Ancora un'estate senza i turisti L'assessore: «E' colpa di tutti»
Ancora un'estate senza i turisti L'assessore: «E' colpa di tutti» Perché Torino non riesce a richiamare ospiti (soprattutto stranieri) Ancora un'estate senza i turisti L'assessore: «E' colpa di tutti» Quale può essere la ricetta per scoprire una nuova vocazione della città: tenere musei e negozi aperti, lanciare iniziative promozionali, usare più cortesia - Richiamo agli operatori L'estate e agli sgoccioli. Ancora una volta si sono visti pochi turisti stranieri. E ancora una volta quei rari ospiti hanno trovalo poco: negozi per metà chiusi, musei aperti a turno e scarse iniziative di richiamo. Meditando su questa realta in una lettera a La Stampa. l'assessore comunale Alfieri rilancia una sua idea del turismo a Torino e chiama a raccolta lutti: amministratori pubblici, uomini di cultura, commercianti, operatori, privali cittadini: -Dev'essere uno sforzo collettivo, altrimenti non ci si toglie dall'immobilità- Si tratta di riflettere su - un tema che potrebbe dare un apporto economico piuttosto consistente in vista di una crisi che non sappiamo quando finirà- Insomma, si tratta di trovare una vocazione nuova per Torino. La ricetta (impossibile?) di Alfieri per sommi capi è questa: -Occorre modernizzare mentalità e strutture-. Cloe: primo, -i musei non solo debbono essere aperti ma anche ben forniti e razionalmente organizzati, con discorsi espositM chiari.; secondo: -/ negozi debbono essere aperti, cosa che non avviene pro¬ prio nei momenti di maggiore afflusso turistico, ma anche intenzionalmente rivolti ai forestieri con offerte economicamente vantaggiose e personale che parli almeno due lingue straniere-. Terzo: -Menù turistici nei ristoranti, piatti unici, liste internazionali-: quarto: -Le agenzie di viaggio debbono preoccuparsi non solo di far partire i torinesi, ma anche di offrire combinazioni interessanti ad aziende italiane e straniere, facendo arrivare Visitatori*; quinto, gli albergatori devono avere il coraggio di investire. Nello sforzo per rendere concreta l'idea turismo, -le grandi aziende, i centri di cultura, le associazioni devono organizzare appuntamenti internazionali contribuendo ad incrementare un tipo di turismo finalizzato-. L'invilo dell'assessore Al- ! fieri alla gente è di collaborare con gli stranieri che visitano la nostra città, di uscire dall'eccessiva riservatezza che anziché apparire un fatto di costume potrebbe assere | scambiala per ostilità. Indispensabile l'iniziativa degli enti pubblici: -Devono favorire la promozione turistica all'esterno, curare /In-! /ormatone, investire in infrastrutture di grande impegno j come il palazzo dei congressi, la zona fieristica, i campeggi, gli ostelli per la gtovantù. De-. vono migliorare le istituzioni i ut turali di loro competenza.. contribuire ad organizzare ; manifestazioni artistiche di I grande richiamo e considerare ' la cosiddetta "animazione \ della città" come un investimento prioritario e non come una stranezzaChe gli enti locali arrivino ; in ritardo sull'argomento e appena superfluo sottolinearlo: c'è da sperare in un prossimo risveglio, altrimenti -sarebbe amaro rendersi confo I ' < 1 che non 4 stata colta in tempo un'occasione preziosa per contribuire, almeno in parte, alla sollazza della nostra economia e della nostra immagine nel mondo- Ma Torino ha davvero una vocazione turistica? Ci sono le attrattive valide per Inserirla nelle correnti del turismo nazionale c internazionale? L'assessore ne é persuase. • Torino è collocata in un paesaggio di rara bellezza, ha una storia e un patrimonio artistico che stanno alla pari di altre città. Ha insomma tutte le potenzialità per consolidarsi come tappa pressoché obbligata del visitatore in viaggio per l'Italia e sede comoda e stimolante per fiere, mostre, contegni-
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