Nuovo delitto di mafia a Enna tre uccisi e bruciati nell'auto

Nuovo delitto di mafia a Enna tre uccisi e bruciati nell'auto Nuovo delitto di mafia a Enna tre uccisi e bruciati nell'auto Le vittime (17, 20 e 21 anni) forse avevano commesso uno sgarro ENNA — Triplice omicidio di stampo mafioso nelle campagne di Pietraperzia, a 45 km da Enna: due fratelli e un loro amico (Alessandro e Giovanni Bonura. di 20 e 17 anni, e Giuseppe Di Natale. 21 anni) sono stati assassinati a colpi d'arma da fuoco alla testa, quindi i tre cadaveri sono stati cosparsi di benzina e dati alle fiamme dentro un'auto. La scoperta dell'agghiacciante episodio, quasi certamente commesso nella notte tra venerdì e sabato, è stata fatta per caso da un contadino nella mattinata di ieri in una zona isolata di contrada «Caprara». a pochi chilometri da Pietraperzia. La carcassa dell'auto, una «Mini Minor», era ancora fumante. Guardando nella vettura, l'uomo ha scorto tre corpi, completamente carbonizzati, ed è corso in paese a dare l'allarme. In un primo tempo si era avanzata l'ipotesi che i tre, la cui identificazione è stata dif¬ ficoltosa, fossero rimasti vittime di un incidente, cioè rimasti intrappolati nell'auto incendiatasi accidentalmente. Si pensò pure che i tre, di cui non si riusciva neanche a stabilire il sesso, si fossero fermati in contrada «Caprara» per riposarsi dentro la vettura e che le fiamme si fossero sviluppate, forse a causa di un mozzicone di sigaretta, mentre gli occupanti dormivano. Tutte queste congetture si sono rivelate inesatte quando dopo diverse ore. le vittime sono state identificate. Ciò è stato reso possibile attraverso il numero del telalo dell'auto: l'utilitaria apparteneva al maggiore dei fratelli Bonura, che abitavano a Barrafranca, paese a 10 km da Pietraperzia, dove Invece viveva il Di Natale. Difficile l'opera del medico legale tendente a stabilire le cause della morte. I cadaveri, infatti, oltre ad essere com- pletamente carbonizzati, erano coperti dal metallo e dalla plastica fusi dalle fiamme. Nonostante ciò, il perito ha potuto riscontrare alcuni fori di proiettile nella testa dei tre sventurati. I carabinieri della compagnia di Enna e quelli della stazione di Pietraperzia non escludono che le vittime, tutte incensurate, avessero appuntamento con i loro assassini, una specie di incontro per un «ragionamento», forse legato a una serie di furti verificatisi nella zona negli ultimi mesi. Che cosa c'entrassero i fratelli Bonura e il loro amico (ex emigrato in Germania, tornato a Pietraperzia da un paio di mesi) non si sa. Comunque, la mafia ha voluto toglierli di mezzo. Forse avevano commesso uno «sgarro», un'imprudenza, una ragazzata. Li hanno puniti egualmente nel la maniera più spietata e crudele: uccidendoli e brucian doli. f. s.

Persone citate: Bonura, Caprara, Di Natale, Giovanni Bonura, Giuseppe Di Natale

Luoghi citati: Barrafranca, Enna, Germania, Pietraperzia