A scegliere l'ora giusta (e il posto] si trovano pesche a prezzi stracciati

A scegliere l'ora giusta (e il posto] si trovano pesche a prezzi stracciati Merce abbondante, ottima, ma a Canale piangono: «Non ci guadagniamo» A scegliere l'ora giusta (e il posto] si trovano pesche a prezzi stracciati Ai «generali», da 400 a 1400 lire il chilo; a Porta Palazzo da 250 a 700 - Sempre molto attivo l'extra mercato, cioè rapprowigionamento diretto sui luoghi di produzione Ai mercati generali le pesche hanno spuntalo ieri mattina dalle 400 alle 1.400 lire al chilo Ile .neitarineti importazione) ma quanto le hanno pagale le massaie che hanno fatto la spesa ai mercati e nei negozi? Come sempre, si risparmia di più acquistando a Porta Palazzo. Alle 9. montagne di cassette venivano offerte a costi decisamente convenienti, dalle 250 alle 700 lire il chilo per piccole partite (3-4 chilogrammi). A parure dall'ora di pranzo le occasioni si sono moltiplicate Qualua buona, almeno in su perfide. Contenuti anche i prezzi al mercato d! corso Svizzera. La maggior parte del banchi esponeva il succoso frullo di stagione ad un costo medio di 500-800 lire il chilo, con punte minime e massime di 400-1200 lire. Più caro, il mercato di piazza Madama Cristina: 800 V - 1600 llre l*r cll''° Vl erano tuttavia banchi con merce si mile (cosi sembrava all'occhio del profano)che non raggiunK*va mille lirp "cl>"° •» Vla Madama Cristina, in via Nizza e in corso Regina, il prezzo medio era di 1000 - 1200 lire, leggermente superiore in centro, ad esempio 1200 in via San Dalmazzo. 1400 Quante pesche consumano i torinesi e dove si riforniscono i grossisti e dettaglianti1 Lo scorso anno ne sono stali venduti al mercato ortofrutticolo 179 mila quintali, dei quali 77.500 prodotti in Piemonte. 43 mila in Emilia Romagna. 31 mila in Campania e 9 mila in Liguria. Dall'estero sono giunti 785 quintali (ma la Grecia non faceva ancora parte della Ceel. • Sono cifre — spiegano alla direzione del mercato — soltanto approssimative, per due motivi In primo luogo perché non teniamo conto delle merci con requisiti non contarmi alle norme di qualità che invece possano interessare al cliente per il loro basso costo, secondo, perché diventa sempre più difficile quantificare ferirà mercato, vale a dire mediatori, negozianti e consumatori che si riforniscono direttamente dal produttore o net ,.„,„. piccoli centri agricoli. Dello stesso parere e l'assessore all'Annona di Canale, da decenni capitale della |iesca. Giovanbattista Tarabra: -Tutti i luoghi di produzione sono facilmente accessibili Ci si mette d'accordo e una sola persona carica sull'auto o sul camion cassette per più farriiglie o più rivenditori- Ce un secondo motivo -Nel nostro centro non si trattano più soltanto pesche come una volta, ma diverse qualità di trutta e praticamente tutti gli ortaggi Dunque, una convenienza anche per il negoziante- Venerdì |Kimenggio. al mercato di Canale sono stali trattati 450 quintali di pesche (prezzo medio 250 lire il chilo) -A differenza dell'Ho — spiega Giovanni Ferrerò, titolare di un'azienda che produce 300 quintali di pesche a Vezza d'Alba — quest'anno e stato favorevole, senza le terribili grandinate che avevano distrutto, come nel mio caso. VHS per cento del raccolto PurIrnpjH) i prezzi sono scarsamente remunerativi, appena in ripresa dopo alcuni giorni disastrosi Ora stanno maturandi! pesche adatte alla conservazione, meno acquose Renderanno più vivo il mer- Tuttavia a Canale, a diflerenza di altre piazze uii|x>rtanti .s.i!u.vi> Lagnasco e Borgo d'Ale) non si e gettala via (ino ad ora neppure una liesca. .Un primato — dice ancora Ferrerò — che non ci rallegra Si continua a produrre e a vendere sempre nello stesso modo Non esistono programmi né promozione per i nostri prodotti all'estero Aumenta la concorrenza straniera e. in proporzione, si chiudono mercati per la frutta italiana- Carlo Novara

Persone citate: Giovanni Ferrerò, Tarabra, Vezza

Luoghi citati: Borgo D'ale, Campania, Emilia Romagna, Grecia, Lagnasco, Liguria, Novara, Piemonte