In divisa (se non c'è altro) di Ezio Mascarino

In divisa (se non c'è altro) Le donne sempre più numerose ai concorsi della polizia In divisa (se non c'è altro) In 200 per 39 posti di ispettore (491 uomini) - La maggioranza ammette: «La disoccupazione è la molla di certi amori» - Molte fanno il vigile (in attesa del grigioverde) L'anziano sottufficiale del Distretto ammicca: •Senio già le battute delle reclute: "Sissignore, signora capita-1 no"; oppure: "Comandi, sergente Anna"-. A lui (• Ventisette anni di onorato servizio-) l'idea che presto le ragazze potranno fare il servizio militare non va proprio giù. Non lo ammette («Capisco. i tempi stanno cambiando-), ma non lo nasconde (.Con le stellette, la vita e dura»). Eppure qualcosa, per aprire alle donne servizi e mansioni un tempo esclusivi all'uomo, accade. Ce una proposta di legge per avere nell'esercito un arruolamento volontario di -soldatesse*. E al concorso per 500 Ispettori di polizia, bandito dopo la riforma della pubblica sicurezza, si sono presentati 35 mila candidali: meta sono donne. A Torino cosa succede? Il questore Pariello: -A concorso avevamo 39 posti come ispettore: 692 le domande. 491 uomini. 201 donne-. Ammette: -Non ci aspettavamo questo boom-. Come si spiega? In parte, per la novità del ruolo di ispettore, messo a concorso per la prima volta In Italia: ma soprattutto per la piaga della disoccupazione giovanile: ragazzi e ragazze che. diploma di scuola superiore o laurea in tasca, cercano una sistemazione, indipendentemente dai propri interessi, passioni, cultura, sludi. Sentiamo cosa dicono alcune ragazze (non ne facciamo i nomi perche le loro dichiarazioni potrebbero danneggiarle, essere cioè elementi negativi durante le varie selezioni alle quali saranno sottoposte). Anna. 21 anni, universitaria: «Ho tentato questo concorso, dopo avere invano bussato in uffici, enti privati e pubblici, per trovare un impiego. £' la mia ultima spiaggia- . Monica. 19anni: -Hoappena appena i requisiti richiesti: sono alta 1.59, un centimetro in pili del minimo. Debbo essere sincera: l'idea di fare la poliziotta mi alletta, ma sono spinta dalla prospettiva di un ottimo impiego statale-. Poche conoscono le realtà alle quali vanno incontro. Sono le figlie di agenti e sottuficiali. che seguono, per cosi dire, -le orme dei padri-. le sole, forse, a conoscere a fondo i significali della riforma di polizia e le funzioni dell'ispettore. I compili che le aspettano sono molto importanti, compili a metà strada fra quelli del personale esecutivo e quelli dei funzionari. Insomma, poliziotti che sparano poco, ma che in compenso pensano mollo, quei •cervelli» che i magistrati chiedono da tempo a gran voce, per combattere, fra l'altro, la tracotante esuberanza intellettuale del terrorismo. Ma quegli ragazzi e ragazze saranno preparati? In questura assicurano: -Le selezioni sono severissime: solo i migliori, responsabilmente convinti dei loro futuri compiti, potranno accedere al corso finale, nove mesi di lavoro pratico e teorico alla scuola superiore di polizia, a Roma-. Teresa. 28 anni, sposata, due figli: -Meglio fare la poliziotta, che essere frustrata dal lavoro di casalinga-. Rosanna. 24 anni: -Sono sposata da tre anni. Con un solo stipen¬ dio non ce la facciamo. Per questo ho tentato il concorso alla Ps. Perché proprio ispettore? Seguo molto la televisione, mi piacciono i telefilm polizieschi. Credo di poter essere un'ottima Maigret-. Un sottufficiale della mobile. 30 anni di servizio, commenta: -A sentire le motivazioni che hanno spinto molte ragazze al nostro concorso, c'i da rabbrividire. Ma non esageriamo. Anche ai nostri tempi, quando mi sono arruolato io. il 90 per cento finiva nella polizia per trovare una sistemazione. Non per nulla il serbatoio tradizionale per gli armutamenti è sempre Stato II Sud. dove più torti erano le sono) la disoccupazione, la miseria, il bisogno-. Anche al Comando dei vigili urbani ci sono problemi. All'ultimo concorso bandito — 224 posti a disposizione — 4040 le domande. E il 30 per cento sono di donne: -Abbiamo un organico di USO vigili e. per ora. solo 30 sono in gonnella Ma in tempi brevi questo numero salirà notevolmente-. Monica Vascon. 19 anni, e la piU giovane ragazza che aspira a diventare vigile: -Mi e sempre piaciuto-, dice. Poi confessa: -Non trovo lavoro: qualche settimana o mese, come commessa o pettinatrice. ancano i francobolliancano i francobolli senza libretti. Cerco una sistemazione sicura-. Mamma casalinga, papa operaio Fiat, se supererà il concorso che tipo di servizio vorrebbe fare? -Dirigere il traffico, una strada, fermare gli automobilisti indisciplinati. Vigile d'assalto, dunque. E per l'esercito? Al Distretto sorridono: -E solo una proposta, la legge deve ancora essere ancora discussa e approvata Chissà se e quando. Comunque è t'ero, qualche ragazza è già venuta per informarsi se poteva fare il soldato \ O meglio la soldatessa-. In j questo settore, le donne deb[ bono ancora abbattere molti ostacoli e diffidenze da parte di chi crede davvero che la vita militare sia prerogativa esclusiva dell'uomo. Senza sapere che in altri Paesi le realta sono diverse. In Francia, per esempio, le soldatesse sono circa 16.000 e addirittura una. Valerle Andre. 59 anni, ha il grado di generale con un • curriculum- da fare invidia. Tutti sanno, ancora, che in Israele il servizio militare e obbligatorio anche per le donne, ma nessuno sa che all'interno dell'esercito esiste un • gruppo d'elite-, tutto femminile, che insegna ai soldati la tecnica e la lattica di guerra con i carri armati. Ezio Mascarino

Persone citate: Monica Vascon

Luoghi citati: Francia, Israele, Italia, Roma, Torino