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Per Andretti solo molta paura «Qualche santo mi ha salvato» Il pilota deirAlfa Romeo fuori pista a 250 orari Per Andretti solo molta paura «Qualche santo mi ha salvato» OAL NOSTRO INVIATO ZANDVOORT — L'abbronzatura di Mario Andretti ieri se ne é andata di colpo, lasciando intravedere un volto pallido, quasi grigio. L'incidente che ha posto fine alla sua gara é stato pauroso, di quelli che possono lasciare il segno. Quando sugli schermi delle televisioni si è vista la macchina semidistrutla e i commissari che, dopo aver estratto a fatica il pilota, lo hanno adagiato a terra, ai box si « temuto il peggio. • Questa volta — si * detto — Mario non la passa liscia. Si é fatto male». Quando la gara si é conclusa, mentre le notizie si facevano confuse e la preoccupazione aumentava, Andretti é arrivato in auto agli stand. E' sceso da una macchina zoppicante ed e stato accompagnalo nella • motorhome- dell'Alfa Romeo. Sono passati alcuni minuti ed è stato dato il permesso di parlare con l'itaio-americano. •Un brutto affare — ha detto Andretti, con il piede sinistro contuso appoggiato ad un divano —. Stavo controllando la ruota anteriore sinistra perché mi ero accorto che erano apparsi dei buchi sulla copertura. Ad un tratto, in quinta piena a circa 250 all'ora, la macchina è partita per la tangente e sono andato a sbattere di muso contro le protezioni. Ho temuto il peggio, ma qualche santo mi ha assistito. Di incidenti anche più gravi ne ho subiti molti. Mi riprenderò subito. Ora mi riposerò per qualche giorno negli Usa e sarò regolarmente in pista a Monza». Anche Giacomelli era uscito di strada, una cinquantina di metri più avanti. «Ilo sentito la macchina piegarsi nella parte posteriore sinistra — ha affermato — ed ho perso il controllo del mezzo. Credo di avere abbattuto una cinquantina di file di reti metalliche. A raccontarla sembra semplice, ma vi assicuro che é stato drammatico». c. eh.