Una proposta per utilizzare II ministro Bartolomei dice frutta e verdura in eccesso «Aiuteremo i Paesi poveri»

Una proposta per utilizzare II ministro Bartolomei dice frutta e verdura in eccesso «Aiuteremo i Paesi poveri» LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA SUGGERISCE; DIAMOLE A CHI HA FAME Una proposta per utilizzare II ministro Bartolomei dice frutta e verdura in eccesso «Aiuteremo i Paesi poveri» BOLOGNA — Dopo anni di discussioni. giustamente scandalizzale per la distruzione del «surplus» di fruita e pomodori, é arrivata dalla Regione Emilia-Romagna una proposta concreta per l'utilizzazione di questi prodotti a vantaggio dei Paesi affamati. L'ha fatta, al ministro Bartolomei che l'ha subito giudicata positivamente, l'assessore regionale all'Agricoltura. Oiorglo Ceredi. Bisogna, dice in sostanza Ceredi. che l'Italia. Invece di Inviare alta distruzione il prodotto fresco ritirato dai suoi centri, stipuli delle convenzioni con le industrie per trasformare il prodotto e inviarlo poi come aiuto ai Paesi del Terzo Mondo. La cosa, spiega Ceredi. che é confortalo nella propria iniziativa dal consenso di tutte le organizzazioni agricole dell'Emilia-Romagna, si può fare. Benché non si conosca ccn precisione la quantità che ogni anno va distrutta di pere, mele e pomodori si può preventivare il costo di questa operazione di trasformazione (in concentrato, in solid-pach. in succhi, in succhi limpidi) in circa un centinaio di miliardi. Si potrebbero utilizzare. Iter il finanziamento te chiaro che le spese devono essere rifuse alle imprese per questo prodotto fuori commercio), i fondi accantonati. Né la Cee avrebbe niente da dire proprio perché la spesa sarebbe a carico del bilancio nazionale. Inoltre non c'è nemmeno bisogno di leggi nuove per dar corpo all'operazione, perché il governo può decidere, con un semplice atto amministrativo, di conferire l'incarico all'Alma di trattare l'operazione. Al limite, sostiene sempre Ceredi. alla Comunità europea si potrebbe poi chiedere l'inclusione di questi prodotti nell'elenco per l'aiuto ai Paesi terzi in modo da ottenere i rimborsi previsti. E c'e ancora un aspe ito ,.. situo oltre a quello di non distruggere periodicamente e immancabilmente tanta ricchezza facendone invece partecipi altri per i quali é essen¬ ziale motivo di sopravvivenza: si crea un'altra occasione di lavoro e sì potrebbe aprire una via di penetrazione commerciale. La proposta. In termini molto concreti, e stata presentata, oltre che al ministro fieli Agricoltura al presidente della • ammissione Agricoltura delia Camera dei deputati, on. Bortolanl. ed ai parlamentari dell'Emilia-Romagna perche facciano tutto il possibile per appoggiarla. Pa notare inoltre che in Emilia-Romagna, regione Ira le più forti produttrici di ortofrutticoli, il fenomeno delle distruzioni é piuttosto contenuto. Nell'80-81 l'Alma ha ritirato 385.122 quintali di pesche. 258 furono distillate, il resto andò in beneficenza: per le pere il quantitativo e poi di un milione 265.692 quintali di cui 966.130 sono stati distillali. 29.636 sono andati in beneficenza. 248.590 destinati ali alimentazione animale. 21 334 finiti ad un uso non alimentare (un eufemismo per dire distrutti). DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — E' stato lo stesso ministro dell'Agricoltura Bartolomei ad annunciare alla Commissione del Senato che -le eccedenze di (rutta verranno destinate alla trasformazione e. in linea di massima, saranno destinate ai Paesi più poveri-. L'iniziativa, che partirà a campagna di raccolto conclusa, ha l'obiettivo di evitare le assurde distruzioni di ortaggi e frutta che non possono essere immessi sul mercato perché farebbero crollare 11 prezzi. In pratica, invece di finire ; sotto le rustie per essere trasformati in concime, pomodori, pesche, pere e mele saranno trasformati, nei limili del [ possibile, in succhi di trutta da inviare alle popolazioni ai - I (amate L assegnazione e la spedizione saranno curate dall'Alma, in accordo con la Cee e la Pao. Il tutto, però, dovrà essere (alto in brevissimo tempo, perché i tempi di conservazione della (rutta non vanno oltre le 48 ore. Il problema é che t tempi di trasporto sono più lunghi e a disposizione ci sono pochissimi carri-frigo. La speranza e. comunque, di mandare al macero soltanto poche tonnellate di ortaggi e frutta, contro il milione di tonnellate dello scorso anno. Ma le difficoltà burocratiche potrebbero rimettere tutto in discussione. Per il consuntivo si dovrà attendere ottobre. L'idea di salvare la frutta dal macero per darla a chi ha lame e della Regione Emllia- Romagna' Il ministro l'ha favorevolmente accolta e annunciata in Parlamento. I 1 tecnici contano di poter salvare buona parte delle eccedenze tra la trasformazione m succhi di frulla, la distribuzione agli ospedali, la distillazione e i pastoni per gli anl! mah

Persone citate: Bartolomei, Ceredi