Due enormi slavine di fango piombano nella notte su un camping a Beaulard

Due enormi slavine di fango piombano nella notte su un camping a Beaulard Ore d'incubo durante un tremendo nubifragio sulle montane nei dintorni di Bardonecchia I ! Due enormi slavine di fango piombano nella notte su un camping a Beaulard Macigni e tronchi sono precipitati lungo i torrenti Champeyron e San Giusto - Travolte le auto di sei guide de! Cai che tornavano da un salvataggio: tutti illesi ma drammatiche avventure in balìa della terrificante ondata OAL NOSTRO INVIATO SPECIALE beaulard — Per mezz'ora (una mezz'ora da incubo) in questo piccolo Comune ai confini del territorio di Bardonecchia s'è temuta l'altra notte una tragedia. Piombate durante un nubifragio dalla catena montuosa della Grand Roche, due enormi slavine di fango, con macigni e tronchi d'albero, sono precipitate a valle lungo l'alveo dei torrenti Chani|>eyron e San Giusto, abbattendosi ai confini dell'abitato: una delle frane, sotto il passo dell'Orsa, ha travolto un ponte e le auto di sei guide del Cai uscite alla ricerca di una villeggiatile dispersa e le ha trascinale per centinaia di metri, fino ad invadere un camping gremito di roulottes. Tre uomini prigionieri di una vettura sono riusciti a balzarne fuori durante la lolle corsa, prima che l'auto scomparisse inghiottita dalla melma: gli altri tre hanno potuto abbandonare la macchina |>er arrampicarsi su un inno, dove hanno atteso i soccorsi. Nessuna vittima, fortunatamente, anche nel camping che si snoda sulle rive dello Champeyron: le roulotte.^ spazzale via dal fango erano vuole e quelle più sono, raggiunte soltanto da poltiglia acquosa, sono stale evacuale in tempo Tutto se concluso con una grande paura per i villeggianti, destati di soprassalto, e con un grosso Impegno |>er i vigili del fuoco, che e proseguito |>er lulta la giornata di ieri. Teatro del disastro naturale, il ripido pentito all'inizio dei 1 ai,a a t o di Beaulard In alto, il iiasso dell'Orsa, a lato della Grand Roche, e il corso del torrente Champeyron che fiancheggia il rifugio Guido Rey: più sono, la strada per Chaleau-Beaulard. (razione a 3 chilometri dal Comune, ed il ponte in legno con cui essa attraversa il lorrente: a valle, il grande camping dell'Orsa. 45 mila metri quadrati con chalet per i servizi, campi da tennis e numerose caravans disseminale lungo le ultime anse dello Cham]>eyron. prima della sua confluenza nella Dora. Su tutta la zona s'era scatenalo alle 21.45 un violento nubifragio e la pioggia, flagellando sulle cime la nuda roccia, ha scalzalo poco alla volta migliaia di metri cubi di terra j c rango. Alle 22.30 limprovvi so disastro, che ha rischialo di trasformare in tragedia I uii operazione di soccorso ap- (iena conclusasi felicemente Qualche ora prima una vedova di 42 anni, villeggiante ad Ulzio. si era sperduta sul monti sopra Vazon. m località Catolivier. durante un'escursione alla ricerca di funghi, e da Beaulard s'erano mosse alla sua ricerca, su una • 128* ed una Renault, sei guide volontarie del Cai: i fratelli Candido e Teresio Chareun. di 41 e 45 anni, con il capostazione Cai. Riccardo Chalier. e Renzo. Vittorio, e Franco Blanc. /. ci era mi, ma ritrovata ed accompagnata a casa — racconta Candido Chareun — ma dovevamo ancora tornare sulla montagna con le nostre auto per avvisare un'altra pattuitila di sospendere le ri-ì cerche Dal camping dell'Orsa | abbiamo risalito la strada per I Chatcau-Beaulard fino ali j ponte sul torrente ChampeuI ron. qualche centinaio di me-\ I fri più su ma a quel maledettu ponte siamo arrivati pro-\ prio assieme alla frana - e' un attimo che nel ricordo dei sei uomini del Cai. ancora j ; infangali ed intirizzili, rivive I come un incubo. Mentre le { auto aiiraversann il ponte piomba su di loro una valanga di terra e acqua, che trascina ] con se macigni e tronchi d'albero: il ponte e spazzato via | I come un fuscello, seguilo, a ' galla nella rapida colata, dalle ' vetture con gli uomini prigionieri -Nel buio e nel rombo della slatina ci gridavamo' l'un l'altro di saltare fuori, di metterci in salvo, mentre i massi sfioravano i finestrini e le auto rischiavano di capotare, scomparendo nel tango*. I tre riescono a lasciare la Renauli prima che il grosso della slavina si blocchi contro un ponte di cemento all'ingresso del camping Teresio Chareun. Renzo e Franco Blanc escono invece dalla -128- quando l'auto si arresta per pochi istanti contro un pino: riescono ad arrampicarsi sull'albero, poi l'auto scivola oltre e t'impenna, stretta nella tragica morsa. Intanto anche al camping immerso nel sonno viene dato l'allarme: .Ho visto sciabolare le luci dei fan — ricorda un villeggiante torinese. Guglielmo Agostini — e i fanalini rossi delle auto galleggiare tra il fango ed i massi che avanzavano nell'alveo del torrente Oliando la frana ha investito Ir prime due roulottes. quelle vuote, mi sono messo a gridare agli altri di uscire-. Lasciano le proprie caravans Gianfranco Villa, di Or bassano, con moglie e due bambini. Franco Marra, villeggiante di Carmagnola, con moglie e figlio dodicenne. Giovanni Chiappella. torinese, con la moglie ed aitre famiglie di villeggianti, che vengono ospitate in roulottes di amici Per fortuna all'interno del camping s'infiltrano soltanto lingue di fango: il pericolo e scongiurato. Quando accorrono sul posto i vigili del fuoco di Torino. Ulzio e Susa. con sei squadre, il controllo del direttore del complesso. Bianco, esclude già vittime o feriti Si lavora per tutta la notte con le rus|»e e bisogna intervenire anche lungo l'alveo del rio San Giusto, dove un'altra frana ha spezzato ire ponti isolando alcuni cascinali Qualcuno dice che la terra si muoveva da tempo che il disastro si |Kiieva prevedere: cosi, discutendo. si dimentica la paura Roberto Reale Beaulard Nella none le pale meccaniche sono già al lavoro per liberare il campeggio dai massi e dal fango del torrente straripalo (La Stampa. Gianni Giovannini)

Luoghi citati: Bardonecchia, Carmagnola, Catolivier, Torino, Ulzio