Giroud: ma la mia Curie lotta anch** contro i pregiudizi maschili

Giroud: ma la mia Curie lotta anch** contro i pregiudizi maschili La scrittrice ci parla della sua biografia Giroud: ma la mia Curie lotta anch** contro i pregiudizi maschili PARIGI—Su Marie Curie avevamo già la testimonianza affettuosa della figlia Eva e la biografia più scientifica dell'inglese Robert Reid. Il merito del libro che francane Giroud consacra oggi a quella che considera -la più illustre donna del secolo», pubblicato sotto U titolo Un» donna onorevole da Fayari.e che uscirà in Italia da Rizzoli, è di mettere in luce l'ambivalenza di questo personaggio •irritante e seducente», 'dolce e duro», 'Vulnerabile e incorrati ubile., proiettandolo sullo sfondo delle lotte politiche, dei contrasti sociali, delle prime conquiste femministédel tempo. All'inizio del secolo, quando Marie Curie si afferma sul terreno riservato per eccellenza agli uomini, cheé quello della ricerca scientifica, le donne che faticano in fabbrica undici ore il giorno, a parità di lavoro, guadagnano appena un quarto dei loro colleghi maschili e sono tenute a versare al capo-famiglia l'integralità del loro salano. Quel che ha ai fascinato Francoise Giroud co-fondatrice e direttrice per ventanni dell'Express, poi. aoIfo Glscard. ministro della Condizione femminile e ministro della Cultura, è l'audacia con cui questa donna si é battuta per imporsi contro il primato maschile. Nel 1893 Mane Cune consegue una laurea in tisica a pieni vati. Sarà poi la prima donna al mondo ad ottenere la libera docema in scienze, la pnma ammessa a insegnare una disciplina scientifica al¬ la Sorbona, la pnma coronata dal Nobel di fisica nel 1903 ■ premio che- condivide col marito Pierre Curie e con Henri Becquerel), la sola che avrà un secondo Nobel nel 1911 Nonostante questi riconoscimenti, le occorreranno molti anni per liberarsi dall'etichetta riduttiva di 'devota collaboratrice' e poi 'illustre vedova» di Pierre Curie. Eppure era stata lei ad avviare la ricerca sul fenomeno ignoto della radioattività, lei. e non Pierre, a scoprire il misterioso elemento che battessero radium. Perché quest'ostilità latente e preconcetta che l'accompagna nella prima metà della sua camera? Lo chiediamo a Franqoise Giroud. -Non si può neppure parlare di ostilità — ci risponde —. ma di un pregiudizio te naca in quel tempo. Per cut una donna non poteva avere valore intellettuale». /( celebre scrittore Oc tace Mirbeau diceva. .La donna non ha cervello, e solo sesso. La sua unica funzione nell'universo e di (ar l'amore, cioè perpetuare la specie». Ma Mane Curie si è urtata in Francia con una ostilità sciovinista? •Certamente. Era polacca, era "la stianterà", si e perfino insinualo che fosse ebrea, ciò che e falso. Siamo ali indomani dell'affare Dreyfus: la Francia traversa un periodo particolarmente xenolobo. Nel 1911 il clan reazionario le sbarra 1 accesso all'Accademia delle Scienze: e il solo scacco die Mane Curie abbia subito nella sua carriera. Da quel giorno rifiuterà di far qualsiasi comunicazione all'Accademia e di ripresetitarvi la sua candidatura. Un'ignobile campagna di slampa, di cui doveva soffrire atrocemente, sarà pure organizzata contro di lei quando, quattro anni dopo la morte del marito, si scopre che * di- Marie Curie nd suo laboratorio ventata l'amante del nolo scienziato Paul Langevln. che e sposato La Francia era allora molto pudibonda e ipocrita». In realtà i primi riconoscimenti a Mane Curie verranno sempre dall'estero. • Esatto. E' 1 attribuzione del Nobel da parte degli svedesi che le aprirà più tardi le porte della Sorbona. Solo dopo un viaggio trionfale n«gll Stati Uniti nel 1020. ottiene i mezzi per potenziare il suo laboratorio dt ricerca. Fino a quel momento doveva perfino battere le sue lettere da sé: non disponeva neppure di una segretaria Del resto l'Istituto Curie funzionerà prevalentemente con sussidi americani». Secondo la Giroud. ta gloria di Marie Curie fu .ambigua., i suoi contemporanei si sono entusiasmati soprattutto per le applicazioni terapeutiche della sua scoperta sul piano della lotta contro il cancro, aspetto secondario per lei. Il cui interesse i tutto centrato sulla ricerca fondamentale. La scrittrice sottolinea infine il nesso tragico fra la scoperta del radium e la morie della grande scienziata. Marie Curie è morta di leucemia (come Irene Joliot-Cune. sua figlia primogenita e preziosa collaboratneei dopo esser diventata quasi cieca. Ha combattuto con straordinario coraggio contro la propria infermità, cercando sempre di dissimularla: continuava a tenere i suoi corsi alla Sorbona, servendosi di appunti scritti a grandi caratteri. Aveva presentito che la manipolazione del radium poterà avere conseguenze fatali, ma non volle mai ammetterlo né prendere precauzioni; •Si comportava come una madre che non si rassegni à credere che 11 proprio figlie glorioso e amatissimo possa anche essere assassino, e ne e morta». Elena Guicciarùi •taasUau.-i.

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