Lo scudetto più bello del Caimano

Lo scudetto più bello del Caimano Per Eraldo Pizzo, a Bogliasco, il 15 tìtolo di pallanuoto, ventidue anni dopo il primo Lo scudetto più bello del Caimano A 43 anni è ancora determinante, ma smetterà dopo la Coppa Campioni: «Troppi sacrifici» - «La vittoria non è solo merito mio» DAL NOSTRO INVIATO bogliasco — Alla presentazione delle squadre, sabato sera. 1 tifosi del Rocco (pardon. Robedikappa) si sono associati a quelli del Bogliasco (pardon. Monoservlzio) nel tributargli applausi ed osanna. Pochi minuti dopo, nel calore della partita, dalla mezza tribuna occupata dai recchesi qualche coretto di rabbia è partito anche nei suoi confronti, ma con l'insolito dettaglio di un affettuoso incorso al nome di battesimo: 'Eraldo. Eraldo. vaa...m. • Be', cosa volete — commentava alla fine lui. Eraldo Pizzo, detto il Calmano — 1/ tifo è tifo, però la gente a Recco non ha dimenticato i quattordici scudetti che io ho contribuito a regalare a quella squadra. Stavolta invece ho fatto di tutto per negare il titolo al Recco e farlo vincere al Bogliasco: è la vita, dovevo farlo, mi ha fatto tanto piacere riuscirci, non perché dall'altra parte c'era il Recco. ma perché è stato bello, bellissimo tornare a vincere a 43 anni: vincere il quindicesimo titolo ventidue anni dopo il primo, nel '59: vincere fino all'ultimo mio campionato, trentun anni dopo il mio esordio: vincere per una città e una squadra che non avevano mai vinto: vincere, insomma-. — Vincere è bello a quarantatre anni come a venti? • Di più. di più. C'è in più una capacità di assaporare il successo che si sviluppa col tempo e che un giovane non ha-. — Sei stato il migliore in campo, a giudizio netto ed unanime, anche nella partita più importante del campionato. Perchè allora smettere? • Perché ho i miei anni, i capelli argentati: e giocare a questo punto costa troppi sacrifici. Non soltanto perché essere fisicamente a posto è sempre più difficile, più faticoso, ma soprattutto perché alla mia età non si può trascurare il lavoro, non si può farsi mancare alla famiglia. Io la mattina esco presto, per tutto il giorno mi occupo di rifornimenti per le navi di Ferrucci, poi c'è l'allenamento, poi mia moglie e i miei tre figli. S'una giornata troppo pesante, davvero. E troppo spesso per la mia famiglia mi restano solo le briciole-. — Però quest'inverno giocherai ancora la Coppa Campioni... •Si. quella si. poi chiudo. Voglio provare a rivincer: '.a Coppa. Si può farcela. Ai tempi d'oro, a Recco. ci siamo nusati una volta sola e meritavamo di più: ma erano tempi duri, c'erano giochi sporchi, sorteggi truccati, si finiva sempre a giocare la finale in Jugoslavia e a perderla di un niente. E' una cosache mie rimasta qui.. — Questo Bogliasco sembra davvero in grado di dire la sua anche a livello internazionale. Con te in campo giocate una bella pallanuoto, ordinata, efficace, equilibrata. Non sembra neppure una squadra Inventata nell'ultima campagna acquisti... -.Von è una squadra inventata E' una squadra costrut- fa col cervello, non col soldi soli, Abbiamo preso la gente giusta, quella che seni va per giocare In un certo modo, i Collina. Ragosa. Jervasuttt. Di Flore. Abbiamo rinunciato per esempio a Belottt: l'ha preso il Recco e contro di noi non è neppure entrato.. — Se n za di te sarà ancora un grande Bogliasco? •Ne sono certo. Non si vince un campionato senza una sconfitta grazie a un uomo solo. E poi. siamo sinceri, non è neppure vero che tecnicamente lo sia stato il migliore: il fatto è che se io sono in acqua i miei compagni giocano meglio, danno tutto quello che possono. E gli avversari, invece, si afflosciano. E' una bella soddisfazione: significa che. più ancora che come giocatore, sono riuscito ad essere importante come uomo, come persona. E da questo punto di vista l miei compagni potrò aiutarli anche senza giocare. Sabato pomeriggio, per esemplo, è venuto a casa mia Roberto dandoli: era nervoso, a disagio. Abbicano parlato, giocato a carte, atteso insieme la partita. Visto come ha parato?-. Gianni Moniche)»! Bogliasco. Eraldo Pizzo, detto il Caimano, 43 anni, olimpionico a Roma 1960, abbraccia la moglie e un figlio dopo la conquista del suo 15* scudetto, sabato sera (Telefoto)

Persone citate: Eraldo Pizzo, Ferrucci, Ragosa

Luoghi citati: Bogliasco, Jugoslavia, Roma