Quel caro vecchio Pinocchio è capace ancora di miracoli di Bruno Marchiaro

Quel caro vecchio Pinocchio è capace ancora di miracoli Continua ad affascinare grandi e piccini nel mondo Quel caro vecchio Pinocchio è capace ancora di miracoli COLLODI — Un paese in Italia che nello scoraggiante panorama del turismo costituirà una eccezione perché alla fine dell'anno presenterà un bilancio positivo: il raddoppio dei suoi ospiti. E' Collodi, piccolo centro di collina vicino a Peseta e a Montecatini, famoso solo per aver visto crescere Carlo Lorenztnt Iche era nato a Firenze) l'inventore di Pinocchio; ed è proprio il celebre burattino di legno che festeggia i cento anni di vita a far da richiamo per bimbi e grandi di tutto il mondo. «Mai vista tanta gente a Collodi e a Peseta — dice Costantino Grassi, segretario della "Fondazione Collodi" —. Siamo appena all'inizio delle manifestazioni del centenario di Pinocchio e gii crollano i record. Pensi che il ciclo si concluderà n*l 1983.. E' trascorso un secolo da quando sul "Giornale per t bambini i usci il primo numero della -■Storia di un burattino* (7 luglio 1881). un'avventura che si protrasse per Jb puntate sino al 25 gennaio del 188.1 e che doveva affascinare generazioni di ragazzi. «Se qualcuno pensava che il mito di Pinocchio fosse finito, ora dovrà ricredersi — dice Grassi —. nelle strade di Peseta e nel parco monumentale di Collodi, in questi mesi abbiamo ascoltato tutte le lingue del mondo e siamo appena all'inizio della festa, le vere grandi celebrazioni devono ancora venire*. Le cifre parlano chiaro. Prendiamo, per un confronto i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio dello scorso e del 1981. Nel 1980 in questo periodo i visitatori del parco furono 115 nula; quest'anno 195 mila. E' già quasi raggiunta la media annuale che è di 200 nula persone. Di questo passo, considerando che solo in settembre si aprirà ufficialmente il centenario e riprenderanno le gite scolastiche, è facile prevedere che a fine anno il numero dei visitatori di Pinocchio sarà di 500 mila persone, più del doppio rispetto agli altri anni. Da dove vengono? Diciamo pure da ogni angolo d'Italia e del mondo: Europa. America. Giappone. Africa. Australia. «Questo è il pe- i riodo delle gite dei grandi — osserva Costanti! no Grassi —. italiani e stranieri in vacanza. ' Ogni giorno arrivano pullman da tutta la To| stana, molti dalla Versilia. dall'Umbria, dal ; Lazio, da Montecatini. Anche la gente non più giovane che ora fa la cura delle acque ricorda la favola di Pinocchio e vuole rivivere per un giorno le emozioni dell'infanzia. Poi da settembre in avanti con la riapertura delle scuole verranno soprattutto i ragazzi*. Un gruppo di ragazzi verrà anche in agosto, precisamente il 25 e il 26 e arriverà in aereo dal Giappone. Sono gli * A mici di Pinocchio*, una rappresentanza di allievi delle scuole elementari di Tokyo che. avendo letto il libro di Collodi, hanno scelto come loro eroe il burattino di legno da contrapporre a Mazinga. Nei due giorni che si fermeranno a Collodi si ispireranno alle sculture del parco e ai vari personaggi del libro per i loro disegni che poi presenteranno in una mostra sia m Italia che a Tokyo con i disegni di altri scolari italiani. Come »Amici di Pinocchio* intendono far rivivere le avventure del burattino, monello e testardo ma in fondo buono e generoso, sperando di vederle presto tradotte in fumetti come quelle di Mazinga. Pinocchio dunque resiste, ti monello di legno piace ancora a grandi e bambini anche in questo mondo di genie o troppo seria o del tutto pazza? Non c'è dubbio. Altrimenti non si spiegherebbe perché non solo i bambini ma anche persone mature affrontino in pieno pomeriggio i 30 gradi all'ombra del parco monumentale di Collodi per vedere la Fauna buona, il Grillo parlante. Mangiafuoco. il Gatto e la Volpe. Pinocchio tra i carabinieri e bere una birra all'osteria del Gambero Rosso. Un burattino di legno nato cent'anni fa. per quest'anno e anche per quello dopo sarà dunque il grande richiamo turistico di questo angolo di Toscana; un motivo in più per dire grazie a Carlo Lorenzini. dello Collodi, che di soldi per la sua gemale invenzione ne ha presi ben pochi. Bruno Marchiaro

Persone citate: Carlo Lorenzini, Carlo Lorenztnt Iche, Collodi, Costantino Grassi