Sei mesi di forti oscillazioni sui mercati azionari mondiali

Sei mesi di forti oscillazioni sui mercati azionari mondiali Favoriti più gli speculatori che i veri investitori Sei mesi di forti oscillazioni sui mercati azionari mondiali Traendo un consuntivo dai dati del primo semestre dell'anno in corso, non si può dire che le Borse mondiali, salvo rare eccezioni, abbiano offerto grandi occasioni agli investitori istituzionali e al risparmio dei singoli. Questo, almeno, quanto emerge da un raffronto tra gli indici di inizio anno e al 30 giugno 1981. Diversa ni irci- la posizione dei • traders- — definiti speculatori o specialisti, a seconda dei punti di vista — ai quali molti mercati hanno offerto opportunità anche vistose di plusvalenze realizzabili nel corso del periodo. Clamoroso il caso dell'Italia dove — con riferimento all'indice Comit — un investimento di inizio anno, realizzato ai primi di giugno, avrebbe consentito utili dell'ordine del 70%. a fine giugno di circa il 32%. laddove adesso si realizzerebbe un utile di poco più del 10% Altre Borse che. in misura diversa, hanno evidenziato oscillazioni violente, generali o settoriali: Parigi. Londra. Hong Kong. Tokyo e. in parte. Wall Street Ciò premesso, esaminiamo i ciutt II risultato più negativa proviene da Parigi (—25.4%) il cui indire, roi*sciatosi l'8 maggio in orcazione delle elezioni presidenziali, perdeva il 30% in poco più di un mese, per poi segnare una costante e graduale ripresa. L'impatto psicologico di una grande svolta politica è tutto nelle cifre: saremmo invece cauti sull'impatto economico della svolta, e quindi sul futu¬ ro di questa Borsa, almeno lino all'autunno. Il risultato più positivo invece viene da Singapore (*47ri>. risultato che. aggiungendosi a quelli del triennio precedente, vede al 30 giugno | /indire più che triplicato. OgI getto di investimenti mobilia| ri tradizionalmente inglesi. | Singapore attrae ormai da anni liquidità di fondi d'investimento specializzati americani, svizzeri, francesi e olandesi A metà due estremi, con segno negativo, si collocano Bruxelles, con un —10.4C\ che si aggiunge al —102% del 1980. e che riflette lo stalo di un 'economia indicizzata come la nostra, e quindi cor, un tasso di inflazione in parte diretto, in parte automatico, di conti con l'estero in progressivo deterioramento, e una situazione politica instabile, la Borsa svizzera t—4.3%) cut si aggiunge un —8% del 1980. riflettendo un faticoso riaggiustamento dell'economia e della moneta ai (orti aumenti delle materie prime e del petrolio e alle difficoltà della Germania, che rimane il partner- di gran lunga più importante, infine. Sydney con —2.3%. Con segno positivo troviamo il Dow Jones Indùstrials con *0.4%: Toronto con *2.9%. Francoforle con *8.5% e tuttora in cresci/a. Tokyo con *10%. Amsterdam con *10.4%. Hong Kong con *13.7%. Londra con *14.6% Questi andamenti rappresentano situazioni spesso profondamente diverse ma che alla base riflettono quanto abbiamo esposto nella premessa Essi si amplificano poi in senso negativo o in senso positivo in misura media del 20r'i a seconda che l'investimento abbia avuto origine da dollari americani o da altre divise Neutro, ovviamente. Wall Street per t residenti Dopo la recente dichiarazione del presidente della Federai Reserve. Volcker. molte illusioni sono cadute, in luglio Londra ha perso ti Sc'<. New York il 6<"t. Singapore il 151",. Hong Kong il 5ri in poche sedute Sull'evoluzione dei prossimi mesi sono quindi lutti molto cauti e. salvo la possibilità di brevi rialzi, anche in reazione ai recenti ribassi, una svolta di fondo e prevista per fine anno o nel primo trimestre del 1982 Antonello Zimino

Persone citate: Antonello Zimino, Volcker