Cemento e acciaio come vitamine per salvare una colonna incrinata

Cemento e acciaio come vitamine per salvare una colonna incrinata Palazzo dell'Accademia delle Scienze: è una crepa, non una sbucciatura Cemento e acciaio come vitamine per salvare una colonna incrinata La riapertura completa delle sale di Museo Egizio e Galleria Sabauda entro giugno '82 - Più complesso il restauro del San Giovanni - Non c'è posto per le farfalle Chiuso il iKirtonp principale su via Accademia delle Scienze uni cartello invita a passare per la porticina di via Principe Amedeo), la gente non ha du li. olia a ritrovare la via d'accesso al Museo Egizio, come sempre 'Vitalissimo La deviazione, come noto. si e resa necessaria do|x> che i tecnici hanno accertalo una lesione alla base di una colon- | na dell'atrio del guariniano \ Palazzo dell'Accademia delle Scienze (1678). da tempo sede di due dei più importami musei torinesi. l'Egizio, appunto, e la Galleria Sabauda che ne occupa 1 piani superiori Sono la direzione dell'architetto M G Cerri. Soprintendente |>er i beni archileitonici del Piemonte, e del Provveditore alle Opere pubbliche, ing. Enrico Monlebruno. I funzionari dei due uffici, l'ardi Liliana Piltarello e l'ing Renzo Rovere, sulla base degli elementi acquisiti in successivi sopralluoghi, hanno deciso i primi Interventi d'urgenza Quella che in un primo tempo era stala considerata una sbrecciaiura del tutto suprri a iale si e rivelala una crepa profonda, mettendo in evidenza il |>ericolo d'un possibile cedimento della colonna che. \ier un evidente eccesso del carico di punta, presenta lo schiacciamento, con espulsione di materiale, della sua parte basale. In attesa di cominciare la • cura - adeguata che sarà stabilita soliamo dopo che si saranno completati gli esami tecnici già predisposti, si e tm- mediatamente intervenuti per far si che il -male- non progredisca. Le colonne dell'alno sono i ■.imposte di elementi cilindrici sovrapposti (chiamati .rocchio, uno lievemente più largo dell'altro, che si alternano nei due diversi diametri. Si , provvede intanto a cerchiare il rocchio inferiore, deterioralo, con una piastra di acciaio sigillata, con l'intera base della colonna — cioè il -plinto, quadralo e la sovrastante -modanatura. — entro un I getlo di cemento armalo Bi! sognerà poi affrontare il restauro per il quale al momento non si possono fare che delle ipotesi E' probabile che le semplici iniezioni di resine e malie consolidanti non siano sufficienti. L'idea che si sta facendo strada e quella di scaricare la colonna della sua funzione portante con una puntellatura da farsi tulio intorno, per poter smontare poi il fusto e provvedere o alla sostituzione del rocchio che si e sfaldalo, o ad una sua cura radicale. Si dovrà, poi verificare il funzionamenio dell'intero sistema portante e il relativo riequilibrio dei carichi, cosi da impedire che eventuali superi possano compromettere altre colonne. Anche per queste operazioni le strade che si prospettano sono diverse. Il puniellamenlo potrebbe assumere come apiioggio il piano slesso dell'atrio, che grava tuttavia sulla volta degli scantinati. Se questa non desse sufficienti garanzie di sostenere il maggior |>eso. si dovrebbe forare pav imenio e volte sottostanti sino alle cantine per trovare il più solido ancoraggio possibile per la struttura metallica destinata a reggere i carichi sii|>eriori. consentendo di operan- sulla colonna lesionata II sistema e già stalo messo in alto con profitto, dallo stesso ing Rovere, in alcuni casi analoghi. Soltanto dopo aver decisa la via da proseguire, si potrà fare un calcolo del tempo necessario. Ma anche ìiiiniiiriiriiKiiiiiiiiiiiiini timi nel caso più complesso si ritiene di poter restituire piena agibilità all'atrio del Palazzo dell'Accademia delle Scienze entro la prima meta dell'anno prossimo, quando le sale del Museo Egizio e della Sabauda, che in questo frangente si son dovute chiudere, potranno essere riaiierte al pubblico. Più lunghi, invece, si prospettano i tempi per il nuovo Museo delle Scienze Naturali che in Palazzo San Giovanni aveva anticipato la sua attività tra l'altro con la seducente mostra dedicala alle farfalle Questa come si ricorderà e stata troncata da un improvviso crollo che. fortunatamente senza alcun danno |>cr e persone, ha reso impraticabile l'edificio, sconsigliando per il momento ogni utilizzazione. S'era parlalo di una ripresa della mostra In altri ambienti, e abbiamo chiesto al prof. Burdese, direttore del Museo Regionale di Scienze Naturali se sarà possibile e dove, -hi realtà — egli ci ha dello — abbiamo dovuto constatare che non ri sono sedi disponibili che consentano una adeguata presentazione delle preziose raccolte Neppure la famosa dui Irriti di Diana del Castello della Venaria Reale, troppo distante e privo delle occorrenti gara tizie di sicurezza Si sta lavorando nel palazzo di via Giolitti dove per 182. oltre al corpo di fabbrica che su quella stessa via dovrebbe ospitare gli uffici del Museo, verrebbero ultimati anche gli ambienti ricavati nei cortili e destinati sia ai depositi sia alle mostre temporanee L'ìmpegno di ripresentare la mostra cosi come era stata studiata nel suo piano scientifico e didattico è stato preso proprio per il successo che la manifestazione aveva avuto, con i suoi quarantamila visitatori ettatati in soli venticinque giorni di apertura Angelo Dragone | \ snsMcatmQsvm'lbpzdesI l.a colonna a «rocchi» che ha provocalo l'allarme dei tecnici

Persone citate: Angelo Dragone, Burdese, Enrico Monlebruno, Renzo Rovere, Rovere

Luoghi citati: Piemonte, Venaria Reale