Berlino tra rossi e neri Un cupo clima Anni Venti di Tito Sansa

Berlino tra rossi e neri Un cupo clima Anni Venti I giornali: «Siamo alia vigilia di una guerra civile?» Berlino tra rossi e neri Un cupo clima Anni Venti DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BERLINO — 'Fronte rosso, crepa- urlano nelle strade di Berlino i giovani in giacca di pelle nera, con una spilla all'orecchio e i capelli dipinti di rosa. 'Morte ai fascisti' rispondono altri giovani barbuti in jeans. In mezzo ai due gruppi centinaia di agenti con l'elmo, lo scudo e il manganello, che cercano di evitare gli scontri. -E'come all'inizio degli Anni Venti — dice un anziano giornalista — quando formazioni paramilitari si bastonavano per le strade». La Sueddeutsche Zeitung scrive In prima pagina che «la scena fa venire in mente i tempi della Repubblica di Weimar'. La quale Repubblica, sia ricordalo, cadde quando il cancelliere Von Papen, d'accordo con il presidente Hindenburg, si arrese dimettendosi e aprì in tal modo ai nazisti la strada che portò Hitler al potere. A Berlino i governanti democristiani sono molto preoccupati. Non tanto per il fenomeno delle occupazioni di case da parte di giovani di sinistra, quanto per il malumore che si sta diffondendo tra la popolazione, eccitata dalla i aggiunge: stampa. «Atoveren romita berlinesi — scrive la Welt — vogliono difendersi e solidarizzano con il fronte di difesa dal caos.. La notizia che un gruppo di negozianti VUOI Iorinare una truppa privala ha trovato l'adesione entusiastica di centinaia di volontari. Alla seduta costitutiva aveva aderito anche il ministro degli Interni Lummer. che però 'Consigliato da politici moderati', non vi ha partecipato. •Siamo alla vigilia di una guerra civile?' si domandano I giornali. Klaus Huebner. capo della polizia (e padre di un giovane occupatore di case) cerca di tranquillizzare, ammettendo tuttavia: -E'preoccupante che volontari non ri| chiesti vogliano aiutare le forze dell'ordine e che si stia diffondendo la tendenza all'autogiustizia-. Huebner lamenta che la polizia si trova «tra due fronti'. I sindacalisti della polizia. Pranke e Brosius. dicono: -Abbiamo comprensione per chi ha perso la pazienza, ma dobbiamo evitare una guerra civile e un'escalation della violenza-. E' la prima volta nel dopoguerra che 1 cittadini vogliono armarsi. • Per quanto nobili possano essere i loro motivi di opporsi alla violenza della sinistra, ciò £ un indizio di inquietudine. scrive in un editoriale la Frankfurter Allgemeine. L'osservatore che viene da | fuori ha l'impressione che a Berlino si stia esagerando. ! tanto dall'una che dall'altra parte, e che (come ha rilevato il portavoce socialdemocrati-1 co Wiegreffe) sia stata creata una atmosfera artificiale di paura che «può portare alti-1 sterismo politico e ad un clima da pogrom». Wiegreffe • Bisogna impedire aad ogni costo la formazione dell'Azione di difesa civica. perché il passo verso un esercito popolare è breve-. I giovani di sinistra che tengono occupate più di 160 case parlano di -provocazione da parte dei nazisti con la complicità del governo-. Ammet- tono tuttavia che nelle loro fi- | le esistono elementi violenti. I eredi della •Frazione armata rossa», che certamente co- | glleranno l'occasione 'dello •spettacolo Tuwat». da loro organizzato fino alla fine di settembre, per creare disordini. » Vedrete il 13 settembre — annunciano — quando arriverà il segretario di Stato americano Haig. Sarà come il 2 giugno 1967. quando venne in visita lo Scià di Persia'. Quel giorno a Berlino lo studente Benno Ohnesorg fu ucciso con una rivoltellata da un poliziotto, la sua morte fu la scintilla che fece divampare la fiamma del 68 In Germania. Sara cosi anche stavolta? ci si domanda a Berlino. Tito Sansa

Persone citate: Benno Ohnesorg, Haig, Hitler, Huebner, Klaus Huebner, Von Papen

Luoghi citati: Berlino, Germania