Quattro tedeschi per due sere sbancano il casinò di Sanremo

Quattro tedeschi per due sere sbancano il casinò di Sanremo Hanno vinto oltre un miliardo di lire puntando su tutti i tavoli Quattro tedeschi per due sere sbancano il casinò di Sanremo Per cambiare le loro fiches non sono bastate le perdite degli altri clienti: la casa da gioco ha dovuto aggiungere più di cento milioni - Sarà Toro vietato l'ingresso? SANREMO — Ferragosto amaro per il Casinò, pioggia dì milioni per i clienti. Quattro tedeschi, tra 1 25 e i 40 anni, hanno sbancato le roulottes: avrebbero vinto più di un miliardo. La cifra esatta non la si conosce, ma tenuto conto dell'affluenza del giocatori, del volume di denaro passato ai vari tavoli della roulette ia sì calcola di quelle dimensioni. Il Casinò e andato in -rosso- due volte, il 15 e il 16 agosto. La casa da gioco ci ha rimesso più di HO milioni. Il resto delle vincite dei tedeschi l'hanno perso altri clienti. La sera dì Ferragosto il -rosso- è stato di 79 milioni. Il giorno dopo di 19 milioni. Pare che la sera del 15 anche il treni et quarant sia stato un disastro per la casa e una vera cuccagna per i giocatori: i tavoli avrebbero chiuso con un passivo di 55 milioni di lire. I tedeschi hanno giocato ad ogni tavolo, in media tre ore per notte: alla roulette, al treni et quarant. alla lambretta rossa: puntavano forte, quasi sempre I massimi. Mezzo milione sul numero singolo. 400 mila sui cavalli. 600 mila lire sulle terzine. Vincevano 20 milioni e 600 mila lire a volta. Quando perdevano ci rimettevano circa 3 milioni. Qualcuno ha tentato di decifrare il loro metodo: a volte giocavano tutti alla stessa roulette, altre erano divisi su più tavoli. Insieme iniziavano a giocare e a puntare. Insieme smettevano, passavano alla cassa, cambiavano le f Iches in milioni e uscivano. Sull'identità di questi signori mistero fitto. Il Casinò, per ovvi motivi, conserva l'anonimato. La direzione del Casinò è preoccupata. Se quei quattro continueranno a presentarsi e a sbancare la casa da gioco, dovranno essere presi provvedimenti. mC'i poco da scegliere — spiega un funzionarlo — dovremmo ritirar loro, con le dovute acute, la tessera d'ingresso per cause di fona maggiore. A volte, ma molto raramente, succede'. • L'ultima volta — ricorda uno tra i più anziani dei croupier — è capitato nel 1968.69. all'epoca delle vincite misteriose e leggendarie di mister Jareky. un professore di filosofia all'Università di Haidelberg. Con sistemi matematici era riuscito a sbancare a ripetizione la nostra casa da gioco. Jareky. 45 anni, occhiali da vista con lenti spesse, aria da studioso, era diventato il terrore di tulli i casinò d'Europa. Quasi tutte le case da gioco, alla fine, gli avevano vietato l'ingresso. A Sanremo il professore di Heidelberg aveva fatto milioni a palate per una ventina di giorni. Vinse, all'epoca, qualcosa come 350 milioni di lire. Qualcuno, nel ventaglio delle ipotesi, avanzò la tesi di un bluff, di -vincite pilotate*. Il Casinò era allora gestito da privati e le cose non andavano troppo bene. Il prof. Jareky e la sua fortuna sfacciata, forse, potevano offrire paraventi, provocare risultali. Ma non fu provato nulla. Roberto Basso

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