Iran, altri religiosi uccisi Giustiziati 57mujahiddin

Iran, altri religiosi uccisi Giustiziati 57mujahiddin Cresce la violenza dopo l'assassino di Rajai e Bahonar Iran, altri religiosi uccisi Giustiziati 57mujahiddin I due esponenti del clero colpiti per strada - Khomeini, preoccupato delle reazioni ammonisce i giudici: «Punite, ma non vendicatevi» - Designato un premier provvisorio NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEHERAN — In un nuovo, spaventoso bagno di sangue — altri attentati e fucilazioni — l'Iran ha nominato ieri il primo ministro provvisorio che entrerà a far parte del Consiglio di presidenza con il presidente del Parlamento, Rafsanjani, e quello della Corte suprema, Ardebili: nell'organismo era rimasto vacante il posto del premier Bahonar, ucciso con Rajai nell'attentato di domenica. E' l'ayatollah Mahdavi Khani, 50 anni, ex ministro dell'Interno, che sovrintese alla repressione delle sinistre dopo la fuga di Bani Sadr. Oggi stesso il Parlamento dovrebbe pronunciarsi sulla sua nomina. Mahdavi Khani resterà in carica fino all'elezione del nuovo capo dello Stato, prevista entro 50 giorni. Lunedi a tarda sera Vhoja toleslam Khamenei, «imam del venerdì» a Teheran, era stato eletto nuovo segretario generale del partito repubbli cano islamico al potere in sostituzione di Bahonar. Kha menei, 41 anni, rappresentante dell'ayatollah Khomeini nel Consiglio supremo della Difesa, era rimasto ferito in un attentato il 28 giugno scorso. Si è appreso che lunedì pomeriggio due alti esponenti del clero sciita sono stati as- sassinati nella capitale: l'imam della moschea Haraghani, hojatoleslam Tabatabai, freddato a colpi di pistola sulla porta dì casa, e il direttore del «Tribunale contro gli atti sacrìleghi», hojatoleslam Bani Jamali, crivellato di colpi di mitra in una vìa del centro. Sempre a Teheran, un minibus della Procura generale della Repubblica con a bordo alcuni miliziani è stato attaccato da uomini armati, nell'agguato sono morti due pasdaran e 7 sono rimasti feriti. In un'esplosione a Shiraz vi sono stati tre morti in un'officina. Altri 5 militanti islamici sono morti a Babol e Rasht; un pasdar è stato accoltellato e poi fatto saltare con esplosivo a Langerud. Il quotidiano governativo Jumhurie Eslami ha annunciato che nell'esplosione di domenica nella sede della presidenza del Consiglio è morta una quinta persona, un funzionario rimasto bloccato in un ascensore e asfissiato dal fumo. Tra lunedì e ieri, ha detto la televisione, 55 «mujàhiddin del popolo» «in guerra contro Dio» sono stati fucilati in varie città. L'altra sera, il Consiglio superiore della giustizia aveva chiesto a tutti i responsabili dell'apparato giudiziario «di porre fine immediata¬ mente alla vita dei traditori dell'Islam, dopo un rapido esame dei loro casi». Ieri Khomeini è sembrato voler frenare l'ondata dì vendetta che già si è scatenata: in un discorso alla radio ha addpcr affermato che i giudici non devono lasciarsi trasportare dai sentimenti e devono applicare le «giuste punizioni», castigare i corrotti ma liberare gli innocenti. e. st. (Altri servizi a pag. 51. Teheran. Un mazzo di gladioli sulla poltrona che il presidente Rajai occupava in Parlamento

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