Via all'aumento Rizzoli ma Calvi è senza poteri

Via all'aumento Rizzoli ma Calvi è senza poteri Il Tesoro autorizza (con condizioni) l'operazione finanziaria Via all'aumento Rizzoli ma Calvi è senza poteri La Centrale potrà sottoscriverlo, ma non avrà diritto di voto - L'Ambrosiano sta già trattando con un altro gruppo per cedere la quota (40%) pagata 70 miliardi ROMA — Il ministro del Tesoro ha autorizzato l'aumento del capitale sociale della •Riiioli editori e società per azioni, da 25,5 miliardi a 76,5 miliardi oltre ad un sovrapprezxo di 17.000 lire ad asione. Il provvedimento del ministro del Tesoro — informa un comunicato ministeriale — prevede anche che la «Centrale Finanziaria Generale Spa. possa sottoscrivere soltanto azioni prive di voto in base ad opportune modificazioni della deliberazione assembleare. «Ciò in conformità alle note direttive del comitato interministeriale per il credito e il risparmio emanate fin dal 1977, ribadite nel gennaio scorso e seguite da circolare dell orca no di vigilanza, in materia di partecipazione delle aziende di credito ed In particolare di quelle che escludono la partecipazione, diretta e indiretta, in gestioni editoriali». Il Banco Ambrosiano — conclude il comunicato — azionista di controllo della Centrale, riferirà sui tempi e le modalità dell'operazione. MILANO — LImpasse, che sembrava aver colpito l'operazione di aumento di capitale della lincili: in concomitanza con l'ingresso del socio La Centrale, è stata superata nonostante le polemiche di questi due mesi. Il ministro del Tesoro ha avviato la procedura che do¬ (irebbe portare in azienda centocinquanta miliardi freschi con cui risanare le finanze del maggior gruppo editoriale italiano, ma ha posto anche una precisa condizione al nuora socio, dir suona come una novità assoluta che potrebbe modificare, in realtà, tutta la situazione: in contarmila, infatti.con ledisposizioyii date dalla Banca d'Italia al ' sistema creditizio in materia di partecipazioni extrabancarie. Andreatta ha disposto che le azioni Rizzoli della finanziaria La Centrale, controliata dal Banco Ambrosiano, non avranno diritto di roto In pratica, cioè. Roberto Calvi, presidente dell'Ambrosiano, non potrà esercitare alcun potere all'interno del gruppo Rizzoli pur possedendone quasi ileinquanta percento. Cosa farà a questo punto l'Ambrosiano? Sottoscriverà l'aumento di capitale deliberato dalla Rizzoli, con il voto della Centrale, nell'assemblea della fine del maggio scorso, e verserà i tanto sospirati miliardi rinunciando ad esercitare il potere corrispondente, osi ritirerà? La Centrale, fin dall'inizio. ha sempre sostenuto di aver fatto un affare puramente finanziario, cioè di avere acquistato una partecipazione nella Rizzoli allo scopo, in realtà, di rivenderla a un nuovo acquirente con un guadagno. In quest'ottica, il fatto di non aver diritto di voto non e dintralcio e (intenzione di rivendere viene solo incoraggiata. Lo stesso Calvi, del resto, nel burrascoso colloquio ovulo con il governatore Carlo Ciampi dopo l'uscita dalla prigione, aveva assicurato la Banca d'Italia che la partecipazione nel -Corriere- sarebbe stata presto ceduta ad altri. Secondo fonti del Banco Ambrosiano, anzi, le trattati¬ ve per la vendita del quaranta per cento della Rizzoli, pagato con circa settanta miliardi, sarebbero già iniziate e si troverebbero a buon punto tanto da potersi considerare concluse nel giro di unoo due mesi al massimo. Le fonti non hanno saputo indicare l'acquirente, tenuto gelosamente segreto. Al momento dellingresso nella Rizzoli, tuttavia, si era parlato con insistenza della possibilità che nell'affare intervenisse un gruppo di imprenditori guidati da Bruno Visentini. presidente dell'Olivetti, in qualità di garante di un consorzio di nuovi azioni\sti prevalentemente indù- sMah m.bo.

Persone citate: Andreatta, Bruno Visentini, Carlo Ciampi, Roberto Calvi

Luoghi citati: Milano, Roma