Giorni d'angoscia per il bimbo colpito da un male misterioso di Remo Lugli

Giorni d'angoscia per il bimbo colpito da un male misterioso Mentre da ogni parte giungono a Firenze offerte d'aiuto e consigli Giorni d'angoscia per il bimbo colpito da un male misterioso In questi giorni è peggiorato, non mangia da domenica ed ha frequenti conati di vomito La Regione Toscana ha nominato una commissione di specialisti che dovrà studiare i risultati delle analisi fatte sul piccolo malato - I genitori vivono nella disperazione FIRENZE — In una cascina di montagna, a Firenzuola, sull'Appennino Tosco-Emiliano, si stanno vivendo giorni d'angoscia per la sorte di Daniele Lasagni, il bimbo di 5 anni e tre mesi colpito da un male oscuro. Ai genitori, Renzo, 31 anni, manovratore delle Ferrovie dello Stato, e Loredana, una famiglia di conoscenti ha offerto ospitalità nella casa di montagna perché il bambino possa almeno godere di aria buona. I Lasagni si sono trasferiti lassù, ma stanno passando momenti terribili: Daniele è peggiorato, non mangia da domenica ed ha frequenti conati di vomito. Ieri è riuscito ad ingerire un tè e ai genitori è parso già un successo. Il padre spera che non si tratti di un peggioramento della malattia impiegabile che ha colpito suo figlio da oltre due anni. «Credo sia influenza — dice —: in paese ci sono altre persone che hanno questa forma di malanno, con molto vomito: La Regione Toscana ha preso in esame il caso di Da niele Lasagni, ha nominato una commissione di specialisti — neuropsichiatri, neurologi, pediatri, endocrinologi — che dovrà studiare i risultati delle analisi fatte sin qui sul bambino dai centri medici, italiani e svizzeri, per vedere che cosa si potrà fare; e anche considerare le offerte di aiuto e i suggerimenti che possono venire da più parti La Regione ha pure deciso di accollarsi le spese di eventuali ricoveri, I medici di un centro ospe daliero di Berna, che avevano avuto sotto controllo il bambino qualche tempo fa, hanno voluto diffondere un comunicato col quale spiegano i sin¬ tomi della malattia nell'eventualità che qualche specialista, in Italia o all'estero, sia in grado di capire di quale morbo si tratta e di consigliare una giusta terapia. L'affezione neurologica progressiva che ha colpito Daniele consiste in disturbi della deambulazione, in debolezza e atrofia muscolare, sonnolenza, vomito e rallentamento psichico. La pubblicazione di questo comunicato sui giornali ha richiamato l'attenzione di molte persone. Dice la madre, Loredana: •Praticamente non faccio altro che rispondere al telefono. Ho una grande confusione in testa, ognuno vuole dire la sua: una parte delle telefonate sono per commiserazione o per manifestare auguri di guarigione; altre sono di persone che credono di poter dare suggerimenti utili, ma è evidente che non sono attendibili, visto che nemmeno i medici che conoscono gli esiti degli esami si sanno pronunciarem. Poi ci sono i maghi, i guaritori, telefonano anche da molto lontano, ognuno assicura che se gli porteranno il bambino potrà guarirlo. 'Parole che stringono ancora di più il cuore perché si vorrebbe che fossero vere, che si potesse realmente portare Daniele da qualcuno e farlo guarire. Ma da chi? — si domanda la mamma —. Dovremmo metterci a percorrere l'Italia avanti e indietro con questo povero bimbo che quasi non si regge in piedi». Ha telefonato anche, da Parigi, una mamma francese. Afferma che una sua figlia ha gli stessi sintomi e i medici hanno detto che si tratta del morbo di Werldig Hoffman. Può essere questa la malattia che ha colpito Daniele? I me¬ dici del collegio peritale non si pronunciano ancora. *Siamo frastornati — dice il padre —. Ci troviamo in mezzo a tanta attenzione, ma al tempo stesso, nonostante la decisione della Regione, abbiamo la sensazione di essere isolati, di dover lottare contro un male che non si conosce, che tutti vorrebbero combattere ma, appunto perché misterioso, nessuno sa come attaccare. E noi lo abbiamo davanti agli occhi, giorno e notte, e sentiamo la nostra impotenza». Impotente, ma tenace nella sua disperata lotta contro l'ignoto, il ferroviere Lasagni tenta tutte le strade. Ha fatto decine di fotocopie dei risul¬ tati delle analisi compiute fin qui dai vari centri e medici privati e va a distribuirle ovunque. Pensa che ci possa essere qualcuno in grado di capire qualcosa. La settimana scorsa è andato a Milano, lunedì a Roma. «Mi aggrappo a tutti gli appigli che mi sembrano poter promettere qualcosa — dice Renzo Lasagni —. Certo che è terribile assistere alla lettura degli esami e vedere che chi legge finisce per scuotere la testa e rispondere che non ne capisce nulla. Possibile che proprio mio figlio sia stato colpito da un male nuovo, che nessuno conosce e che non lo si possa salvare?». Remo Lugli

Persone citate: Daniele Lasagni, Hoffman, Lasagni, Renzo Lasagni

Luoghi citati: Berna, Firenze, Firenzuola, Italia, Milano, Parigi, Roma, Toscana