Faida calabrese: uccisa la quarantesima vittima

Faida calabrese: uccisa la quarantesima vittima Ciminà. Morti, feriti, cadaveri in pasto ai cinghiali Faida calabrese: uccisa la quarantesima vittima REGGIO CALABRIA — n pregiudicato. Bruno Bernardino Morabito. di 32 anni, è stato ucciso con undici colpi di fucile caricato a pallettoni da alcuni sconosciuti. Nella sparatoria è rimasto gravemente ferito un suo amico. Giuseppe Murdaca, di 21 armi. D fatto è avvenuto In una Strada dell'Aspromonte, vicino al comune di Ciminà. L'omicidio rientra nella lotta che da alcuni anni è in corso tra le famiglie Franco e Pollfroni da una parte e Barili aro e Romano dall'altra. La faida ha causato finora 40 morti e 23 feriti. Morabito e Murdaca erano a bordo di una Fiat «128« quando sono stati bloccati, dal killers che hanno cominciato subito a sparare. Morabito, colpito al torace ed capo, e in altre parti, è morto all istante. Murdaca. soccorso, è stato ricoverato all'ospedale civile di Locri. I sanitari lo hanno giudicato «in imminente pericolo di vita ». Oli investigatori ritengono che l'omicidio rientri nella serie di regolamenti di conti tra quattro gruppi familiari che.divisi In due per par te.sono in lotta dal primo marzo del 1975. In quel giorno in un bar. Bruno Bernardino Morabito e Antonio Franco uccisero con colpi di pistola, Vincenzo Barili aro. di 16 anni. Da allora si è avuta una lunga serie di regolamenti di conti alla cui base ci sarebbero contrasti per motivi di Interesse tra 1 Barillaro ed i Franco. Per l'omicidio di Vincenzo Barillaro. i due responsabili Antonio Franco e Bruno Bernardino Morabito furono condannati rispettivamente a 15 ed a dieci anni di reclusione. Il primo riuscì a non farsi catturare dalle forze dell'ordine, ma fu rag¬ giunto dalla vendetta della famiglia rivale. Franco. Infatti fu ucciso con numerosi colpi di fucile caricato a pailettoni ed il suo corpo, secondo quanto accertarono successivamente gli investigatori, fu dato in pasto ai cinghiali. Morabito, invece, nonostante la condanna a dieci di reclusione, nel maggio scorso riuscì ad usufruire della se trilli berta per buona condotta.

Luoghi citati: Ciminà, Locri, Reggio Calabria