Pennellate sul viso di Picasso di Angelo Dragone

Pennellate sul viso di Picasso AD ACQUI L'OMAGGIO DI 50 ARTISTI PER IL CENTENARIO Pennellate sul viso di Picasso Mirò, Manzo, Tamayo, Raphael Alberti, Treccani, Guttuso e altri maestri sono intervenuti su una fotografia che raffigura il pittore spagnolo accanto al cavalletto • Ecco i risultati della singolare operazione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ACQUI TERME — Sembra quasi voluto, il confronto tra le due mostre: al liceo -Saracco-. Morandi col (ascino della sua pittura tutta meditativa: in palazzo Robellini. di fronte al Municipio (sino al 6 settembre) un -Omaggio a Picasso-, l'artista che più d'ogni altro sembrò posseduto, e come incalzalo, dal demone di una inesauribile ricerca, considerata essa stessa espressione di una liberta interiore, e di impegno morale. L'-omaggio- e firmalo, oltreché dallo spagnolo Santiago Palet che ne ha avuto l'idea e l'Ita realizzala nel centenario della nascita del suo grande conterraneo, dai cinquanta pittori e scultori che per primi hanno risposto all'iniziativa, lasciando un loro segno sulla stampa d'un fotomontaggio dove il grande malaguegno appare al lavoro dinanzi al cavalletto. Vi figurano, ira gli altri, t nomi di Raphael Alberti e di Mirò, di Tamayo. Hartung e Chillida. c'è Paloma Picasso, con Solo e Vasarely. esponenti d'un mondo figurale assai diverso. Sono però gli italiani, da Outtuso a Ouidi. da Con-1 sagra a Turcato. ad aver accolto in maggior numero l'inviio di Palet. mentre ognuno ha poi affiancato la sua im-1 magtne con un ricordo personale o una riflessione sull'arte contemporanea e 11 ruolo che Picasso vi ha avuto. Sicché rispetto alla mostra, l'album che le si accompagna non si limita a darne documentazione, ma l'arricchisce, a volte quasi sviluppando il senso delle immagini accuratamente riprodotte nelle tavole molle delle quali, penso, sarebbero piaciute anche a Picasso. Probabilmente non il grossolano fumetto che tradisce le migliori qualità di un | Berlini, ma certamente il se-gno caratterizzante d'un Hartung o dello scultore Chillida che sembrano sovrapporsi alla composizione come il sigillo d'un blasone: ed e ciò che fa anche più liberamente la (rase trascritta che dà testimonianza del sentimento di Mirò o l'intera pagina che Hsiao Chin ha ricoperta dei suoi ideogrammi. Tutto, in (ondo, dipende dallo spirilo col quale ciascuno ha sentito la suggestione del tema. Molti hanno pensato di intervenire sull'immagine trasferendovi qualcosa di proprio. Manzù lo ha fallo con estrema (mezza, ripor- I landovt la famosa Natura morta sulla sedia e poche ma eloquenti parole di dedica: A Picasso maestro. E Picasso sembra a sua volta intento a ritraila sulla tela che gli sia davanti. Altri, da Becheroni e Con-sagra, a Luca Crippa e Rotei- la (e sono poi i più) hanno spinto il coinvolgimento sino a mettere sono il penne Un o il gesto creativo di Picasso una loro opera. Non cosi Tadini eTurcato che hanno preterito collocare a latere il loro ri-chiamo quasi nel prevalere duna (orma di rispetto per il Maestro, questo e d'altra par- te presente in mostra in pn- ni, i persona con una grande tela del 1954: uno dei ritraiti di Syliette (riconoscibile dalla famosa pettinatura a -coda di cavallo-) splendido, nella armoniosa partitura tutta tn gridio su grigi, lieve e (ermo 1 Insieme. Cosi che anche nel riconto di un'altra opera, qua si emblematica di Picasso e del tempo in cut e stata idea- ta. vieti da ripetere ciò che ! Sassu ha scritto in spagnolo , accanto ad un allusivo volo di bianche colombe: .La pintura 1 es una paloma.. E il bello di questa mostra: con la possibilità ch'essa o((re di vari piani di lettura, nel continuo mescolare il ricordo personale o lo stato d'animo ! dell'autore e la vita stessa di | Picasso, in un continuo gioco di rimandi, di scambi di veri e propri travestimenti cui il grande artista o la sua opera sono sottoposti, tra il fiammeggiante -Viva Picasso- di Tapies e la sua collocazione storica, tra Cezanne e Mondrian codificala da Solo. Si tratta a volte di stimolanti operazioni che quasi spingerebbero a considerazioni psicoanalliiche. quando per esemplo Treccani sovrappone I al volto di Picasso la masche- ; ra d'una delle sue figure, portata quasi al limile d'un autoritratto. Nelle dichiarazioni che l'al! bum riporta. Osvaldo Vigas riconosce naturalmente che • tutta l'arte conlemporanta nasce da Picasso- Forse per i questo nella pagina successi, va Pedro Leon Zapata e irati lo a concludere: •// grande i problema degli attuali pittori I è dimenticare che Picasso sia esistito..... Dopo di lui e come i se una porta si fosse chiusa, dice ancora Zapata. e occorrerebbe un altro genio, quale egli e stato, per dimostrare che la porta dell'arie può essere ancora riaperta. Angelo Dragone 1 1 ! ! Pablo Picasso: «Sylvette* (1954). esposta a Acqui

Luoghi citati: Acqui, Santiago