L'ayatollah Modani dilaniato dalla bomba di un kamikaze

L'ayatollah Modani dilaniato dalla bomba di un kamikaze Uno degli uomini più potenti del regime iraniano L'ayatollah Modani dilaniato dalla bomba di un kamikaze TEHERAN — Nuovo sanguinoso attentato in Iran. L'ayatollah Madani, 80 anni, uno degli uomini più potenti del regime islamico, rappresentante personale dell'imam Khomeini a Tabriz nell'Azerbagian orientale, è morto ieri pomeriggio dilaniato da una carica esplosiva. Lo scoppio è avvenuto nella piazza centra¬ le di Tabriz, durante le preghiere del venerdì. Un «kamikaze», riferisce l'agenzia iraniana Pars, si è avvicinato al religioso e ha fatto esplodere una carica esplosiva che aveva nascosto sotto l'abito. L'uomo, che non è stato identificato, è morto sul colpo, insieme a sei fedeli; i feriti sono dodici. Madani è morto poco dopo in ospedale, mentre i medici tentavano di operarlo. Khomeini ha già nominato il suo sostituto: il posto di Madani. proclamato «martire della rivoluzione», sarà preso dall'ayatollah Meshkini. Il governatore di Tabriz ha rivolto un appello alla popolazione invitandola alla calma. I funerali di Madani si svolgeranno oggi pomeriggio. Secondo fonti iraniane in esilio, l'attentato che ha uccìso l'ayatollah Madani potrebbe essere stato deciso come ritorsione contro la fucilazione avvenuta giovedì di un noto leader dell'opposizione Amir Taher Shorrai, capo locale del «Parito dell'unità per la libertà». Shorrai era stato fucilato ieri a Tabriz e, sempre secondo fonti in esilio, la moglie tedesca, Agnes, è stata arrestata. L'attentato è destinato a far salire ulteriormente la tensione nel Paese, dopo che si è ormai instaurato un clima da guerra civile. Il 28 giugno una bomba lanciata nella sede del partito islamico aveva ucciso 74 persone, tra le quali l'uomo forte del regime di Khomeini, l'ayatollah Behesti, quattro ministri, sei sottosegretari, 27 parlamentari e molti altri dirigenti di partito. Dopo questo attentato, la sorveglianza a tutti gli edifici governativi era stata rafforzata. Ma domenica 30 agosto un'altra bomba aveva distrutto il palazzo della presidenza del Consiglio iraniano, uccidendo il presidente della Repubblica Rajani e il primo ministro Bahonar, un funzionario e una donna, e ferendo venti persone. La risposta degli uomini di Khomeini era stata rabbiosa: sfilando per le strade di Teheran, avevano promesso di «rispondere all'attentato con nuove esecuzioni degli oppositori», puntualmente avvenute nei giorni successivi. Una settimana dopo, .una bomba aveva dilaniato il procuratore generale rivoluzionario, l'ayatollah Ali Ghodussi. In Iran sembra cominciata la guerra civile: ogni notte a Teheran e in tutto il Paese vi sono scontri a fuoco tra miliziani islamici e oppositori del regime e attentati. L'attentato di Tabriz ha coinciso con la nomina del nuovo comandante dei guardiani della rivoluzione. f

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