La Sicilia accetterà i Cruise ma solo in cambio di benefici

La Sicilia accetterà i Cruise ma solo in cambio di benefici Il presidente della Regione chiede una trattativa al governo La Sicilia accetterà i Cruise ma solo in cambio di benefici D'Acquisto: «Non possiamo essere chiamati ancora una volta a pagare un prezzo a vantaggio di tutto il Paese» - A Comiso si preparano «marce della pace» contro l'installazione dei missili -1 commercianti sembrano favorevoli: «Arriveranno i dollari» RAGUSA — Poco meno di ventisettemila abitanti, un'economia abbastanza solida che si regge principalmente su pregiati prodotti della terra esportati in tutto il mondo, sull'industria del legno e sull'-oro verde* delle serrecollure. Comiso non annovera tra le sue plaghe quella della disoccupazione e dell'emigrazione. -A conti fatti — dice Raffaele Chiarenza. assessore comunale all'Industria e commercio, socialdemocratico, uno del pochi politici rimasti in paese nonostante il caldo di ieri —. a Comiso non esistono più di trecento sottoccupati e gli emigrati complessivamente sono circa ottocen¬ to. La gente, qui. lavora e guadagna, non è spendacciona. arni è parsimoniosa, vive senza lussi ma con decoro, soprattutto le piace pensare al domani, come le formiche.. E' in questa zona tranquilla, descritta quasi come un minuscolo paradiso, abitala da gente considerata la più autentica e ingenua della Sicilia, che e stala decisa la costruzione di una base missilistica Nato. Centodieci testate nucleari per missili «Cruise». Se ne parlava da alcuni mesi, seppure in maniera vaga, senza cioè il riscontro di una conferma ufficiale ripetutamente paventata. Il sindaco i di Comiso. Salvatore Calala- no. otorinolaringoiatra. 48 anni, socialista, s'era rivolto più volte alla Regione allo scopo di scongiurare, se possibile, il pericolo di un insediamento che avrebbe trasformato la Sicilia in un deposito nucleare con la conseguenza di potere, domani, diventare obiettivo bellico: ma la Regione rispose di non saperne niente. Qualche vaga ammissione la fece il sottosegretario dell'epoca alla Difesa. Pasquale Bandiera, ma nelle sue parole non c'era nulla di definitivo, nel senso che l'installazione non doveva essere considerata certa. Col passar dei mesi gli abitanti di Comiso e gli stessi amministratori cominciarono a pensare che il pericolo fosse definitivamente passato. Qualcuno rispolverò anzi una vecchia pratica riguardante l'aeroporto militare .Vincenzo Magliocco» (molto attivo durante la seconda guerra mondiale e da allora completamente abbandonalo) per trasformarlo in scalo commerciale in modo da dare maggiore impulso all'economia della città. L'improvvisa conferma, rimbalzata a Comiso quando ormai non ci pensava più nessuno, ha causalo reazioni di diverso lino e perfino contrastami. Le prime proteste sono state degli uomini politici, specialmente dei comunisti, dei sindacalisti. Pochi minuti dopo le prime notizie, il sindaco riuniva d'urgenza la giunta composta da socialdemocratici, socialisti e democristiani. Insieme si deliberava, per le 18.30 di lunedi, di indire una riunione alla quale parteciperanno I sindaci dei dodici Comuni della provincia, sei deputati, il presidente provinciale e le segreterie provinciali dei partiii dell'arco costituzionale. Ma nella valutazione, tra si e no. si inserisce un peso ambiguo. Quasi tutti i commer- nauti di Comiso hanno accollo la notizia dell'installazione della base Nato con un filo di soddisfazione: -Gli americani porteranno dollari — dicono —. ci saranno guadagni per tutti- Dopo la breve dichiarazione resa venerdì sera, il presidente della Regione siciliu/ta. on. Mario D'Acquisto, e tornato ieri sul problema. liisiH.iv.a dire — ha esordito — che la questione va affrontata con estrema serenità Lo Stato ha i suoi interessi da coltivare e sono interessi che vanno sostenuti nell'ambito delle grandi alleanze del Paese Quindi, la Regione non si pone in un regime conflittuale con lo Stato senza tenere conto degli obiettivi che lo Stato stesso deve raggiungere in materia di difesa, nell'interesse, appunto, di tutta la nazione-. • La zona prescelta — ha proseguilo I) Acquisto — è uno zona sismica con un altissimo indice di pericolo, secondo quello che dicono gli scienziati e i tecnici che abbiamo avuto modo di consultare Inoltre, l'eventuale collocazione di una base missilistica va riguardata per i problemi che comporta, per i rischi che sono susseguenti, ma anche per le compensazioni sul piano sociale, economico, operativo che ne possono avere le popolazioni interessate- • Quindi — ha concluso D'Acquisto — noi ragliamo conoscere se la base missilistica nasce in un modo che preveda rischi e compensazioni. cioè vogliamo portare al tavolo dell'intesa tutte le ragioni della Sicilia, la quale non può essere chiamata a pagare un prezzo ancora una volta a vantaggio di tutto il Paese, e in questo caso forse di tutta l'Europa, senza ricavarne alcun beneficio sul piano della società, del suo sviluppo civile e dell'occupazione operaia». Franco Sampagnaro

Persone citate: Cruise, D'acquisto, Franco Sampagnaro, Mario D'acquisto, Pasquale Bandiera, Raffaele Chiarenza, Salvatore Calala, Vincenzo Magliocco