Casorati: la tentazione metafisica di Angelo Dragone

Casorati: la tentazione metafisica CENTOSETTE DIPINTI E QUARANTA DISEGNI INEDITI A FERRARA Casorati: la tentazione metafisica DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FERRARA — La mostra con cui Ferrara rende omaggio a Felice Casorati (Novara 1883 - Torino 1933). oltre a presentare un'altra figura di spicco del Novecento italiano, rientra in un preciso piano che il direttore dei musei civici. Franco Farina, da tempo persegue. Ha inleso riservare, infatti. le sale del Palazzo dei Diamanti a una serie di esposizioni dedicate all'opera dei maggiori artisti che abbiano rivelato qualche connessione, o •contaminazione-, con l'ispirazione poetica della Metafisica. Ed e forse appena il caso di accennare ai richiami che possono subilo riecheggiare tra l'immagine dannunziana d'una -deserta bellezza di Ferrara - e quella spoglia di certe piazze torinesi, antesignane di tante dechirìchiane Piazze d'Italia La nuova rassegna casorat lana, che si e valsa anche del consiglio del figlio dell'artista. Francesco, comprende centosette dipinti, otto bronzi In cui sono stale di recente tradotte le originali lerrecotte (delle quali s'è tuttavia persa ogni materica suggestione) e una quarantina di disegni inedili. Costituisce quindi quasi una estrapolazione potenziala della -galassia- Casorati. quale ultimamente comparve nell'ambiguo universo di variegati realismi. {posto quest'anno all'ordine del giorno dalla mostra curala da Jean Clair al Beaubourg di Parigi. Documentala dall'ampio catalogo che ne illustra l'intera consistenza, introdotta da uno scritto di Luigi Carluccio quasi integralo da un essenziale florilegio critico, l'esposizione aperta a Ferrara (sino al 5 ottobre) si sviluppa quindi lungo l'intero arco creativo del maestro torinese. Deciso appare l'avvio con l'araldico Ritratto della sorella Elvira che nel 1907 segnò il suo esordio alla Biennale di Venezia, ma ricco di significalo e anche Figure, superstite immagine duna progenie andata di oae ii. e ag o ea o noo di o o persa (da collocarsi, in ogni caso, più tardi della data proposta). Di 1) in avanti, tuttavia, il Ritratto di Maria Anna De Lisi (che fa gruppo con Una donna. VUomo delle botti e Ragazza con la scodella, tutti del. o inionio al 1919) per una sorta di lucida magia sembra dialogare a distanza con la tela Ragazze a Nervi del '29 collocala in (ondo all'intera fuga di sale, quasi per mettere in risalto la compattezza con cui. ira le due guerre, il mondo casoratiano potè manifestarsi Originalmente aivmaio da una cultura dalle ascendenze o |mitteleuropee, ira SimtY>li- smo. Secessione viennese e a ra, naa Monaco, quel mondo s'era poi come assestato attraverso la puntuale rivisitazione degli antichi maestri italiani, ed in particolare dell'umanesimo di Piero della Francesca. Ma per Casorati tutto questo aveva coinciso con la ricerca non di una maniera, come qualcuno volle vedervi, ma di un pro' prio stile. Ciò che lanista irovu in un equilibrio interiore, per trasferirlo poi in ogni sua composizione, nella classi, cheggiante costruzione d'una i figurazione che fin dal flusso ! corsivo del disegno (non immemore talora della lezione d'un Malisse) denunciava con il proprio austero ma armonioso fraseggio. Lo si può vedere mollo bene nell'esemplare Silvana Cenni (1922) dóve còsi strettoapparè il rapporto tra la figura e lo Mensura. Pondus di cui Caso-rati fece l'emblema della sua rapporto tra la figura sfondo, con la finestra aperta sulla veduta d'un fantastico Monte dei Cappuccini, ali insegna di quel molto Numerus. i arie Un'arte che fu studiatis- sima e precisa, nell'ordine ra /minile cui doveva rispondere eon i suoi simboli figurati, gli1 spazi assorti e le silenti luci. I intese a spartirsi equamente I ogni immagine con l'ombra, nell'angosciosa immobilita di ; cui. fin dal 1921. Piero Oobetti aveva inteso non tanto il senso, quanto il -sentimento-. Fu però proprio questo momcnuc in fondo esistenziale, ad offrire il casoratiano pun- ; to di tangenza con la Metafisica di de Chirico: per l'estatiea sospensione in cui spesso si alleggiano gli stessi protagonisti delle sue composizioni — a volte le semplici cose che entrano nelle nature morte, come le famosissime uova, le scodelle, le mele e i più lardi1 limoni — ma senza che nulla dica mai. in Casorati. la sorpresa di misteriose ed aliarmate apparizioni, ne di afflo-1 i 1 1 : I j ; ' ! I < j I ! j ramenti dell'inconscio, ne il riverbero di un sogno nel qua-1 le. tra ricordi e premonizioni., passato e futuro avrebbero potuto in qualche modo con-1 fluire. Il carattere della visione casoratiana e forse messo in evidenza, ancor più che altrove, dalle sue immagini femminili, da quei nudi che. come aveva già notato Ouido Hess I • riposano nella loro stessa tr-|reale meditazione-. Donne m'ii;u certificato di nascitache sembrano portate a chiudersi in una propria solitudine, da intendersi come il loro naturale -stato di grazia-. < Quasi fantasmi, ma costruiti col sicuro senso di una architettura dove, per dirla ancora con Hess, -anche II modello diventa sapiente pretesto per tentare una forma-. Alla luce della storia, bisogna torse intendere questo pittorico Iilosoleggiare sulla torma, tipico del Casoraii ira le due guerre e oltre, non tan- j I to come la risposta dell arti-1 sta al famoso -richiamo al- !l'ordine- di quegli anni, qùan-1io il modo, sia pure ambiguo, iatiraverso il quale egli riuscì inveee sono certi aspetti, a 1 sottrarvi: standosene, in | apparenza imperturbabile, ! quasi raccolto in una sorla di 1 I I ; ; 1 1 i aristocratico, splendido isola1 memo, intento a elaborare 1 con viva intelligenza le sue : immagini di sempre. Sul fronte raffigurativo, alI tri — come certi tedeschi della j -Nuova oggettività- — prefe; rirono spingere il gioco tanto ' in la da rendere evidente, nella stupenda perversità dei lo! ro personaggi, il volto spieiaI to della dittatura che intanto < condannava ai roghi le avanj guardie di un'arte che. non I per questo, avrebbe cessato di ! sviluppare sino alle estreme j conseguenze la propria ncerca visiva. L'importante era. ed e. che queste continuassero a manifestarsi come espressione autentica e puntuale del proprio tempo. E come tali (ossero quindi da scriversi — senza lasciarsi confondere neppure dalle sovverlitrtei mistificazioni da -ri- [ Musso- dell'ultima ora — nelle 1 pagine, (orse estreme, della , storia della nostra civiltà fi guraitva. 1 Angelo Dragone di K -.ve:-;.'-' • • * ' Xj WBfe V S^LW- Felice Casorati: «Ragazza con scodella» ( 1924)

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Novara, Parigi, Torino, Venezia