Così vidi ridurre la Russia alla fame
Così vidi ridurre la Russia alla fame UN TESTIMONE RACCONTA LE REQUISIZIONI DEGLI ANNI TRENTA Così vidi ridurre la Russia alla fame 1 ! scritti gli avvenimenti nella Prussia orientale. Traeste meme Trauer (Confronta la mia tristezza) parla della detenzione a Martino, mentre Und schuf mir einen Goetzen (E mi creai un idolo - Apprendistato di un comunista, ed. DTV. pag. 424. Monaco) ricostruisce i fatti salienti tra la rivoluzione e il 1937. Attualmente Kopelev sta lavorando a due libri, una rievocazione del celebre tedesco Friedrich Haas, che fu medico delle prigioni russe nell'Ottocento uno studio su Heine. Essendo stato privalo, come la moglie, della cittadij nanza soviellca nel,0 scorso e"gennaio. Kopelev e ora in attesa della cittadinanza tedesca, promessa dal governo della Renanla Seltentriona-le-Vestfalia. Le pagine più sconvolgenti di E mi creai unululo sono dedicate alla de-scrizione della lame e alla requisizione del grano, imboscato dai contadini all'inizio degli Anni Trenta. L'autore. I mandalo con una redazione ] volante a fare propaganda nelle campagne ucraine, fu : testimone oculare di scene i strazianti quando alla popo| lazione venivano portali via il ì grano, il bestiame, gli oggetti 1 di valore. Riteneva, tuttavia, di compiere un'azione .sfc.'camente necessaria, e rivoluzionaria. Benché Stalin, nel suo discorso del gennaio 1933. I non avesse nemmeno accen, nato alla fame incombente, la ! catastrofe assunse dimensio' ni agghiaccianti. Secondo lo studioso M. Maksudov. citato da Kopelev. più di sei milioni di persone morirono di fame | tra il 1931 e il 1934. in soli due ' anni due milioni e mezzo di neonati perirono d'inanizione e la popolazione dell'Ucraina diminuì di oltre un milione. | La mia partecipazione ulla fatele campagna di requisizione del grano, commenta Kopelev con la sua caratteri- 1 stica integrità, fu imperdonabile Nessuna preghiera può j assolvere da un simile pecca- ! lo Né lo si può mai espiare Si può solo tentare di vivere one- ] statuente con esso Per me questo significa: non dimenticare ne tacere nulla e sforzarmi di rivelare con la massima 'esattezza la maggior parte possibile della verità*. Lia Wainstein i Tradotto in tedesco il libro «E mi creai un idolo» - L'esule Lev Kopelev vi spiega come, per ordine di Stalin, venivano portati via ai contadini grano, bestiame e oggetti di valore - «Un peccato che non posso espiare» Nel febbraio 1980 l'accademico Andrej Sachamv. mandalo da ii<ini al confino a Gorkij. scrisse in difesa del germanista Lev Kopelev. che Sovetskaja Rossifa. il giornale del Comitato centrale del pcus. aveva definito -fascista- -Lev Kopelev si è andato distanziando sempre di più dalla corrente ufficiale, meschina, intollerante e crudele. E oggi la corrente si rendicu... per le verità che egli ha ri velate sulle atrocità della I guerra e dei Lager, e sulla fame organizzata negli Anni Trenta.. Kopelev. con la moglie Raisa Orlova. potè lasciare l'Urss nell'autunno seJ| guente per recarsi nella Gerj mania Federale, dove era stai to invitato da Heinrich Boell e dall'Accademia germanica i: I per le lingue e la poesia. Nato nel 1912 in una famiglia di ebrei ucraini. Kopelev trascorse l'infanzia a Kiev, poi il padre agronomo, specialista nella produzione dello zucchero, fu trasferito a Charkov Nel 1935. Kopelev si stabili a Mosca per studiare •ili ivi unto di lingue straniere. Durante la guerra s'iscrisse al pcus .per un impulso emotivo, patriottico. E meno di tutto in favore di un partito o per una I scelta ideologica. Partecipò. con il grado di maggiore, al l'ingresso delle truppe sovieti-1 che nella Prussia orientale, ma la sua denuncia delle ! atrocita commesse dagli inva-j sori gli valse, nel 1946. una i condanna a dieci anni di pri: i:ione e Lager. Si trovò cosi a Martino, il I rampo per gli intellettuali, e 11 strinse amicizia con Solzenii cyn, che fece di Kopelev. sotto il nome di Lev Rubin. uno dei i protagonisti del Primo cerj chio Grazie a Kopelev. Solzenlcyn — come racconta in La quercia e il vitello — potè in j seguilo fare il suo esordio nelI la letteratura sovietica: fu I proprio l'amico a portare il manoscritto di Una giornata ! di Ivan Denisovic ad Aleki sandr Tvardovskij. direttore >■ del .Vini/.' mir Riabilitalo e | riammesso nel pcus dopo la morte di Stalin. Kopelev. | malgrado le proprie amare vicissitudini, conservò la sua fe: de nel comunismo fino al pro| cesso di Smjavskij e Daniel. Venne espulso dal partito nel j « dall'Unione degli scrii ! tori nel 1977 Olire ai libri su Goethe. Brecht. Schiller e Tolstoj, alcune opere autobiografiche di Kopelev sono appena uscite in Germania: in Aufbewahren tur alle Zeit (Conservare perennemente) sono de- I]:i|ì1I Stalin in una caricatura di David Lei ine (Copyright N.Y. Rrvirw of Botta. Opera Mundi p per 1 llaliu 'La Stampa• i J Stalin in una caricatura di David Lei ine (Copyright N.Y. Rrvirw of Botta. Opera Mundi p per 1 llaliu 'La Stampa• i
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