Turbo in crisi, ne approfitta Laffite

Turbo in crisi, ne approfitta Laffite Con il Gran Premio d'Austria emerge in Formula 1 un nuovo protagonista: più incerta la sfida per il titolo Turbo in crisi, ne approfitta Laffite Il francese con la Talbot-Ligier dotata di un motore 12 cilindri aspirato, supera nel finale la Renault di Arnoux - Prost bloccato dalla rottura di una sospensione - Male Ferrari e Alfa Romeo - Villeneuve: un giro in testa, poi doppia uscita di pista e problemi ai freni - Piquet terzo e Reutemann quinto DAL NOSTRO INVIATO ZELTWEO — Dopo aver dominalo le prove e più di metà gara, la Renault ha dovuto lasciare il passo alla Talbot-Ligier. Anche a Zeltweg i motori turbo hanno deluso nel confronto con 1 vecchi, ma sempre affidabili propulsori aspirati e il Gran Premio d'Austria, undicesima e quintultima prova del campionato mondiale di Formula 1. e andato all'anziano, simpatico, inarrestabile Jacques Laffite. Con questa vittoria, il pilota parigino (38 anni compiuti) si è posto fra i candidati al titolo mondiale, visto che i due grandi rivali. Carlos Reutemann e Nelson Piquet. hanno raccolto solo qualche briciola con il loro terzo e quinto posto. Il brasiliano si è avvicinato ancora all'argentino (sei punti li dividono. 45 contro 39) ma Laffite si è pericolosamente portato a 11 lunghezze dal leader. Questo il succo di una corsa durissima per macchine e piloti. Cinque vetture a giri pieni, undici classificate, tredici ritirate, una vera ecatombe. Ed anche una giornata nr-rissima per i colori italiani. Altro che riscossa: fra guai, sfortune varie, difficolta congenite di ogni genere, i nostri hanno deluso. A meno che non si considerino soddisfacenti il settimo posto di De Angells e l'ottavo di De Cesaris il nono di Pironi o 11 decimo dell'Osella diJarier. Il solito Gilles Villeneuve ha provato ad infiammare gli animi dei tifosi suoi e della Ferrari (ma il pubblico quest'anno era meno numeroso del solito, appena 55-60 mila spettatori) con una !>ar>enza a razzo. Il canadese, dopo un giro in testa, ha commesso una ingenuità, cercando di contenere l'attacco di Prost e della Renault sin dentro la «chicane- che segue il rettilineo dei box. Gran fumata blu di freni e la Ferrari è finita nella via di fuga della «esse* perdendo posizioni. 'La vettura era squilibrata — ha poi raccontato Gilles —. si bloccava davanti e andava via dietro. Per questo sono andato diritto una seconda volta al giro successivo e poi al dodicesimo sono uscito definitivamente di strada alla curva Bosch». C'è tuttavia chi ritiene che Villeneuve abbia chiesto troppo alia vettura e che il problema del freni sia nato per la sua staccata al limite. Fuori Villeneuve. le Renault, con Prost davanti e Arnoux alle sue spalle, hanno fallo il vuoto. Alle loro spalle Pironi ha compiuto miracoli, conservando la terza posizione sino all'ottava tornata. Il francese si è chioso disperatamente da Laffite. Piquet. Jones e Reutemann. Poi si è dovuto arrendere: la sua macchina non teneva il ritmo, scivolando nelle retrovie. Al 26" giro primo colpo per la Renault. Prosi ha mollato di colpo, fermandosi all'in¬ gresso della «chicane». Motivo: rottura della sospensione anteriore sinistra. Il suo posto e stato preso da Arnoux. ma anche René non è riuscito a mantenere la leadership. La sua Renault ha comincialo a perdere terreno e Laffite si è avvicinato sino a filare in te¬ sta al 39* passaggio. Un calo di motore e problemi di tenuta (forse le «minigonne* hanno provocato un notevole sottosterzo alla vettura francese) hanno relegato Arnoux al secondo posto. Laffite. passato al comando, ha condotto la sua Talbot al risparmio. Oli occhi incollati agli specchietti retrovisori, la massima attenzione ad ogni doppiaggio ed il gioco e stato fatto. Era dallo scorso anno ad Hockenhelm che il pilota transalpino non assaporava la gioia del successo ed il piacere di passare il traguardo con 11 pollice alzalo. Quindi, la bandiera a scacchi si è abbassata per Arnoux. Piquet. Jones. Reutemann e Watson, che si sono d'vlsi 1 rimanenti punti. In precedenza, si sono registrati numerosi ritiri, il più spettacolare dei quali è stato quello di Giacomelli, arrivalo ai box i on !a sua Alfa Romeo in fiamme per la rottura dei tubi c;i scarico. Il bresciano, in una nuvola di fumo, è schizzalo via dalla macchina senza alcun danno. Ma per la casa milanese è stata ancora una corsa negativa: anche Andretti è stato bloccato (motore). Riccardo Patrese si slava battendo come un leone con Elio De Angelis (quanti sorpassi fra il padovano ed 11 romano), quando il propulsore della Arrows ha emesso una gran fumata bianca dopo una sosta ai box. De Angells e riuscito ad agguantare la settima posizione, precedendo De Cesaris. Il romano, forse minacciato dalla McLaren per le sue continue uscite di pista, non ha forzalo ed e venuto fuori solo alla distanza. Cristiano Chlavagato ADEG Zclrweg. Bandiera a scacchi per Jacques I .affiti- e la Talbot-I jgier: il francese adesso può sfidare Reutemann e Piquet per il tìtolo mondiale (Tel. AP)

Luoghi citati: Austria, Hockenhelm, Zeltweg