Jordan: «I vostri diknsori sono spietati»

Jordan: «I vostri diknsori sono spietati» L'attaccante rossonero fa il punto sulle sue esperienze col calcio italiano Jordan: «I vostri diknsori sono spietati» p«aorasonoaospperstersmocepereettvanecessità di gioco» - «La maggiore difficoltà è stata inserirsi nei nuovi schemi del Milan» - «Non sono l'ultimo arrivato, col gol ci so fare» MILANO — Lo scozzese soffre di malinconia per colpa del telefono. Joe Jordan, lo straniero del Milan, ha qualche rimpianto dopo il primo mese di calcio italiano. Gli manca la famiglia. Jordan vive a pochi chilometri da Carnago. sede del ritiro milanista, in una graziosa villa della Brianza, con annesso giardino, secondo le modalità del contratto sottoscritto qualche tempo fa. Ma le comunicazioni tra la villa e II ritiro di Carnago sono impossibili: non gli hanno ancora messo il telefono in casa e lui non può sentire né moglie né figlio. •Per 11 momento — ammette Jordan — è davvero l'unica cosa che mi manca. Non avevo avvertito l'esigenza nemmeno ad Asiago, quando è incominciato il ritiro, poiché allora la mia famiglia era in Inghilterra. E da Asiago, chiamare l'In¬ ghilterra era davvero uno scherzo. Sentivo i miei tutti I giorni. Ora. purtroppo, niente da fare. Perciò sono un po' triste, un po' malinconico. M/l ormai slamo alla fine, il ritiro sta per concludersi-. £" un ritiro lungo quello imposto da Radice. Un ritiro con un duplice scopo. Quello di lavorare sodo, di mettere a profitto le nuove idee, le nuove esigenze tattiche, ma soprattutto un modo come un altro per conoscersi, vivendo insieme 24 ore su 24. •In Inghilterra — ricorda Jordan — li ritiro e decisamente più corto. Si comincia dieci giorni prima dell'avvio di campionato, poi alla fine si torna a casa. Non ci sono altri problemi*. Jordan elenca pure le prime impressioni sul calcio italiano, quello d'agosto. Non lo ha affascinato, ma nemmeno deluso. Esemplare professionista, critico molto attento, Jordan ammette: •E' ancora presto per dare un giudizio esatto. Conoscevo il vostro football per televisione, insomma una conoscenza molto sommaria. Ora ho il tempo di approfondire certi giudizi, soprattutto certe notizie arrivate attraverso i giornali. Col Milan ho giocato amichevoli, squadre di serie A corno Cesena ed Ascoli, squadre di serie inferiore, come l'Imperia. Soltanto tra uno. due. forse anche tre mesi sarà possibile stendere il primo bilancio. •Una cosa. però, mi ha colpito: sapevo che i difensori italiani marcavano molto stretto, ne ho avuto una conferma. Qui sono davvero spietati. L'altra osservazione, emersa dopo la partita di Ascoli, riguarda soprattutto la mentalità dei vostri calciatori. Ad Ascoli, dopo il mio secondo gol. ho visto qualche fallo in più da parte dei difensori marchigiani. Scorrettezze più per isterismo che per necessita effettiva di gioco. Questa è una cosa che non capisco. Da noi in Inghilterra non esiste». Quando arrivò, tra feste ed accoglienze trionfali. Joe Jordan riusci anche a dimostrare di essere un uomo suscettibile. La prima domanda, nella conferenza stampa improvvisata dal Milan. fu bruciante, quasi uno schiaffo in faccia. •8i rende conto di essere arrivato qui soltanto come tappabuchi, dopo che il Milan ha dovuto rinunciare a Zlco. Kranki e Ceuleman?.. questo l'inizio Pensavano tutti di ricevere una risposta polemica. Jordan allargò le braccia, sorrise e rispose: «Sapevo che 11 Milan aveva bisogno di me. sapevo di dover aspettare, ho atteso, ecco il mio momento. Oli altri non mi interessano-. E lo ha dimostrato subito anche in campo. Mettendosi a lavorare sodo. •Perché la maggiore difficolta — spiega — è quella di inserirsi nei nuovi schemi, in questa squadra del tutto nuova per me. tentando di recuperare 11 tempo perduto con Antonelli. Insieme abbiamo giocato si e no sessanta minuti. Troppo poco per mettere a punto un'intesa che dovrà essere determinante per i futuri traguardi del Milan». Applicazione, serietà e spirito di sacrificio, ecco le virtù del Milan. ecco le virtù che Radice pretende da Jordan. • E io mi sono subito adeguato — dice Jordan — a quelli che sono i comandamenti espressi da Radice. Piano plano devo entrare nella mentalità nei meccanismi di gioco, ma fin da Cesena, e poi da Ascoli, ho dimostrato che col gol ci so fare. Insomma non sono proprio l'ultimo arrivato*. Oltre che in coppia con A n tatù-I li. deve inserirsi maggiormente in uno schema che prevede gl'inserimenti anche di Novellino, di Burloni, dello stesso Moro. •Questo Milan sta crescendo — ammette Jordan — non bisogna giudicarlo subito, occorrono altre settimane di lavoro, per il campionato c'é ancora tanta strada». Domani sera lo aspetta una sfida suggestiva, col Manchester, squadra inglese. Sarà il suo ultimo derby inglese. Jordan dà appuntamento ai tifosi milanisti: •Sarà quella l'occasione per incontrarsi con loro, per far vedere che 11 Milan non ha sbagliato*. Ha letto che Paolino Rossi lo dà in una classifica dei cannonieri davanti a Schachner ma dietro a Graziani •Bontà sua. vuol dire che mi conosce bene. Io di questi tempi non (accio promesse. Non e questo il momento per... dare i numeri. Sarà il campo a dimostrare le mie qualità-. Franco Ordino Jordan è sereno, gU manca solo la famiglia