Processo ai bronzi di Riace accusati di «maschilismo»

Processo ai bronzi di Riace accusati di «maschilismo» Camogli: un ironico dibattimento in piazza Processo ai bronzi di Riace accusati di «maschilismo» CAMOOLI — Processo pubblico ai bronzi di Riace. Accusa: -maschilismo. . E' stato celebrato da una regolare giuria insediata in una piazzetta (gremita) sull'orlo del mare a Camogli. Non a caso, la scelta del paese. Il nome di Camogli deriva da •cà delle mogli': trova un suo femminismo antico nella lunga solitudine imposta dai mariti, tutti dediti alla navigazione. Nell'attesa, da sempre, queste donne ipotizzano favolose improbabili avventuri- d'muore dei loro uomini in porti stranieri. Accadeva ai tempi dei 'brigantini a palo., ma la frustrazione non è dei tutto scomparsa. Più che un processo alle statue riemerse dagli abissi. è stata una chiamata di correo per gli uomini, mi maschietti mediterranei e sessualmente protervi-, come siamo stati definiti. Presidente, la psicologa Carla Viola, pubblico ministero la psicologa Gianna Schelotto. difensore il professor Giorgio Bini, testimoni. Si gioca subito pesante, quando dal pubblico arrivano notazioni che stanno alla base del processo: le insilatrici dei bronzi di Riace. sia a Firenze che al Quirinale e anche ora in Calabria, sarebbero state attratte più sessualmente dalle nudità dei •guerrieri, che dalle opere d'arte in se stesse. Insomma, un'emozione di tipo erotico, come del resto accade per le dimostrazioni d'amore per Guidarello. splendido nel marmo. • Figuratevi — è insorto un insegnante — che perfino la Rossana Rossanda la si è vista in una foto mentre guarda dal basso all'alto». Immediate repliche: -Le statue sono alte, come si fa a osservarle negli occhi? Eppoi il gioco malizioso degli sguardi concentrati su un certo punto è frutto della malizia dei fotografi*. Intanto, i due •guerrierisono a Iato del • tribunale-, mortificati in bende bianche. .Li abbiamo coperti — spiega la presidente — perché la loro bellezza non influenzi il giudizio-. Si può dire che l'escussione dei testi esprima un verdetto di parità. Tuona un'anziana signorina: -Noi guardiamo i "bronzi" solo 11? Non fateci ridere. Siete voi gli insoddisiatti. in una società che stimola i vostri istinti peggiori. Parla il p.m. Gianna Schelotto. .Chi ha voluto scorgere voyeurismo e cupidigia nelle visltatrici delle statue — afferma — ha cercato di scaricare sulle donne frustrazioni sue. Il fatto è che i maschi sono sempre disposti ad appropriarsi del sesso. Certe reazioni aggressive derivano dalla timidezza, dal timore dei confronti. E come sono stati felici nel constatare che i "bronzi" di Riace presentano attributi maschili molto piccoli rispetto alla loro potenza fisica!-. Infine, la difesa. -Si sta cercando — sostiene il prò- fessor Bini — di far pagare agli uomini un prezzo che va invece presentato alla società e al clima culturale che ricaccia il sesso negli anfratti del peccato*. Chiede clemenza e accetta la richiesta del p.m. di procedere alla spoliazione dei .bronzi, di cartapesta dalle bende pudiche. Due fanciulle si accingono alla bisogna, ma l'operazione è bloccata. Dal palco della giuria si finge l'arrivo di telegrammi di crwfUttl («non possibile esporre nudi maschili (Uori da museU). naturalmente falsi, come enti e persone che figurano in firma: Bubbico. il -Movimento per la vita- Cosl il processo sconfina rapidamente in politica, ma anche in burletta. La sentenza non viene pronunciata (c'è solo l'accordo su un punto: non buttare in mare quei due grandi .fagotti bianchi.: insufficienza di prove?), e ognuno resta del suo parere. Crollando il capo, un'anziana signora dice che è tutta pornografia, .bronzi, e il resto, e si vanta pubblicamente di non aver mai visto suo marito nudo. Non è un caso nuora. C'aiutò ad un personaggio di Tornasi di Lampedusa, con la moglie, che pure gli avvia dato una congrua figliolanza. Guido Coppinl

Persone citate: Bini, Bubbico, Carla Viola, Gianna Schelotto, Giorgio Bini, Rossana Rossanda, Tornasi

Luoghi citati: Calabria, Camogli, Firenze, Lampedusa, Riace