Anche la Romagna in rosso nel bilancio del turismo di Uber Dondini

Anche la Romagna in rosso nel bilancio del turismo Sembra proprio finito il periodo delle vacche grasse Anche la Romagna in rosso nel bilancio del turismo RAVENNA — Il turismo romagnolo é andato in rosso anche nel mese di luglio. Oli enti turistici della costa non hanno ancora reso note le statistiche ufficiali ma i dati per ora disponibili non lasciane molti dubbi. Le cifre più significative giungono dall'aeroporto Miramarc di Rimini che ha fatto registrare una forte flessione negli arrivi del voli charter. Sono sbarcati in luglio 40 mila passeggeri contro 1 50 mila del luglio dello scorso anno. Ancora più allarmanti i dati che si riferiscono al movimento ferroviario. Ancora una volta é la stazione di Rimini — vero centro di smistamento del turismo su rotaia diretto in Romagna — a fornire gli elementi più significativi. Dai registri di luglio sono scomparsi gli arrivi di treni turistici austriaci e francesi. Per quanto riguarda gli altri Paesi si rilevano cali del 25 per cento dal Belgio, del 2.9 dalla Finlandia, del 22.5 dalla Germania, del 25 dal Regno Unito, del 2.7 dalla Svezia. Solo i Paesi nordici mostrano indici di flessione accettabili mentre per gli altri il crollo é pesante. L'armonia che ha sempre regnalo negli enti turistici riuniti nel consorzio di propaganda collettiva sembra stia incrinandosi sotto la spinta dei negativi risultali di questi mesi. Le ininterrotte colonne di automezzi che hanno riversato in Romagna centinaia di migliaia di persone nel periodo compreso ira il 21 luglio e il 2 agosto stanno finalmente riempendo gli alberghi. Ma il • lutto esaurito- giunge con un mese di ritardo e non sarà certamente il pienone di Ferragosto a far quadrare il bilancio degli albergatori. La congiuntura economica internazionale, la lievitazione dei prezzi sono generalmente indicate fra le cause di questa annata negativa dell'industria delle vacanze in Romagna. La diagnosi appare certamente atlendibile: gli stessi turislì in arrivo sono particolarmente prudenti nelle spese. Lavorano di meno le eleganti boutique di Riccione e di Milano Marittima ed anche i locali notturni più importanti difficilmente riescono a fare il pieno. Quest'anno per la prima volta la stessa mastodontica Ca del liscio lanciata da Raul Casadei ha deciso di tener chiusi i battenti per gran parte dei mesi di luglio e di agosto. Il bilancio in -rosso- di luglio si é sovrapposto a quello di maggio e di giugno confermato da strumenti di rilevazione sempre più sofisticati. Per avere un quadro attendibile della situazione non ci si accontenta più delle denunce fatte dagli albergatori (probabilmente approssimative per difetto nonostante la bolletta Reviglio) ma si vanno a fare i conti sulla quantità di sigarette vendute e sulla diffusione dei quotidiani «Bild- sembra diventato un giornale a scarsa irai tira mentre resta buona ia diffusione delle testale stampate In Emilia Romagna. Piemonte e Lombardia. Uber Dondini

Persone citate: Raul Casadei, Reviglio