Gite a cavallo all'ombra delle Dolomiti di Giuliano Marchesini

Gite a cavallo all'ombra delle Dolomiti II Trentino non ha sofferto la crisi turistica registrata ovunque Gite a cavallo all'ombra delle Dolomiti L'organizzazione del turismo equestre ha registrato un notevole successo - All'appuntamento hanno risposto decine di cavalieri che hanno percorso la Val di Fiemme - Una vacanza tranquilla piena di feste campestri DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CAVALESE — Si mostrano il bottino della giornata: porcini, ìinferii, -mazze da tamburo», che riempiono sporte, cestini e sacchetti di plastica. Frotte di turisti, i volti arrossati, rianimano gli alberghi dopo le lunghe camminate, che molti hanno dedicato alla raccolta dei funghi. Le Dolomiti sono sempre generose con 1 loro ospiti, sparpagliati per le valli di Flemme e di Fassa, per le località disseminate sui fianchi delle montagne del Trentino. E quassù sono «pieni» questi ultimi giorni delle grandi vacanze. Nelle ore di punta. 1 paesi sono attraversati da •serpenti» di auto, si compongono file di villeggianti nei dehors dei bar e sulle terrazze degli alberghi. A quanto pare, da queste parli non si è avvertita quella crisi turistica di cui hanno sofferto altre zone. •Proprio cosi — conferma Alberto Casal. dell'Azienda di soggiorno di Cavalese —. JVoi in luglio abbiamo registrato un leggero incremento, in questo mese pensiamo di mantenere il livello dello scorso anno, e ci sembra già confortante, in una situazione come quella attuale-. Le Dolomiti, dunque, conservano la loro porzione di turismo. Qua! è il motivo di questa tenuta? «Ce da tener presente — spiega Alberto Casal — che noi non abbiamo risentito della minor affluenza degli stranieri: lavoriamo prevalentemente con la clientela italiana, che torna puntuale nelle nostre località-. Questione, quindi, di affezione. Ci sono villeggianti che ogni anno scendono nello stesso albergo, s'incontrano con quanti condividono questa consuetudine, e sono abbracci, è un riprendere il filo di discorsi interrotti al chiudersi della stagione precedente. Vacanze di tipo •familiare», fatte di passeggiate in gruppo, di ricerche di funghi, di lunghe Indisturbate conversazioni. -// turista, naturalmente — dice Alberto Casal —. torna qui per la tranquillità, oltre che per godersi la bellezza di questo paesaggio. Noi ci diamo da fare per offrirgli un gradelle contorno: incontri culturali, tornei, manifesta¬ zioni vane, cose che servono a intrattenere queste famiglie in un clima di armonia montanara'. In questo culminare delta stagione si ripetono nel centri delle Dolomiti quelle «feste campestri» in cui si spande il fumo di colossali polente e si consumano metri di salsicce. • Poi ci sono le gare — fa presente l'addetto all'Azienda di soggiorno di Cavalese — che continuano ad avere un successo straordinario. Per esempio, nei giorni scorsi a Capriana. poco lontano da qui. c'è stata quella del tiro alla fune: pensi che per vederla è venuta tanta gente da altre località'. Certo, la vacanza si evolve dovunque. Anche sulle montagne del Trentino, quest'anno, s'è offerto qualcosa di nuovo: gli operatori hanno organizzato un raduno di «turismo equestre*. Hanno risposto all'appuntamento decine di cavalieri, che sono partiti da Ora ed hanno seguito tutto 11 tracciato della vecchia ferrovia della valle di Fiemme. attraversando prati e boschi: una gran gita a cavallo nella cornice delle Dolomiti. A Castello di Fiemme. questi praticanti del turismo equestre su per I monti sono stati accolti da ragazze in costume che gettavano fiori, schierate davanti ad un'antica carrozza. -Erano in programma — dice Casal — anche gare di abilità: purtroppo, il maltempo ha guastato tutto, ma contiamo di tenere la manifestazione domenica prossima'. Attraverso una rete di escursioni e feste nei prati, va consumandosi sulle montagne del Trentino una vacanza che non mostra incrinature. Per mantenere la sua integrità, questo turismo ha soprattutto bisogno di una premurosa tutela dell'ambiente: ci sono leggi, emanale dalla Provincia autonoma di Trento, che proteggono certi fiori e la cosiddetta fauna inferiore, e sono imposti limiti alla raccolta dei funghi. •Per la salvaguardia — dice Alberto Casal — e servita parecchio anche la chiusura di quelle strade che si addentrano nei boschi: non potendo più arrivare con le auto nelle zone forestali, i turisti portano con sé poche cose. Non si vedono più. qui e la, mucchi di rifiuti. Il bosco è molto piii rispettato, e l'ospite ha un contatto diretto con la natura'. Giuliano Marchesini

Persone citate: Alberto Casal, Fassa

Luoghi citati: Capriana, Cavalese, Trentino, Trento