Lucchinelli cade, il titolo è rinviato di Giorgio Viglino

Lucchinelli cade, il titolo è rinviato Sfortunata prova del pilota italiano nella gara delle 500 sul circuito di Silverstone Lucchinelli cade, il titolo è rinviato Il leader della classifica iridata è finito fuori pista al terzo giro per evitare di investire Crosby - E' riuscito a ripartire ma è stato doppiato dai primi - La corsa vinta dall'olandese Middleburg davanti a Roberts - Mamola, terzo, è ora a 6 punti da «Lucky» SILVERSTONE — Una sciagurata caduta per Incapacità di Graham Crosby ha coinvolto Marco Lucchinelli e Barry Sheene dopo due giri e mezzo di corsa, alterando clamorosamente la corsa e rimettendo in discussione tutta la classifica mondiale. Marco testardamente ft rimontato in sella a una moto sbertucciata e ha ripreso la corsa praticamente a un giro di distanza nel tentativo non riuscito di racimolare qualche punto. Quello che non ha potuto fare lui in positivo glielo ha restituito però Mamola. che. Invece di un successo pieno, che appariva alla sua portata fino a due giri dal termine, ha rimediato soltanto il terzo posto dietro a Mlddelburg. che In volata batteva addirittura Kenny Roberts. La situazione nel mondiale vede ora Lucchinelli ancora al comando, con un mar¬ gine ridotto da sedici a sei punti su Mamola. e da trenta a diciotto su Roberts Sembra scritto nel libro del destino motociclistico che il più incerto campionato di sempre debba decidersi all'ultima prova. L'atmosfera rilassata, persino un po' sonnolenta del giorni scorsi, s'era fatta estrememente tesa nella mattinata di ieri. Lucchinelli aveva litigato con Gallina per una banalità. Roberts aveva preteso nuove gomme dalla Goodyear; poi. dopo averle preparate per bene, era tornato a quelle già rodale: Sheen si era barricato nella propria roulotte rifiutando persino la visita dello sponsor, che pure caccia quattrini più di ogni altro. Tensione nelle ultime ore. tensione in pista prima del via e partenza quasi feroce. Sembrava prendere la testa Roberts. ma alla prima curva era Crosby a imboccare la migliore traiettoria per primo. Dietro a Roberts seguivano siicene. Lucchinelli. Balllngton. Mlddelburg. Mamola e la fila subito sgranata. Tutto eguale al primo passaggio, ma i quattro di testa hanno una cinquantina di metri su Mamola quinto che guida II gruppo. Al secondo giro é ancora immutato l'ordine, ma Lucchinelli ha una ventina di metri di distacco da Siicene che chiude il gruppetto di testa e i soliti cinquanta su Mamola. Il particolare è Importante: sentite Lucchinelli cosa dice: ■/(> stavo li in scia, pensando che quelli proprio non andavano forte. Chiudendo un poco mi ero fatto staccare cercando di convincermi ad aspettare Mamola. Poi ho detto a me stesso: "Li infili nei prossimi due giri e non ti vede più nessuno. Cosi mi so- no riportato sotto: che bestialitàTutti quattro assieme alla curva Steve, destrorsa, da terza piena, cioè 106 km orari per la Suzuki. Crosby. detto -Croi- in slang «Testone», comincia a derapare a tre quarti, cerca di andare in controsterzo ma ormai non ha plU nulla da fare. Sono secondi Interminabili. La ruota posteriore fuma nella slittata mentre lungo una traiettoria di un pelo più esterna Roberts passa indenne. Siicene batte nel mozzo posteriore, volando via. Lucchinelli infine punta dritto sulle reti per non investire 1 due che stanno rotolando: si pianta dritto nella moto di Crobsy e finisce disarcionato al di là del mucchio. Davanti, intanto, la situazione si e assai complicata. Roberts se ben accorto del pandemonio che gli era successo accanto e per qualche secondo deve aver chiuso il gas. Il più freddo di lutti era invece Balllngton che per mezzo giro guidava il nuovo gruppetto leader, composto anche da Roberts. Mamola e Mlddelburg. Quinto con grande sorpresa di tutti Freddie 8pencer sulla Honda. Nelle reti della curva Stowe. Lucchinelli cercava intanto di liberare la propria moto. Incastrata con quella di Crosby: il neozelandese se la rideva tutto contento e Sheen barcollava intontito ma in piedi. Ci voleva più di un minuto a rimettere dritta la Suzuki italiana, ma pur con il parafango sventolante. II cupolino storto e la sella sparila. Lucchinelli riusciva a ripartire prima d'essere doppiato. Era una rincorsa disperala, avrebbero dovuto avere guai anche gli altri per poter mantenere un filo di speranza e invece soltanto Baltington si fermava al diciassettesimo giro con il motore scoppialo. Prima ancora era finito il miracolo Honda con una fumata bianchissima. Lucky. ultimo cavaliere errante della pista, lasciava passare da doppiato quelli che lo inseguivano, per poi mantenerne inutilmente I) ritmo malgrado la moto non più perfetta. A due giri dal termine ecco Mamola però mollare d'Improvviso nei confronti di Mlddelburg che diventa secondo. Ha grippato ma riesce con tre cilindri soltanto a difendere il terzo posto dal ritorno del francese Fau. Toccherà a Rooerls. pensiamo tutti eccettualo Jack Mlddelburg. soprannominalo -Jumplng Jack - per via di certi salti acrobatici nelle frequenti uscite di pista. Mlddelburg attacca alla prima curva dell'ultimo giro, si infila disinvolto in mezzo a tanti doppiali e vince il secondo gran premio della carriera per due melri davanti a Roberts. Lucky chiude diciannovesimo acclamato come un eroe. Risponde mettendosi una mano sul casco e scuotendo il capo sconsolalo. • Tanto meglio, tanto peggio — dirà di 11 a qualche minuto — a l'i: a ira correrò come t'oglio io. Non aspetto più nessuno, corro per vincere e li batterò come ho fatto le altre volte-. Giorgio Viglino