupano circa 12 mila dipendenti. m. bo.

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano, Settimo Torinese