Michel Van de Korput ritrova l'entusiasmo «Il nuovo ruolo mi piace, voglio la rivincita»

Michel Van de Korput ritrova l'entusiasmo «Il nuovo ruolo mi piace, voglio la rivincita» Nel Torino che riparte con Giacomini l'olandese è già un punto fermo Michel Van de Korput ritrova l'entusiasmo «Il nuovo ruolo mi piace, voglio la rivincita» DAL NOSTRO INVIATO PERUGIA — Sta leggendo II paladino, un libro di Brian Garfield sulle vicende dell'ultima guerra mondiale. E' scritto, ovviamente, in olandese e lo . distende e lo carica al tempo stesso. Michel Van De Korput. ex -paladino- di Rudi Krol. è alla ricerca di una nuova identità nel Torino. Era stato acquistato come -libero-, poi girovagò in altri ruoli, da terzino a stopper. senza poter esprimere quelle qualità che possiede e che raramente, in Italia, gli sono state riconosciute. Cresciuto alla scuola del calcio totale. Van De Korput si adatta a giocare dappertutto e quando Giacomini gli ha trovato una collocazione a centrocampo. Michel non ha battuto ciglio, chiedendo soltanto al nuovo allenatore di non spostarlo più. se non in casi di forza maggiore. -Il ruolo di libero continua ad essere quello che prediligo e un po' mi dispiace dovervi rinunciare-, dice Van De Korput con un po'di rimpianto. Ne ha anche parlato con Rijvers. il commissario tecnico dell'Olanda. Teme di non trovare posto in nazionale ma Rijvers gli ha fatto capire che. se a centrocampo le sue prestazioni con il Torino saranno convincenti, gli assegnerà analoghi compiti nella rappresentativa arancione. •Mi verrà a vedere e io spero di essere all'altezza della situazione anche se ci vorrà un po' di tempo, diciamo due o tre mesi, perché prenda confidenza completa a centrocampo», precisa. Il suo italiano è ancora approssimativo ma abbastanza comprensibile. Rispetto a un anno fa. ha compiuto notevoli progressi anche se ha perso in un colpo solo Pecci e Volpati, che. masticando un po' di tedesco e un po' d'inglese, gli facevano da interpreti. In questi mesi si è messo anche a studiare l'italiano e capisce quasi tutto: l'unica difficoltà è esprimersi ma. se ha dei problemi, si rivolge al public relation man del Torino. Bruno Broglia. L'importante è farsi capire in campo (e fuori) dal compagni. La lingua era stata un handicap per lui quando piccava libero e doveva comandare la difesa. Adesso s'intende con gli altn e capisce cosa Giacomini gli chiede. -E' l'allenatore che ci vole¬ va: ha polso, é preparato e. soprattutto, ci fa lavorare-, vi compiace Michel. In allenamento suda e soffre ma sa che ne vale la pena perché i frutti arriveranno: .Per rendere, nel calcio, bisogna lavorare e sacrificarsi-. Da buon professionista ha accettato di trasformarsi in laterale ma sa di dover migliorare: -Debbo stare un po' più calmo, disciplinare la mia azione, evitare di spingermi troppo all'attacco e fer¬ marmi tempestivamente a coprire Zaccarelli quando si sgancia», osserva con spirito autocritico. In nazionale era già stato utilizzato a centrocampo una volta, a Bruxelles, contro il Belgio: •Per mezz'ora marcai Van Moer». ricorda. Gli piacerebbe che Rijvers lo convocasse per il 9 settembre, giorno in cui l'Olanda dovrà affrontare a Rotterdam l'Eire di Liam Brady in una partita importantissima per le residue speranze di qualificazione al • Mundial- spagnolo dell'Olanda. Ma prima dell'Olanda viene il Torino con il quale Van De Korput ha un contratto che scadrà nell'83. Ci tiene a convincere coloro che ancora sono scettici circa le sue qualità: .Nella scorsa stagione mi criticarono perché un ."Ubero" d'attacco. Ouai se avanzavo e se. nello sviluppo dell'azione, il Torino subiva gol. Per me. che ho la mentalità olandese, era normale sganciarmi, invece in Italia molti "liberi" giocano dieci metri alle spalle dello stopper. Avevo molte cose da Imparare e farò tesoro dell'esperienza che ho accumulato in questi dodici mesi». Da -libero- Van De Korput metteva in risalto la sua capacità d'impostare e partecipare alla costruzione del gioco: Giacomini gli offre la possibilità di valorizzare questa dote, senza trascurare, però, l'interdizione e la copertura. Michel deve sveltire un po'il proprio passo, cercare, in altre parole, il cambio di marcia che si richiede a un mediano. Partiti Graziani. Pecci. Volpati e Patrizio Sala, l'olandese si trova in un Torino diverso, più giovane. Quali le prospettive? -La stagione é lunga e per giudicare I giovani non bisogna avere fretta: sarà importante la loro reazione di fronte a certi risultati negativi. L'esperienza la si acquista giocando-. Non si sbilancia, dunque, sul Torino nuovo corso ma pronostica la Juventus nuovamente campione d'Italia: -E' la miglior squadra del campionato, ha conservato la stessa intelaiatura arricchendo la rosa. Non credo che Roma. Inter e Fiorentina, che ha comprato molto ma non mi convince, possano contrastare il passo ai bianco- neri- Bruno Bernardi neri- Giaco mi ni impiega l'olandese in un ruolo nuovo