Assassinato fa scoprire l'arsenale di Turatello

Assassinato fa scoprire l'arsenale di Turatello Milano: dagli appunti che aveva in casa Assassinato fa scoprire l'arsenale di Turatello MILANO — Un deposito di armi appartenenti al clan Turatello è stato scoperto dalla squadra mobile. Gli agenti hanno sequestrato sette pistole, due mitra, due fucili, migliaia di munizioni di tutti i calibri, silenziatori, micce, passamontagna, cinturoni presumibilmente rapinati a metronotti, oltre a un discreto quantitativo di sostanze stupefacenti. Le armi erano in perfetto stato di efficienza. L'affittuario del covo, Maurizio Doldi, 28 anni, nato e residente a Milano, è stato arrestato: era incensurato. Le indagini sono partite il 3 settembre, quando sul marciapiede di via Lessone è stato trovato ucciso una vecchia conoscenza della polizia. Gaetano Dinoia, 32 anni, nato a Barletta (Bari) e residente a Milano: era stato assassinato con otto colpi di pistola al ventre sparatigli da poca distanza. Aveva precedenti specifici per reati contro il patrimonio, associazione per delinquere e detenzione di armi. Ma. soprattutto, era legato al clan di Francis Turatello. Al¬ l'inizio gli investigatori hanno pensato all'esecuzione decisa da un clan avversario, ma l'attento esame degli appunti e delle lettere trovatigli in casa, li hanno convinti che era rimasto vittima di un regolamento di conti, forse il prezzo di uno sgarro all'interno dello stesso gruppo di delinquenti Tra gli amici che la vittima maggiormente frequentava c'era Maurizio Doldi, della cui appartenenza al clan da tempo si sospettava. Doldi era affittuario di due appartamenti: uno di copertura, in via Litta Modigliani 111, dove si recava a dormire, l'altro, in via Carlo Imbonati 21, dove custodiva le armi del gruppo. Gli appostamenti della polizia, durati parecchi giorni, non hanno però dato alcun esito. Martedì mattina gli agenti hanno deciso di fare irruzione. In via Modigliani hanno trovato l'uomo, nell'altro appartamento le armi (tre pistole a tamburo, quattro automatiche, due mitra e altrettanti fucili uno dei quali a canne mozzate, un cappello da finanziere, radio trasmittenti. 300 grammi di hashish. 200 di cocaina e 25 di morfina, due bilancine di precisione e tutto il materiale per tagliare lo stupefacente). Le armi erano state oliate da poco, ed erano pronte per l'uso immediato.

Persone citate: Doldi, Francis Turatello, Gaetano Dinoia, Maurizio Doldi, Turatello

Luoghi citati: Bari, Barletta, Milano