Sara Simeoni non basta, bocciate le azzurre a Pescara di Giorgio Barberis

Sara Simeoni non basta, bocciate le azzurre a Pescara L'Italia fallisce il «recupero» per la qualificazione alla finale della Coppa Europa d'atletica Sara Simeoni non basta, bocciate le azzurre a Pescara A Zagabria il 15 e 16 agosto andrà la Polonia che all'Adriatico ha preceduto in classifica la Cecoslovacchia - Le italiane soltanto terze, a sette lunghezze e mezzo dalle polacche - Ha deluso anche la Romania, grande favorita della vigilia - Unica vittoria azzurra nel salto in alto DAL NOSTRO INVIATO PESCARA — La fenomenale Jarmila Kratochvilova non é bastata alla Cecoslovacchia per battere la Polonia nel ripescaggio di Coppa Europa, definito anche come finale B. Impiegala in cinque gare, la trentenne cecoslovacca dalle fattezze che fanno torto alla consueta grazia delle ragazze sue connazionali, per quattro volte si e presentata prima sul traguardo (200. 400. 4x100 e 4x400) e nell'ultima, che poi' cronologicamente era la prima, ha raccolto un terzo posto (100) dovuto probabilmente ad ancora scarsa carburazione. E' comunque giusto che a prevalere sia stala la Polonia: se non altro perché In ogni gara schierava una ragazza diversa, mostrandosi cosi vera squadra. Ha avuto i suoi punti deboli (velocità), però alla fine si è riscattala nel complesso e ha totalizzato quattro vittorie (1500. 100 e 400 hs. giavellotto) che pareggiano 11 bilancio anche se la Cecoslovacchia in sei gare e risultata prima. E' stato un testa a lesta appassionante nel quale l'Italia non ha certo sfigurato, mentre la Romania fin troppo presto si é arresa. L'Italia è imita terza rispettando quello che era il pronostico più facile: soprattutto è però importante come le azzurre, facciata di un'atletica femminile in buona crescita, si siano bat¬ tute sui loro Umili migliori restando in gara addiriltura per il primo posto fino a meta del programma di gare. L'essersi trovate in concorrenza con nazioni che vantano ben differente tradizione femminile é comunque già un successo: che poi la qualificazione per la finale fosse da conquistarsi a Borio, in Norvegia, un mese fa (quando nella semifinale finirono terze) è cosa già detta, oggi resta la conferma di una validità di squadra a certi livelli. Anzi, usciamo dalla Coppa Europa anche con un primato italiano migliorato, proprio nell'ultima gara, dalla staffetta 4x400. Cosetta Campana. Nevia Pistrino. Rossana Lombardo e Giuseppina Cimili con 3'34 "69 sono scese piuttosto nettamente sotto il limite precedente di 3'38 "1. E considerata l'assenza di Erica Rossi, é questo un risultato senz'al¬ tro soddisfacente, premio particolare oltretutto per la Pistrino e la Cimili ottime protagonista ieri anche nella gara individuale. Nessuna recriminazione é lecita. Neppure ripensando a Gabriella Dono, due volte in pista per 800 e 1500. ma soprattutto autrice di una prova davvero scriteriata sul doppio giro di pista, dove la polacca Januchta ha imposto un ritmo iniziale tronca-gambe che Gabriella ha ac- celialo passando addirittura a condurre dopo 350 metro con il riscontro cronometrico di 56"97 ai 400. Gara pazza, magata dall'azzurra nel rettilineo finale dove per la romena Puica un minimo cambio di riimo e bastato per aver ragione delle avversane, mentre anche la Januchta precedeva sul traguardo l'azzurra alla quale restava l'unica soddisfazione del secondo miglior tempo della carriera con )°&8"82. Gabriella si e comunque riscattata sulla distanza più lunga. Anche la Simeoni non ha entusiasmato pur legando il suo nome all'unico successo italiano della giornata. Aveva male al piede di slacco e questo si e trasformalo in una certa insicurezza che ha procurato già un primo errore alla quota tutto sommalo modesta di 1.84. Buon Iter l'azzurra che la trentunenne Popa sente ormai il peso di una lunga carriera Cosi alla Simeoni e bastaio .superare gli 1.88 (alla seconda provai i>er avere ragione delle avversarie. Poi tre tentativi a 1.93 senza neppure troppa convinzione con altrettanti errori che chiudevano la péggior gara stagionale di Sara che nelle precedenti esibizioni aveva ottenuto 1.91 (a Torino). 1.96 (a Bucarest) e 1.92 (a Fornita). • Occorre un periodo di allenamento — precisa Azzaro —, curare certi particolari in insta della Coppa del Mondo. Sara salterà venerdì prossimo a Novi Ligure per rispettare un vecchio impegno, rinunciando a Viareggio, poi penso che per una quindicina di (itomi non la rivedrete in gara II rientro, se tutto va bene, avverrà a Caorle. Tutto questo ammesso che il dolore al piece scompaia celermente cosi com'è ricomparso-. Detto delle prime donne della nostra atletica e del loro comportamento, chiede spazio prepotentemente Giuseppina Cimili, romana ventiduenne, che é ancora progredita nei 400 ostacoli portando il suo primato personale a 57 "30 (da 57 "77) e ottenendo un secondo posto che aveva splendidamente aperto il pomeriggio delle ragazze azzurre. Un secondo posto che sarebbe sialo poi ottenuto anche dalla staffetta 4x100 (vittima con la Masullo in ultima trazione dello strapotere della Krato- chvilova). con la Quinta valla nel giavellotto e con la Possamai (che ha sostiluito la Cruciala dolorante a un ginocchio) nei 3000. La Masullo é finita due volle quarta nella velocita, oltreché seconda nelle staffette e in particolare ha bene impressionato nei 200 che ha chiuso in 23 "28. migliorando di un ulteriore centesimo la sua più veloce prestazione stagionale. La Pistrino. pur quinta nei 400. ha chiuso in 54 "28 che eguaglia il suo record personale. Patrizia Lombardo non ha sfiguralo negli ostacoli raccogliendo un buon terzo posto in 13 "52. cosi come la Peti ucci quarta nel peso, con 17.62. e restala sui suoi limiti Insomma, una prestazione collettiva di buon livello per quest'atletica femminile italiana che. se continuerà nei progressi attuali, fra due anni potrà seriamente pensare alla finale di Coppa Europa sfuggila quest'anno. Giorgio Barberis Pescara. 1.8 romena Pitica (n. S) brucia sul filo di lana la polacca Januchta e Gabriella Dono (Tel. )