Washington: le proteste meno dure del previsto di Ennio Caretto

Washington: le proteste meno dure del previsto Reagan ai marinai della Constellation: «Adesso amici e nemici sanno che l'America è forte» Washington: le proteste meno dure del previsto Lo ha affermato il portavoce della Casa Bianca - Confutata la tesi libica dell'abbattimento di un F-14 - Un messaggio-radio, citato da Tripoli, si riferisce a ricerche degli SU-22 caduti (Segue dalla l'pagina) confermato che il presidente Reagan aveva approvato >specificamente e personalmente' le esercitazioni nel Golfo della sino La questione, ha indicato, era stata presa in esame dal Consiglio di sicurezza della Casa Bianca due o tre mesi fa .perché molto delicata, e perché in precedensa si erano verificate tensioni con la Libia*. Haig ha però smentito che le manovre avessero il fine di mettere alla prova il regime di Tripoli o di neutralizzare Oheddafi. «Cerro tutti eravamo consapevoli che poteva accadere un incidente» ha detto, -in quanto molto spesso in passato nostri apparecchi erano stati minacciosamente accostati da aerei /iblei*. Secondo Haig. però, non vi è stata da parte americana la volontà ne «di dare una lesione» a Oheddafi né di minarne il potere per facilitare un eventuale golpe ai suoi danni. Nell'intervista Haig ha toccato anche problemi più generali. Ha affermato che il rischio di un conflitto mondiale è aumentato -a causa della debolezza militare dell'Occidente» dopo la caduta del Vietnam, -che ha avviato un processo di terribile riarmo nell'Unione Sovietica». Ha ammonito gli europei a non riporre eccessive speranze nei negoziati con l'Urss. durante rincontro che lo stesso Haig avrà con il ministro degli Esteri sovietico Oromyko all'Onu. a metà settembre. Ha ribadito che gli Stati Uniti non intendono riconoscere l'Organizzazione per la liberazione della Palestina, anche se essa -ha acquistato una certa credibilità», partecipando alla tregua nel Libano. Infine (forse per stroncare le voci secondo cui 11 governo Reagan preparerebbe contro Castro un'azione simile a quella appena compiuta contro Oheddafi). ha sostenuto che gli stati Uniti .danno la precedenza alle riforme economiche e sociali sull'uso della forra per prevenire la sov- ivrsionenel Centro America». Washington ha cercato di mettere a tacere le aspre polenitene a distanza con Tripoli sulla meccanica dell'incidente del Oolfo della Sirte pubblicando — come accennalo — lutto il materiale raccolto in merito ad esso. Il regime di Oheddafi. in particolare, aveva fornito a una televisione di New York la registrazione di un appello radio di un aereo americano, alla ricerca di un velivolo abbattuto. Secondo Tripoli, era l'appello di un P-U che aveva appena perduto un compagno, quello distrutto, secondo la versione libica, nella battaglia. La spiegazione fornita da Washington e che la registra- zione concerne un ricognitore j Usa. alla ricerca non di un P-14. bensì di uno degli SU-22 llblei fatti precipitare in mare | poco prima. A sua volta, il governo Reagan ha esibito una registrazione assai più completa dei colloqui svoltisi negli attimi fatali tra 1 due apparecchi della Libia. In questa registrazione si sento distintamente il primo pilota annunciare l'inizio del fuoco e il secondo fargli subito seguilo. A complemento della documentazione, la stampa americana ha ricevuto dal Pentagono le fotografie e I nomi degli equipaggi dei due F-14 che sono entrati in combattimento ce n gli 8U-22. Il primo è composto dal comandante Henry Kleeman e dal secondo pilota David Velie! Il secondo dal tenente Laurence Muczynski e dal secondo pilota James Anderson. I quattro ufficiali non hanno avuto però il permesso di concedere interviste. Da parte americana si ha la sensazione che. al di là di queste polemiche, l'incidente sia però chiuso. Il portavoce della Casa Bianca Speakes. infatti, ha dichiarato che le proteste ricevute sono slate assai mi- nori e molto più tenui di quanto si pensava: e ha inoltre indicalo che è in corso, senza incidenti né pericoli, lo sgombero dei circa duemila cittadini americani in territorio libico. Ennio Caretto

Persone citate: Castro, David Velie, Haig, Henry Kleeman, James Anderson, Laurence Muczynski