Lo slittamento dell'equo canone costa ai proprietari 900 milioni

Lo slittamento dell'equo canone costa ai proprietari 900 milioni Valanga di critiche per il provvedimento del governo Lo slittamento dell'equo canone costa ai proprietari 900 milioni «Decreto inapplicabile» commenta l'Uppi - Secondo il Sunia «una misura senza logica, una farsa, un ricatto alle organizzazioni sindacali» - Il rincaro di ottobre pagato come conguaglio a novembre Lo slittamento dell'aggiornamento dei canoni significherà una perdita netta di reddito di 900 milioni per i proprietari di case torinesi. In mancanza di una precisa statistica sulle famiglie che affittano alloggi in città e su quante di queste dal luglio 77 al luglio 78 avessero un reddito complessivo inferiore agli 8 milioni, e ancora su quanti di questi contratti fossero in corso al 1" agosto del 78 (i due requiriti necessari per lo slittamento dell'aumento), la valutazione dei 900 milioni è per fona di cose approssimativa, ma non dovrebbe allontanarsi molto dalla realtà. Il mancato trasferimento di capitale dovrebbe teoricamente avere anche riflessi, non solo sui bilanci familiari di chi affitta, ma anche sull'aumento del costo della vita che dovrebbe risultare rallentato. Il provvedimento del governo è tuttavia stato accolto da una valanga di critiche, non precisamente velate. L'Uppi: -il decreto è inapplicabile, in quanto, secondo la legge, l'aggiornamento anche se scatta dal primo agosto, decorre in realtà dal 30 luglio. Quindi venerdì, quando 11 Consiglio dei ministri si è riunito per congelarlo l'aumento era già in vigore». Una osservazione tecnica non infondata. Attilio Viziano, presidente della Confedilizia. sostiene addirittura che gli uscieri della sua organizzazione •avrebbero fatto meglio del ministri. Mai visto una cosa del genere». Silvano Bartocci, segretario generale aggiunto del Sunia, non i meno severo: «Negli ultimi anni ho visto provvedimenti assurdi, ma tutti avevano una logica. Questo e senza logica. Si (anno scattare gli aumenti dei contratti non soggetti a proroga che hanno già subito due ritocchi pieni e si lasciano immutati quelli soggetti a proroga che non pagano ancora per intero l'equo canone. Questa è una (arsa, un ricatto vero e proprio alle organizzazioni sindacali*. Comunque di una cosa occorre prendere atto. Il governo, nel 79, in una relazione sulla legge dell'equo canone dell'U maggio, sottoscritta dal ministro di Grazia e Giustizia Morlino. al secondo comma definiva l'articolo dell'aggiornamento, ora fatto slittare, .una disposizione particolarmente qualificante, destinata a mantenere pressoché Inalterati negli anni futuri i contenuti economici della legge». Ora questa disposizione «particolarmente qualificante, ha ceduto il passo, nella relazione che accompagna il decreto, alla lotta all'inflazione •quale punto fondamentale della sua azione politica». Ma i pareri non sono tutti completamente ostili. In campo torinese uno dei legali più attenti ai problemi della casa, Francesco Caterina, consulente della Cisl. dà una lettura parzialmente positiva del provvedimento. •Certamente il tentativo è goffo, oltre che tecnicamente impreciso. 81 presta dunque alle più svariate critiche. Tuttavia si può considerare un primo passo in una direzione che si auspica venga ancora seguita. Certo non si può ignorare che agli effetti positivo del rallentamento "dell'aumento del costo della vita e politico dello smascheramento della norma dell'Indicizzazione del canone, fino ad ora considerata neutra ed Innocua, si aggiunge un effetto negativo che sarà quello del minor investimento nell'edilizia causato dal minor reddito». Ecco testualmente il decreto: -Art. 1. La data di decorrenza dell'aggiornamento del canone di locazione degli immobili adibiti ad uso di abitazione, prevista per I contratti soggetti a proroga in corso al 1* agosto '78 dall'art. 63 della legge numero 392. è posticipala al 1* ottobre '81. L'anno cui si riferisce l'indice di variazione accertato dall'Ietat dei prezzi al consumo delle famiglie di operai ed impiegati decorre dal 30 settembre '80 - • Art. 2. Il presente decreto entra In vigore il giorno stesso della pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale" e sarà presentato alle Camere per la conversione In legge». Qualcuno ha fatto anche notare che l'indice di variazione, per il nuovo aumento, viene calcolato sulla base di quello comunicato dall'Istat e chel'Istat comunica il dato di settembre verso la metà del mese successivo. Questo renderebbe automaticamente impossibile la decorrenza del canone dal V ottobre. In realtà lo slittamento sarà di tre mesi: due mesi (ago¬ sto e settembre! saranno pagati sema l'aumento, mentre l'aumento del terzo mese (ottobre! sarà pagato come conguaglio nel mese di novembre. Nella lettera raccomandata di richiesta dell'aumento, da spedire entro fine settembre, ai proprietari sarà dunque sufficiente richiedere l'aumento, senea indicarne t'importo preciso, fino alla comunicazione ufficiale delllstat.

Persone citate: Attilio Viziano, Francesco Caterina, Morlino, Silvano Bartocci