E intanto le Case giapponesi monopolizzano il campionato

E intanto le Case giapponesi monopolizzano il campionato E intanto le Case giapponesi monopolizzano il campionato /( motociclismo ha il suo nuora campione assoluto. Marco Lucchinelli. un ragazzo sul quale due anni fa nessuno avrebbe puntato un soldino bucato, un talento naturale canalizzato quasi miracolosamente verso il successo. La vittoria nel mondiale 500. punto d'arrivo nella carriera di tutti i piloti, premia quest'anno un uomo nuovo, dopo il periodo di dominio esercitato dal binomio Roberts-Yamaiia Non bisogna dimenticare infatti il ruolo del mezzo meccanico, la sua percentuale di merito in un'affermazione ottenuta con una serie di risultati strabilianti per regolarità e qualità. Lucchinelli ha vinto cinque Grandi Premi su undici, i stato coinvolto incolpevole in una caduta a Silverstone. s'è piazzato in zona punti tutte le altre volte ad eccezione della gara d'apertura. La moto è mancata una sola volta in tutta la stagione, a Salisburgo, per il cattivo funzionamento dei freni. Per tutte le undici gare il motore ha invece sempre funzionato bene. Merito della macchina, merito ovviamente dei meccanici che l'hanno saputa preparare in modo perfetto, merito del pilota che proprio non ha sbagliato mai. La sfida tra le Case giapponesi vede ora la Suzuki netta dominatrice sulla Yamaha, sconfitta nel confronto diretto Lucchinelli-Roberts: sulla Kawasaki. che pure è in netta crescita: sulla Honda che trova una strada sempre più in salita nel progetto ardito di tornare in pista con un motore a quattro tempi. Le quattro Case giapponesi insieme monopolizzano l'ottanta per cento della produzione mondiale e nella legione straniera ingaggiata per vincere hanno puntato su un italiano, ultimo anello di una tradizione che prima ci ha visti costruttori importanti e ora protagonisti per la parte umana. L'esasperata ricerca del divo ha fatto parlare di .block ouU da Agostini ad oggi, ma non c'è nulla di cosi falso. I piloti italiani sono stati negli anni passati i più numerosi e i più bravi in tutte le cilindrate, italiane sono tuttora le migliori Case impegnate nella 12$. italiano. cosi "e giusto dopo un periodo ciclico, anche il super-campione. Il primo titolo mondiale assoluto i giapponesi l'hanno vinto con un italiano. Agostini appunto nel 75 «uffa Yamaha, e ora doppiano con Lucchinelli. Nell In terra Ilo due successi di Barry Sheene. ultimo fuoriclasse di quella scuola inglese che da tempo invece non sa più esprimere nemmeno onesti comprimari, e tre di Kenny Roberts. Nell'anno della vittoria di Lucchinelli c'è stata invece la flessione degli altri ex-giovani e ora maturi che arrivarono tutti assieme e subito protagonisti nella formula maggiore. Uncini. Graziano Rossi. Ferrari. Perugini hanno raccolto molto meno del solito e anche nelle classi inferiori c'è stato un calo di rendimento e di presenze che potrebbe mettere in allarme in proiezione futura, ma non c'è troppo da preoccuparsi perché per un Lucchinelli che promette una lunga carriera di successi, c'è già all'orizzonte uno sfidante potenziale, il più bravo fra tutti i giovani del mondo, quel Loris Reggiani che bisognerà soltanto equipaggiare bene tecnicamente, g. vigl.

Luoghi citati: Salisburgo, Silverstone