La grande estate è già in declino
La grande estate è già in declino In arrivo nuove perturbazioni La grande estate è già in declino Sabato scorso, nella nostra consueta nota meteorologica, ponemmo tn risalto 1 due peggioramenti nello stato del tempo che si sarebbero dovuti verificare l'uno fra il 17 e il 18 sulle regioni nord-orientali e adriatiche e l'altro Intorno al giorno 30, a cominciare dalle regioni nord-occidentali. Le previsioni generali e a medio termine si sono rivelate ancora una volta del tutto attendibili e l'ultima decade del mese si è aperta cosi all'insegna di un peggioramento che rischia di porre la parola fine a questo vacanze d'agosto. L'anticiclone atlantico, dopo aver trascorso 11 suo breve periodo di fulgore estivo migrando da un Paese all'altro del vecchio continente e sul Mediterraneo, si appresta a rientrare nella sua dimora abituale, l'arcipelago delle Alzo ire. e a tentare di li ripetute invasioni verso Nord, in pieno oceano, secondo uno schema sempre piii ricorrente in questi ultimi anni e che costituisce uno dei sintomi principali dell'instabilità della circolazione atmosferica delle medie latitudini nel settore euro-atlantico. E' proprio a causa ai certe estensioni verso Nord dell'anticiclone delle Aznorre che il vortice ciclonico del Polo trova via libera, anche in piena estate, per sferrare i suoi attacchi sul Mediterraneo centrale, sguarnito dalle difese di un anticiclone in ritirata anzitempo verso Ovest. Non a caso, climatologi di chiara fama hanno definito il clima di quest'ultimo quarantennio come il più instabile dal Medio Evo. Le variazioni meteorologiche, infatti, quando la circolazione atmosferica delle medie latitudini si presentava prevalentemente occidentale, cioè da Ovest verso Est. erano meno vistose, meno frequenti, con scambi d'aria meno intensi fra regioni a latitudini diverse: raramente l'aria del Mediterraneo superava la barriera delle Alpi, oggi invece quest'aria arri¬ va anche sul Baltico, la sabbia del deserto Ubico si I mescola alla pioggia della scozia e l'aria del Polo Nord talvolta raggiunge il Marocco. S ignorano le cause a monte di tali episodi d'instabilità atmosferica, ma non si nutrono dubbi sul fatto che tali episodi siano una conseguenza di una variazione climatica in atto, dagli esiti peraltro molto incerti, e che per realizzarsi appieno può richiedere anche il corso di millenni. Dopo le piogge e i temporali di questi ultimi due ' giorni che hanno portato tanti sconquassi sul decor- > so di questo fine stagione. ' quanto meno su tutto il Nord d'Italia e su gran parte delle regioni centrali, ma che non lascerà neppure indenne l'estremo Sud della nostra penisola sta subentrando una fase di tregua sulle regioni nord-occidentali e su quelle del versanti dell'alto e medio Tirreno. Isole comprese. L'Instabilità resterà Invece piuttosto persistente sulle regioni nord-orientali, su quelle dei versanti adriatico e ionico. Su queste ultime regioni, oltre all'abbassamento delle temperature, caratteristica comune nei prossimi giorni a tutte le località italiane, vi saranno intensi annuvolamenti accompagnati da rovesci e temporali, localmente anche forti. La fase di più intenso peggioramento si dovrebbe verificare tra il 25 e il 38 del mese a causa dei ripetuti impulsi di aria fredda ed instabile che dal Nord Europa sembra vengano dirigendosi verso il Mediterraneo centrale. Che nei due ultimi giorni del mese tornino il sole e la calma è indubbiamente un ottimo segno per l'avvio di un settembre che spesso è ancora propizio a distensivi periodi di riposo di fine estate; ma il fatto lascia invece delusi e con la bocca amara l vacanzieri d'agosto, ormai in presa diretta I sulla via del ritorno a casa. Andrea Baroni
Persone citate: Andrea Baroni
Luoghi citati: Italia, Marocco, Nord Europa
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