Pavoni, vai in America di Pietro Mennea

Pavoni, vai in America Un consiglio di Mennea al promettente velocista Pavoni, vai in America A Zagabria la Nazionale di atletica aveva l'occasione di ben figurare e ci è riuscita: non solo ma ha sapulo fare meglio del sesto posto conquistato due anni fa a Torino, che era il miglior piazzamento mai conseguilo dalla squadra italiana. L'obiettivo è stalo raggiunto nonostante qualche atleta abbia tradito le attese. In compenso c'e stala la conferma della raggiunta maturità a livello internazionale di altri, destinali a scrivere pagine importanti per l'atletica italiana. La Nazionale azzurra ha scoperto di avere due atleti. Zuliani e Scartezzini. e la 4x400 di valore mondiale. Il trentino ha condono una gara inedita. Infatti, in testa sin dal primo metro, si è slaccato dagli avversari man mano che la gara entrava nel vivo. A 800 metri dal traguardo. Scartezzini iniziava la sua progressione, che ha incrementato soprattutto nell'ultimo giro. Scartezzini. cosi, ha dimostralo di valere almeno il record d'Europa sulla distanza a patio che riesca a trovare la giusta gara e la condizione ideale per una simile prestazione. Zuliani ha dimostralo di quanta classe dispone in una specialità dove non è ammesso perdere tempo e dove la concorrenza e spieiata. Inoltre. Mauro ha palesalo grande temperamento e accortezza lattica non comuni. Dopo aver corso un ottimo 400 metri contro il tedesco Weber (che è più giovane di lui), è staio capace di ottenere nell'ultima frazione della staffetta il tempo di 44"77. dimostrando di poter migliorare ulteriormente. Con questa gara la 4 x 400 ha conquistalo di diritto un posto nell'elite mondiale: per questo vanno anche elogiati Malinverni, Ri- baud e soprattutto Di Guida che continua a maturare con gli anni. Bravi, a Zagabria, sono slati Di Giorgio. Fontecchio. Fontanella. Urlando. Piapan. Bongiorni. mentre gli altri avranno il tempo di dimostrare che si e franalo di una crisi momentanea. Per me si è comportalo onorevolmente Pavoni. Nulla poteva fare contro la nutrita schiera di concorrenti che erano al via dei 100 metri. Un consiglio per lui: se vuole andare negli Usa a studiare, lo faccia, perché in America potrà contenere l'entusiasmo di coloro che lo vorrebbero erede di qualcuno. Troverà, cosi, la tranquillità per maturare con tutta calma. In questa ottava edizione della Coppa Europa non ci sono siali grossi risultati (ad eccezione del record nel giavellotto femminile conseguilo dalla bulgara Todorova). mentre scontalo e slato il duplice successo della Ddr sia in campo maschile che in quello femminile. Cosa dire di una nazione dove lo sport viene giustamente interpretato, dove le metodologie di allenamento non vengono rese pubbliche e dove la medicina occupa il ruolo che le compete? Ebbene, a Zagabria la Ddr ha dimostrato che per molli anni vuole essere la nazione guida dello sport. Tornando alla Nazionale italiana, la conquista del quinto posto va interpretala con una certa soddisfazione, ma senza ampliare più del dovuto gli entusiasmi: poiché queste competizioni richiedono sempre delle verìfiche. Purtroppo l'atletica é uno sport molto severo: infatti non é ammessa nessuna distrazione, nessuna pausa. Ora l'Italia deve dimostrare a Roma, durante la Coppa del Mondo, che la nona corsia non é solo per il Paese che organizza, ma che appartiene di diritto a una nazione che qualcuno ha azzardato definire non troppo tempo fa la Ddr del Sud. Pietro Mennea

Persone citate: Bongiorni, Di Giorgio, Di Guida, Malinverni, Pavoni, Todorova, Weber