Venezia '81, risparmio e tanti ospiti
Venezia '81, risparmio e tanti ospiti Da domani al Lido la Mostra del Cinema; che cosa si dice, chi ci sarà Venezia '81, risparmio e tanti ospiti Sembra sconfitta la Enea culturale del cinema-festa e del pubblico-massa - Limitato il numero degli invitati - Si attendono John Travolta e Nikka Costa VENEZIA — La mostra del cinema comincia domani. «Ci sono molti giovani, molti sco-' nosciuti: e questo è ormai, per un festival, il primo segno di qualità», ti dicono. «E' un momento di transito, l'anno d'oro sarà il prossimo, il 1982 del cinquantenario della mostra». Sconfitta, pare, la linea culturale del cinema-festa e del pubblico-massa, del «brutti o belli, più film ci sono e più ci divertiamo». Pochi soldi, molti risparmi: nel 1980, pare, si sono spesi 700 milioni più del dovuto, cosi stavolta si stringe la cinghia, ci si fa sponsorizzare dall'Alitalia per ì viaggi e dalla Genstetter per le fotocopie, si limita il numero degli invitati. Chi c'è, chi ci sarà? John Travolta, che ha chiesto se doveva portare lo smoking oppure no e se sono previste molte feste in suo onore (risposta: nessuna); gli autori e attori dei film presentati; i fatali ministri Signorello e Scotti; i lottatori della 'Giornata di lotta del cinema italiano» fissata per lunedì 7settembre. E ospiti più curiosi, Jeanne Moreau, Franca Rame, la cantante-bambina Nikka Costa, il papà e la mamma di Francis Ford Coppola, la mamma di Robert De Niro (lui, invece, no): anche Zanussi viene con la mamma. Molto pettegolezzo politico, deprimente, infetto, magari inattendibile. I film italiani dovevano essere meno, ma i socialisti hanno fatto pressioni irresistibili a favore del film di Bevilacqua Bosco d'amore. La tensione psi-pci non si estenderà forse in questi giorni alla mostra del cinema, ma per ottobre i socialisti hanno già convocato un convegno sulla Biennale, vogliono ridiscutere tutto, compresi lo statuto e il presidente, vorrebbero per sé la direzione dei settori arti visive e cinema o almeno una delle due. Con anticipo vertiginoso, dato che la direzione di Carlo Lizzani scade soltanto tra un anno, già circolano i nomi di possibili successori: il competente Adriano Apra, il sociali sta Edoardo Bruno docente di Cinema all'Università di Roma, il democristiano Gian Luigi Rondi, il presidente del sindacato critici cinematogra fici Giovanni Grazzini. Con anticipo vertiginoso, prima ancora dell'inizio, si fanno già i nomi dei possibili vincitori dei Leoni d'Oro della Mostra: Jiri Menzel, Sidney Lumet, il giovane regista ju goslavo o il giovane spagnolo un giovane italiano mai, perché sono tanti e se no si sean nano. E il film più curioso? Forse quello di Samuel Fueller che inaugura la sezione 'Mezzo giorno/mezzanotte', Pick-up on south Street. Vecchio film, però talmente anticomunista che, per timore d'impopolari tà, quando fu distribuito da noi i comunisti malvagi divennero nel doppiaggio Italia no malvagi contrabbandieri nella versione originale ripristinata per Venezia e nell'aria diversa, i cattivi tornano ad essere i comunisti. |_
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