Teatrino di marionette del '700 nel Palazzo Borromeo di Stresa

Teatrino di marionette del '700 nel Palazzo Borromeo di Stresa Rimane aperto ai turisti tutto settembre nell'Isola Madre Teatrino di marionette del '700 nel Palazzo Borromeo di Stresa E' uno degli ultimi «teatri di palazzo» esistenti, completo anehe di copioni originali 8TRE8A — Le spese per mantenere 11 palazzo sono tanto, anche per un casato nobile come quello del Borromeo. Cosi ogni anno, per offrire nuovi elementi d'interesse e sollecitare l'attenzione dei turisti, si escogita qualche iniziativa originale. Quest'anno. I proprietari dell'Isola Madre non hanno esitato a mettere in «piazza» una rarità di famiglia. E' stata l'ultima discendente dei Borromei. la contessa Bona, nobildonna dai poliedrici Interessi fra i quali spicca quello manageriale, a rispolverare 11 teatrino della casa allestendo, in quattro sale al plano nobile del palazzo all'Isola un'Interessante mostra dove si possono ammirare le marionette della vita signorile nel '700. Quello dei Borromei è uno dei pochi «teatrini di palazzo* oggi esistenti, completo di copioni originali per ogni spettacolo, dei fondali realizzati da Alessandro Sanquiiico. celebre scenografo alla Scala di Milano (nel '700.-. oltre, naturalmente, a tutta una serie di marionette realizzate in legno o cartapesta. La mostra resterà aperta ancora un mese. 81 tratta indubbiamente di un'opera di recupero, curata dal professor Roberto Leydl. direttore della Scuola di Arte Drammatica del «Piccolo Teatro» di Milano, e dalla sua équipe, di elevato valore storico ed artistico, per gli esperti, come per coloro che delle marionette hanno un romantico ricordo affettivo. Per i casati nobili, era un po' un vanto poter disporre di un bel teatrino che rappresentava 11 loro passatempo, oltre che I a castone per allietare le serate degli ospiti importanti. Nel caso dei Borromei, poi. famiglia dalle spiccate tradizioni religiose, il teatrino assolveva anche al compito didascalico di insegnare e diffondere una certa morale. Il teatrino di casa Borromeo, oltre alle marionette classiche (Arlecchino. Pulcinella ecc.). comprende tutta una serie di personaggi tipici della vita lombarda del Settecento. Cosi, ad esempio, le comari che andavano nei rioni, sulle piazze, nelle strade mila¬ nesi a raccontare gli avvenimenti di cronaca facendo, in pratica, l'informazione dell'epoca. Oppure la zitella che chiedeva sempre se 'qualcuno lotte coti gentile...'. Ancora, l'erblvendola. agghindata con enormi vesti sotto le quali nascondeva la verdura che Introduceva clandestinamente In citta per evitare il dazio. Eppoi le cosiddette marionette «a trasformazione» fra le quali la più brillante e famosa e quella del goloso che non sapeva resistere alla tentazione del mangiar troppo, col rischio di star male, ed allora ecco che ogni dolore produceva una marionetta. Accanto a questi personaggi popolari troviamo anche le marionette delle figure tipiche della borghesia meneghina dell'epoca, personaggi fiabeschi come la Maga Aldna con le sue tre teste (la donna, la strega, la morte) per significare la volubilità della donna. La mostra e articolata in quattro sale ed un corridoio dove sono presentati i fondali. Una disposizione logica che rappresenta un elemento fondamentale nella storia della cultura teatrale italiana soprattutto per quanto di fantastico il teatrino propone. Notevoli, accanto alle marionette ed ai teatrini dove la prospettiva è curata secondo 1 dettami dello stile neoclassico, sono anche 1 marchingegni per l'Illuminazione. 1 fuochi, i lampi ed i trucchi. Cosi, ad esempio, i bengala colorati per gli effetti scenici, le pipe per 1 fuochi ed i lampi che funzionavano con la pece greca (una sorta di polverina gialla ancora conservata). 011 diavolo, per la «scena Infernale», montato su un carrello 11 cui movimento delle ruote dava la possibilità al «mostro» di aprire e chiudere le ali come pure l'enorme bocca e gli oc¬ chi illuminati da due lampade a petrolio. Una straordinaria documentazione rappresenta poi la raccolta del numerosi testi originali. I motivi di sorpresa, insomma, non mancano. Ma il visitatore resta ammirato anche dalla raffinala tecnica di costruzione delle marionette, come pure dei teatrini, alcuni del quali sono delle vere e proprie opere d'arte. La mostra, per questa stagione, è accessibile solamente con visite guidate perché ancora non sono stati installati i congegni di sicurezza. Il teatrino però non è tutto qui. C'è dell'altro e già si prevede l'allestimento di due nuove sale. Saia un motivo in più per attirare i turisti su un'Isola (aperta al pubblico da pochi anni) forse meno famosa delle altre ma certo non meno suggestiva. Renato Ambici

Persone citate: Alessandro Sanquiiico, Borromei, Borromeo, Isola, Isola Madre, Renato Ambici

Luoghi citati: Milano, Stresa