Si è costituito l'ingegnere chimico ricercato per contrabbando di gasolio

Si è costituito l'ingegnere chimico ricercato per contrabbando di gasolio Un altro capitolo dell'interminabile romanzo sullo scandalo del petrolio Si è costituito l'ingegnere chimico ricercato per contrabbando di gasolio Roberto Pellegrin (padre di Fabrizio, il ragazzo di 17 anni assassinato perché rifiutò di farsi sequestrare da una banda di drogati) è coinvolto in una frode fiscale di sei miliardi Roberto Pellegrin, ingegne-1 re chimico, coinvolto in una delle inchieste sullo scandalo del petrolio, si è costituito ieri davanti al giudice istruttore Mario Griffey. Accompagnato dal suo legale avv. Antonio Forchino, ha varcato la soglia dello studio del magistrato che nel marzo scorso ha spiccato mandato di cattura contro di lui e altre 13 persone. Le accuse sono: contrabbando e associazione per delinquere. Il nome di Pellegrin, molto noto nell'ambiente torinese del commercio di carburanti, è legato al traffico di gasolio che aveva come punto di riferimento la «Stedi» di Piossasco. Negli anni '75-'76 i dirigenti della società e i loro soci occulti avrebbero frodato lo Stato di 6 miliardi in imposte evase. Il meccanismo della truffa era quello scoperto poi in decine di altre aziende: si fingeva di vendere gasolio da riscaldamento e in realtà si consegnava quello per autotrazione. La differenza di imposta (circa 50 lire) anziché allo Stato finiva nelle mani dei petrolieri disonesti. La «Stedi» sulla carta risultava appartenente all'ex cantante Eugenio Zambelli. in arte «Dino». La società affittava gli impianti della •Sicoma» a Piossasco. Ma il pacchetto azionario della «Sico- ma» apparteneva ad una fi- I nanziaria che aveva parecchi interessi nel campo dei prodotti petroliferi, la «Finchimica piemontese». Presidente della «Finchimica» era l'on. Rolando Picchioni. de; amministratore delegato Piero Aceto, consigliere comunale de; del consiglio di amministrazione facevano parte Sergio Penna, de. ex presidente del quartiere Crocetta, Carlo Olivero. Roberto Pellegrin e il fratello di que-1 st'ultimo Piergiorgio. Olivero e Piergiorgio Pellegrin, difesi anche loro dall'avv. Forchino, sono usciti in libertà provvisoria nei giorni scorsi. Aceto e Penna sono finiti in carcere nel maggio scorso. Lavorando in sordina, senza lasciar filtrare la benché minima notizia, il dott. Griffey è riuscito a smascherare l'intera organizzazione che si è avvalsa per anni della colla- borazione di pubblici ufficiali. Al centro di un vastissimo traffico (su cui si sta concludendo l'inchiesta del magistrato) c'erano la «Stedi» e la «General Oil» di Leinl di Luigi e Sergio Masnata. padre e figlio, il primo in carcere, il secondo latitante, ritenuti due big del contrabbando. La «General Oil» avrebbe truffato lo Stato di oltre 10 miliardi in imposte evase. I Masnata hanno già subito un primo processo, sempre per contrabbando. Roberto Pellegrin è il padre di Fabrizio, lo studente di 17 anni ucciso nel settembre '78 perché rifiutò di «farsi sequestrare» da tre suoi amici per spremere un po' di soldi alla famiglia. Il ragazzo, entrato nel giro della droga, fu bloccato vicino alla Gran Madre da Biagio Pelosi (che ha sempre negato), Ferdinando Crapanzano e Domenico Capobianco (entrambi confessi). Fu tenuto prigioniero in un alloggio di via Scarsellini, ma rifiutò sempre di «collaborare» con i tre e questo gli costò la vita. Qualche giorno dopo il suo corpo fu trovato in una cisterna diroccata dell'Enel nella campagna di Nichelino: assassinato a colpi di pistola. Casa delle donne — In via Vanchiglia 3 stasera ore 21 assemblea per discutere del prossimo incontro con il sindaco.

Luoghi citati: Nichelino, Piossasco