Anche Santo Domingo importa le «tonde» nocciole di Cortemilia di Gianfranco Fiori

Anche Santo Domingo importa le «tonde» nocciole di Cortemilia Un'altra grande risorsa per l'economia delle Langhe Anche Santo Domingo importa le «tonde» nocciole di Cortemilia Si prevedono 150 mila quintali di raccolto di cui il 60% nel Cuneese - Polemiche per i prezzi: scenderanno? - A Cravanzana un centro sperimentale per migliorare il prodotto CORTEMILIA — Con un anticipo di una decina di giorni rispetto alle annate normali, è Iniziata la raccolta delle nocciole. Al frutto tipico dell'Alta Langa anche quest'anno. Cortemilia. nel cuore della zona di produzione, dedica una settimana di festeggiamenti, dal 23 al 30 agosto, con la sua tradizionale -Sagra della nocciola, piuma alla XXVII edizione. 'L'appuntamento — dice il sindaco Carlo Bemer — e il momento per fare il punto sulla situazione per questa coltura, ampiamente diffusa nella Langa, ed ancora in continua espansione'. Si calcola, infatti, che siano complessivamente circa 1300-1400 gli ettari, sui 600-700 metri di altitudine, coperti da noccioleto tra impiantamenti nuovi e quelli già produttivi. Lo scorso anno la produzione e stata molto scarsa: 70-75 mila quintali in totale; quest'anno le previsioni la danno raddoppiata, sicuramente 140-150 mila quintali nelle tre province di Cuneo. Asti e Alessandria. •Il 60 per cento della produzione — dice Pietro Marchisio, titolare di una grossa azienda per la sgusciatura a Cortemilia — è prodotta nel Cuneese, il 30 per cento circa proviene dall'Astigiano ed il dieci per cento dalla provincia di Alessandria'. -I.'si — affermano i tecnici — sarà un'annata abbondante ed ottima. Buona la pezzatura e la qualità del frutto». E i prezzi? Lo scorso anno, confermano i due più noti sgusciatoli ed esportatori di Cortemilia. Pietro Marchisio e Giancarlo Caffa (ritirano più della meta, della produzione totale). le nocciole sono state pagate da 220 a 240 mila lire il quintale, un prezzo che supera di gran lunga quello delle nocciole prodotte nelle altre province (Viterbo. Avellino. Napoli, ecc.). Quest'anno, poiché il prodotto e più abbondante, difficilmente le quotazioni si manterranno su questi livelli: si prevedono intorno alle 200 mila lire. I prezzi ufficiali però, per 11 momento, non sono ancora stati stabiliti. I produttori di nocciole, dal canto loro, mirano a mantenere i prezzi dell'anno scorso sostenendo che la qualità 'tonda gentile delle Langhe. o 'nocciole Piemonte' è una varietà più pregiata delle altre e quindi la miglior qualità giustificherebbe il prezzo superiore. Le trattative sono ancora in corso e non mancano alcune polemiche. Dove finiscono le nocciole prodotte nelle nostre zone? La maggior parte va agli sgusciatoli: una decina in tutto. Alcune aziende operano da molti anni come la Fratelli Caffa di Cortemilia. che ha già festeggiato i 125 anni di attività. Dopo averle tolte dal guscio, divise per calibro, le cedono alle industrie dolciarie per la produzione del cioccolato ed altri prodotti dolciari di qualità. Ce chi dice che. dato il loro prezzo piuttosto elevato, vengono talvolta mescolate con nocciole di qualità inferiore. Una buona parte viene esportata in Svizzera. Oermania. Francia. Norvegia. Da Cortemilia ne partono perfino per San Domingo. Una delle industrie più interessate alle nocciole è la Ferrerò di Alba che le utilizza in gran quantità. Proprio la Ferrerò, la Comunità montana Alla Langa e la Facoltà di agraria dell'uni¬ versità di Torino, da alcuni anni stanno compiendo una serie di sperimentazioni per migliorare ulteriormente la • tonda gentile-. Quali sono i difetti da correggere? Come ha spiegato il professor Piero Romisondo dell'università di Torino, in un recente convegno alla Comunità montana di Bossolasco. si tratta di migliorare la resa. Il guscio e troppo spesso, il frutto talvolta presenta fibre all'interno, la pianta ha un'attività pollonifera elevata (troppi germogli). Attraverso selezioni clonali, migliaia di incroci, radiazioni ionizzanti, si vuole migliorare sia la pianta del nocciolo che il frutto. Le ricerche sul nocciolo vengono effettuate soprattutto a Cravanzana. nell'azienda agraria di proprietà dell'amministrazione pro¬ vinciale, diventata un centro sperimentale di Importanza nazionale. Inoltre alcuni proprietari hanno messo a disposizione 1 loro noccioleti. E' certo che la nocciola ha rappresentalo per la Langa un'ancora di salvezza, un freno all'esodo, rendendo remunerativa l'agricoltura laddove la vite non si può più coltivare. Un passo avanti sta ancora per essere compiuto: il presidente della Camera di commercio di Cuneo, dottor Oiacomo Oddera che e anche assessore provinciale all'agricoltura conferma la decisione di richiedere una denominazione di origine, un marchio di qualità per contraddistinguere le nostre nocciole e valorizzarle sul mercato. Gianfranco Fiori

Persone citate: Carlo Bemer, Fratelli Caffa, Giancarlo Caffa, Oiacomo Oddera, Piero Romisondo, Pietro Marchisio